Futuro Solare in Australia: parla Matteo Di Bella… pilota e meccanico di Archimede 2.0

Matteo Di Bella ha una responsabilità molto importante nel team Futuro Solare, è meccanico della vettura solare Archimede 2.0 nonché uno dei piloti.

L’abbiamo intervistato in un momento particolare, mentre uscivamo da Adelaide per imboccare l’A87, la Stuart Highway che da Adelaide porta a Darwin, con l’attenzione necessaria della guida a destra “British Style”, quindi con qualche normale distrazione per capire dove andare… con la richiesta speciale di guardare la strada e non guardare la telecamera.

Così ha raccontato delle cose interessanti riguardo la sua carriera, i suoi studi, i suoi impegni nel team, le sue aspettative di questa gara, i suoi pensieri di questa avventura… e non meno importante… il significato di lavorare nel team del quale suo papà è il factotum e Team Principal…

Ecco le sue risposte…

Dario Ruggeri, Electric Motor News: Chi è Matteo Di Bella e che ruolo ha all’interno del team Futuro Solare?

Matteo Di Bella, Futuro Solare: Ho studiato ingegneria meccatronica, salvo poi decidere di abbandonare gli studi per fare esperienze lavorative all’estero. La passione per la meccanica però è rimasta e questo progetto mi ha dato l’opportunità di rimanere impegnato in questo ambito.
Mi occupo della parte meccanica nonché pilota della Archimede 2.0.

Dario Ruggeri, Electric Motor News: Tu vivi a Malta da circa 2 anni, come sei riuscito a partecipare a questo progetto pur essendo così lontano dalla Sicilia e da Siracusa?

Matteo Di Bella, Futuro Solare: Tutta la parte riguardante riunioni, progettazioni e tutto ciò che era possibile in questo senso, l’ho fatto tramite Zoom e Teams da remoto.
Poi le volte che tornavo a casa in Sicilia cercavo di concentrare e spendere quante più ore possibili della mia giornata in associazione. Alla fine spendevo gran parte delle mie vacanze così perché rimane una passione e dove potevo dare una mano e mettermi in gioco ero ben contento di farlo.

Dario Ruggeri, Electric Motor News: Da un punto di vista meccanico quali sono i principali problemi che potrebbero sorgere durante una competizione del genere?

Matteo Di Bella, Futuro Solare: Letteralmente di tutto, se prendessimo un canguro saremmo fot**** (ride).

In realtà i più probabili sono problemi alle sospensioni, allo sterzo…infatti cerchiamo di controllare il più possibile queste parti e siamo comunque organizzati in modo da avere un ricambio per tutto, in caso di rotture.

Dario Ruggeri, Electric Motor News: Da pilota quali sono le principali differenze, se ci sono, tra guidare una macchina “normale” e un veicolo come la Archimede 2.0?

Matteo Di Bella, Futuro Solare: Più che altro dobbiamo semplicemente stare attenti alla gestione dell’energia, gestire la guida. Per il resto non cambia praticamente nulla in realtà.

Dario Ruggeri, Electric Motor News: Quali sono le tue aspettative per questo World Solar Challenge?

Matteo Di Bella, Futuro Solare: Innanzitutto, partecipare è bellissimo e quello che vorrei è arrivare alla fine.
Dovremo dare il tutto per tutto per cercare di arrivare in una buona posizione, considerando che ad oggi (11 ottobre ndr) non abbiamo ancora tra le mani la macchina mentre altri team vi stanno già lavorando sopra da settimane, oltre alla notevole differenza di budget.

Altre squadre, infatti, hanno sponsor di un certo tipo con notevoli possibilità di investimento sulle macchine, mentre noi con sponsor più o meno grandi, che comunque con il loro contributo hanno reso possibile tutto questo, dobbiamo ritenere un notevole traguardo già solo essere qua in Australia.

Per noi direi che in ogni caso la cosa più importante ora come ora è accumulare esperienza in previsione delle prossime manifestazioni.

Dario Ruggeri, Electric Motor News: Cosa significa prendere parte a questa manifestazione insieme a tuo papà Vincenzo, team manager della squadra?

Matteo Di Bella, Futuro Solare: È sicuramente un’emozione molto grande e positiva che non so spiegare a parole, posso dire che sono sicuramente contento e molto molto orgoglioso di essere arrivati qua insieme.

Di seguito potete vedere il simpatico video dell’intervista…