Elettriche al 3,4% nel mercato auto di luglio

Conferenza ACI

Il mercato auto ha registrato un +8,8% a luglio rispetto lo stesso mese dell’anno scorso, con 119.207 immatricolazioni, mentre le elettriche segnano un +3,4%.

In questo modo si raggiunge il dodicesimo segno positivo consecutivo, ma con un tasso di crescita in rallentamento.

La marcia per il recupero dei volumi persi durante la crisi pandemica è però ancora lunga: in confronto a luglio 2019 le immatricolazioni attuali sono sotto del 22,3%.

Il dato dei primi sette mesi di quest’anno mostra 960.765 autovetture immatricolate, in crescita del 21% rispetto alle 793.873 di gennaio/luglio 2022, ma con 276.000 unità in meno in confronto allo stesso periodo 2019 (-22,3%).

Nel secondo semestre il rallentamento della crescita dovrebbe proseguire, anche perché lo stesso periodo 2022 fu caratterizzato da una progressiva e sostenuta accelerazione. Secondo le stime dell’UNRAE il 2023 dovrebbe chiudere con 1,5 milioni di immatricolazioni, anche in virtù del recupero degli ordini dello scorso anno rimasti inevasi: una crescita del 13,9% sul 2022, ma ancora un gap del 21,7% rispetto al 2019.

Elettriche al 3,4% nel mercato auto di luglio
Trend ECV

A luglio torna di nuovo a scendere la quota percentuale di auto ECV, con le BEV (elettriche) che in questo mese non superano il 3,4% e le ibride plug-in il 4,4%, per una quota complessiva ridimensionata al 7,8% (era il 9,8% a giugno).

Apprezziamo l’attivo interesse che il Ministro Adolfo Urso sta dimostrando nei confronti del settore automotive, per questo ci rivolgiamo a lui affinché intervenga perché si possano recuperare i ritardi accumulati sul fronte della transizione energetica e accelerare il processo di decarbonizzazione – è l’appello del Presidente dell’UNRAE Michele Crisci.

È urgente – afferma Crisci – una rapida convocazione dell’atteso Tavolo Automotive, che garantisca un confronto autentico, e non a posteriori, con tutti gli attori della filiera, non ultima l’UNRAE che rappresenta i 2/3 del mercato domestico e assorbe una quota estremamente considerevole della componentistica italiana.

Oltre a ciò, il Presidente dell’UNRAE sollecita “una profonda attenzione alle dinamiche della domanda in relazione alla transizione energetica” .

Quindi, visto il calo della stessa per la perdurante incertezza sugli incentivi: interventi per correggere le ‘storture’ introdotte nello schema 2022-24 per gli incentivi all’acquisto di vetture a basse emissioni, con innalzamento dei tetti di prezzo ed inclusione di tutte le persone giuridiche con bonus a importo pieno.

L’UNRAE ribadisce inoltre la richiesta, una volta corretto lo schema incentivi, di destinare alle fasce 0-20 e 21-60 g/Km i 272 milioni di euro avanzati dai fondi 2022, e sollecita il MASE ad una rapida emanazione delle norme attuative relative ai 90 milioni stanziati dal DL 14 Agosto 2020, n. 104, per gli incentivi destinati all’acquisto e all’installazione di colonnine di ricarica da parte di aziende e professionisti.

L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori, mostra per i privati un andamento in linea con il mercato totale ed una quota stabile al 56,3% (53,9% nei 7 mesi, -5,5 p.p.). In crescita le autoimmatricolazioni, che salgono all’11,9% del totale (+3,4 p.p.),  9,1% nel cumulato. Il noleggio a lungo termine cresce di oltre 2 punti in luglio, arrivando al 23,5% di quota (25,6% nel cumulato, con 4,2 p.p. in più), grazie alla spinta delle principali società Top di noleggio a fronte della contrazione delle Captive. Un forte calo caratterizza il noleggio a breve termine in luglio, che perde 5,4 punti, fermandosi al 2,1% di quota (5,7% nel cumulato, +0,9 p.p.). In crescita anche le società che confermano sostanzialmente stabile al 6,1% la quota di mercato di luglio (5,7% nei 7 mesi).

Tra le alimentazioni, il motore a benzina perde 1,2 punti, fermandosi al 28,6% di quota (28% nel cumulato, in linea con il corrispondente periodo 2022); il diesel scende al 18% delle immatricolazioni (-2,7 p.p. e al 19,2% nei 7 mesi). In buona crescita il Gpl che si porta al 9,8% di quota (+1,9 p.p., all’8,9% in gennaio-luglio), mentre il metano si ferma allo 0,1% sia nel mese sia nel cumulato. Le ibride salgono al 35,7% nel mese e al 35,3% nel cumulato (rispettivamente +2,6 e +2,2 p.p.), con un 7,6% per le “full” hybrid e 28,1% per le “mild” hybrid. Come anticipato, la quota delle BEV si ferma al 3,4% in luglio (3,8% nel cumulato) e quella delle PHEV al 4,4% (4,6% nei 7 mesi).

L’analisi della nuova segmentazione mostra in luglio un recupero delle berline del segmento A, all’11,9% di quota e una forte contrazione dei SUV dello stesso segmento (all’1,2%). Seppur con volumi in leggera crescita, perdono terreno entrambe le carrozzerie del segmento B (rispettivamente al 20% e 26,5% di share). Rimangono abbastanza stabili in quota le berline del segmento C (al 5,6%), mentre un ottimo andamento di crescita caratterizza i SUV, che salgono al 20,1% del totale. Fra le medie superiori (segmento D) recuperano sia berline che SUV (rispettivamente allo 0,8% e 6,1%). Nell’alto di gamma, cedono un decimale le berline (0,1% di quota) e lo recuperano i SUV (all’1,2%). Infine le station wagon rappresentano il 3,5% del totale, gli MPV l’1,9% e le sportive l’1,0%.

Elettriche al 3,4% nel mercato auto di luglio
Andamento CO2

Dal punto di vista delle aree geografiche, per un decimale di differenza il Nord Est riesce a confermare la leadership, grazie alla spinta del noleggio, con il 29,9% di quota (-2,1 p.p., al 32% nei 7 mesi). Il Nord Ovest in luglio segna il 29,8% (-0,3 p.p.), in linea con il cumulato, il Centro Italia sale al 24,7% (+2,5 p.p.), l’area meridionale conferma sostanzialmente il 10,6% di quota, quella insulare il 5%.

Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in luglio crescono dell’1,3% a 121,5 g/Km; 120,2 g/Km in gennaio-luglio (+1,5%).

L’analisi delle immatricolazioni di luglio per fascia di CO2 riflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 3,8% del mercato, il 3,9% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 4,1% e 4,2% nel cumulato). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 63,3% (63,7% nel cumulato), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si assesta al 24,8% e quella della fascia oltre i 190 g/Km al 2,2% (rispettivamente 24,3% e 1,9% nei primi 7 mesi).

Fonte: UNRAE – Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.