Integrazione verticale: il segreto della competitività delle auto cinesi

Integrazione verticale: il segreto della competitività delle auto cinesi
Marco Loglio e la vettura ZEEKR 001

I produttori di auto occidentali vedranno calare in un decennio la loro quota di mercato del 20% a causa dell’irrefrenabile ascesa delle auto di produzione cinese.

Questo è quanto emerge da uno studio dell’ analista Patrick Hummel del gruppo bancario UBS.

La presenza dei produttori di auto cinesi al salone IAA di Monaco di Baviera ha ancora una volta dimostrato come essi siano, soprattutto nel campo delle vetture elettriche, un decennio avanti rispetto alla concorrenza occidentale in termini di tecnologia e sistemi di produzione innovativi.

Secondo l’analista di UBS questo vantaggio in termini di tecnologia e prezzi porterà ad una riduzione a livello globale dei marchi occidentali dall’81% al 58% mentre i costruttori cinesi saliranno al 33%.

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Di questa ascesa si lamentano in molti in Occidente sia a livelli governativi che di testate specializzate e stampa comune. Si punta il dito contro improbabili e non specificati vantaggi realizzati in modo sleale che porterebbero a costi inferiori di circa il 25% rispetto agli autoveicoli prodotti in occidente.

Tuttavia se analizziamo veramente i costi, veniamo a scoprire che i costi delle materie prime e della mano d’opera sono gli stessi in Cina che in Occidente.

Lo posso testimoniare io stesso come produttore di veicoli elettrici in Cina: un operaio metalmeccanico nel paese del Dragone oggi costa all’imprenditore la stessa cifra che un pari grado nel bel Paese .

E se paghi di meno l’energia è per una accorta poltica di produzione energetica rinnovabile, oggi sviluppatissima in Cina.

Il vero punto forte dei prezzi concorrenziali degli EVs cinesi comunque sta innanzitutto nell’organizzazione produttiva che si può effettuare in Cina, con una integrazione verticale che permette di realizzare mediamente il 75% dei componenti in casa.

Questa percentuale è circa il doppio rispetto alla media globale e permette enormi risparmi di risorse e spese di trasporto.

Una BYD Seal, per esempio è fatta al 90% con componenti prodotte internamente al colosso automotive con base a Shenzhen.

Questo grazie al fatto che BYD produce anche batterie e semiconduttori come tutte le parti elettriche ed elettroniche di questo veicolo.

Secondo gi analisti di UBS, questa prassi comune a molti costruttori cinesi permette di avere un vantaggio competitivo del15% rispetto a una Tesla Model 3 ed oltre 30% di vantaggio di costi su una Volkswagen ID3.

Shenzhen, Cina. 6/9/2023

#MarcoLoglio #theEMNteam

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