Le persone che hanno fatto grande la Formula E. I meccanici

Le persone che hanno fatto grande la Formula E. I meccanici

Arturo Caiman lavora da sempre in Formula E ed ha deciso di sottolineare il lavoro di tante persone che hanno contribuito a renderla mondiale.

Electric Motor News ha chiesto e ottenuto l’autorizzazione di tradurre e pubblicare queste sintesi del lavoro svolto da queste persone, lavoro tanto prezioso come silenzioso che però è fondamentale per la riuscita di ogni E-Prix.

Oggi parliamo dei meccanici

Ciao collega, dov’è la chiave 10/11?

Oggi è domenica di gara e il nostro omaggio va a chi, secondo me, lavora di più all’ombra del Motorsport in tutte le sue specialità. Intendo i meccanici, sia professionisti che dilettanti.

Una razza speciale che resiste al freddo, alla pioggia, al caldo, al vento, alle cattive maniere in alcuni casi e che non sale mai sul podio quando il loro bambino (auto o moto) vince la gara, solo se portano via i resti di champagne che rimane nella bottiglia e per continuare a lavorare perché devono raccogliere tutto e imballarlo per la prossima gara.

Non hanno tempo libero, mangiano tardi, arrivano molto presto e partono per ultimi, sì, ma devono anche restare tutta la notte per riparare i danni provocati nella giornata in corso. Quando le cose non vanno bene per il pilota, la colpa è solitamente dell’auto e ci si chiede se i meccanici e gli ingegneri abbiano saputo fare bene il loro lavoro, ma rimangono concentrati sui loro compiti e continuano a lavorare affinché il pilota e la squadra si riunisce soddisfatto. Hanno la loro concorrenza, niente li separa dal loro compito, che è quello di fare che l’auto arrivi prima.

Molte volte ho visto, più a livello amatoriale che a livello professionale, come ci siano piloti che gli urlano contro, li insultano e qualche volta li attaccano verbalmente (in alcuni casi fisicamente) ma continuano a fare le loro cose.

Che non c’è tempo per la cena? Bene, vieni a ordinare delle pizze e mangiale in piedi mentre prepariamo il bambino. Dov’è il calibro per l’ala posteriore?

La foto di oggi è del team Jaguar Racing.

Nelle prove libere del sabato, il pilota di una delle Jaguar ha avuto un incidente contro il muretto d’ingresso del rettilineo e, di conseguenza, il telaio si è rotto. Ebbene, niente, si trova un altro telaio per lavorare come leoni affinché la vettura possa scendere in pista in qualifica. Tutti in cima alla vettura all’unisono così che il pilota possa uscire in pista due ore dopo l’incidente e……. in meno di due ore la vettura è scesa in pista con un nuovo telaio. Non è la prima volta né sarà l’ultima.

Il mio più grande rispetto al gruppo di meccanici perché senza di loro non ci sarebbero campioni e ovviamente le mie congratulazioni al team Jaguar Racing per la dimostrazione di orgoglio e professionalità fatta ieri. Ti meriti il ​​podio.

di Arturo Caiman

Traduzione: Electric Motor News

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