Mercato auto ad aprile +29,2%, le elettriche si fermano  al 3,1%

Aumento del 107% delle immatricolazioni “elettriche” a settembre

Le immatricolazioni di autovetture ad aprile crescono del 29,2% rispetto ad aprile 2022, con 125.805 nuove registrazioni, mentre le auto elettriche si fermano a 3,1%.

Nel primo quadrimestre il numero delle immatricolazioni sale a 552.850 unità, in crescita del 26,9% rispetto alle 435.681 del gennaio-aprile 2022. Il mercato dell’auto rialza di nuovo la testa, anche grazie ad una maggiore disponibilità di prodotto dopo la crisi dei microchip e delle catene di fornitura.

Considerando l’elevata performance del primo trimestre, +26,2% sul 2022 (ma -20,6% sul 2019), e in particolare il notevole contributo del mese di marzo (+40,8%), la stima UNRAE per il 2023 viene rivista al rialzo, prevedendo per fine anno 1.470.000 immatricolazioni, in crescita dell’11,6% sul 2022 (ma ancora in calo del 23,3% sul 2019).

Con la pubblicazione, lo scorso 25 aprile, del nuovo Regolamento UE (2023/851) che conferma l’obbligo dal 1° gennaio 2035 di riduzione del 100% delle emissioni medie di auto nuove e veicoli commerciali leggeri nuovi, Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE che rappresenta in Italia le Case automobilistiche estere, afferma:

C’è da augurarsi che si lavori fattivamente, in modo coordinato con tutti i soggetti coinvolti e con una strategia pragmatica, per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni al 2035.

In questa ottica – aggiunge Crisci – continuiamo a sollecitare da tempo, siamo arrivati a maggio, e i dati dimostrano che gli incentivi all’acquisto di autovetture a basse emissioni non stanno funzionando: in aprile infatti la CO2 media è cresciuta del 2,9%. E’ urgente una loro riformulazione, con innalzamento dei tetti di prezzo e l’inclusione di tutte le persone giuridiche con bonus a importo pieno . Aspettiamo quindi una convocazione del Tavolo Automotive, di cui non si hanno più notizie, per lavorare di comune accordo verso obiettivi condivisi.

Inoltre – prosegue Crisci – è necessario recuperare i ritardi accumulati sul fronte delle infrastrutture, accelerando l’installazione di colonnine di ricarica sia private che pubbliche, in particolare lungo le autostrade e strade statali, evitando la formazione di nuovi divari geografici all’interno del Paese e, anzi, andando a sanare quelli già esistenti.

Il Presidente dell’UNRAE chiede pertanto di – accelerare l’emanazione delle norme previste dai decreti MASE e di quelle per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica da parte di privati e condomini, senza dimenticare una politica infrastrutturale ad ampio raggio e di orizzonte lungo anche per il rifornimento di idrogeno, in linea con la nuova direttiva AFIR.

Crisci ricorda anche che la discussione in Parlamento sul DDL Delega Fiscale – rappresenta l’opportunità attesa da tempo per rivedere la fiscalità per le auto aziendali in uso promiscuo, modulando la detraibilità Iva e deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2, con una parallela riduzione del periodo di ammortamento a tre anni, perché – conclude – le auto aziendali possono svolgere il ruolo di traino nella diffusione della mobilità a zero emissioni.

L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, mostra una crescita generalizzata. I privati, crescendo meno del mercato totale, in aprile perdono 4,8 punti di quota, al 48,1% del totale, con un primo quadrimestre al 53,5% di quota (-7,3 p.p.). Le autoimmatricolazioni nello stesso mese si fermano all’8,8% di share (-0,2 p.p.), 8,3% nel 1° quadrimestre (-1,1 p.p.). Il noleggio a lungo termine recupera ancora quota di mercato, salendo nel mese al 26,0% (+0,6 p.p.), grazie all’ottima performance di Top e Captive; nel quadrimestre arriva a rappresentare il 25,8% del mercato (+5,5 p.p.). In accelerazione il recupero del noleggio a breve termine, che arriva all’11,4% di penetrazione (anche in questo mese, circa il doppio di aprile 2022) e nel cumulato si porta al 6,2% (+3,0 p.p.). Le società segnano una leggera crescita, perdendo 1 punto di quota, al 5,7% nel mese; 6,2% nel primo quadrimestre.

Tra le alimentazioni, il motore a benzina segna un forte recupero, salendo al 29,2% di quota (+2,2 p.p., al 27,6% in gennaio-aprile), il diesel retrocede al 19,7% di quota (-1,4 p.p., al 19,6% nel 1° quadrimestre). Il Gpl risale all’8,3% di share in aprile (al 9,0% nel primo quadrimestre) e il metano, unica motorizzazione in flessione, si ferma allo 0,1% di quota, come nel cumulato.

Le auto BEV scendono nuovamente in quota rispetto al recupero di marzo, fermandosi al 3,1% di share nel mese (3,7% nel quadrimestre), mentre le PHEV si portano al 4,8% (4,5% in gennaio-aprile). Nel complesso le auto ECV rappresentano in aprile il 7,9% del mercato. Le vetture ibride rimangono sostanzialmente stabili al 34,8% delle preferenze (35,5% in gennaioaprile), con un 8,3% per le “full” hybrid e 26,5% per le “mild” hybrid.

L’analisi della nuova segmentazione mostra in aprile un calo di quota delle berline del segmento A, all’11,7%, e una leggera riduzione per quelle del segmento B (al 17,9%). I SUV perdono terreno in A, mentre lo recuperano in B (al 27,1% di share). Fra le medie (seg. C), salgono sia i Suv, al 20,4% di rappresentatività, sia le berline al 5,8%. Sostanzialmente stabili le berline del segmento D, allo 0,7% di quota, mentre perdono rappresentatività i Suv (al 6% del totale). Nell’alto di gamma i Suv coprono l’1,7% del mercato e le berline lo 0,2%; infine le station wagon rappresentano il 4,4% del totale, gli MPV l’1,9% e le sportive lo 0,8%.

Dal punto di vista delle aree geografiche, in aprile il Nord Est, grazie alla spinta del noleggio, conferma la leadership salendo al 36,4% delle immatricolazioni. Il Nord Ovest scende al 28,5% delle immatricolazioni (-1,1 p.p.), il Centro Italia è sostanzialmente stabile al 21,7% del totale, l’area meridionale scende al 9,0% e quella insulare al 4,4%.

Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in aprile crescono del 2,9% a 123,0 g/Km; 121,0 g/Km nel primo quadrimestre (+1,9%).

L’analisi delle immatricolazioni di aprile per fascia di CO2 riflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 3,3% del mercato, il 2,5% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 3,8% e 3,4% nel cumulato). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 63,1% (64,3% in gennaio-aprile), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si assesta al 25,6% e quella della fascia oltre i 190 g/Km all’1,9% (rispettivamente 24,3% e 1,8% nei primi 4 mesi).

Fonte:  UNRAE

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