Premiata la tecnologia ibrida Toyota

Takeshi Uchiyamada riceve il premio “Gianni Mazzocchi” per la tecnologia ibrida Toyota

Fonte: Toyota Motor Italia

 

Milano, Italia. 28 Gennaio 2014. Takeshi Uchiyamada, attuale Chairman of the Board presso Toyota Motor Corporation, Giappone, ha ricevuto a Milano, nel corso dell’evento “Quattroruote Day 2014” da Giovanna Mazzocchi Bordone, Presidente del gruppo Editoriale Domus e da Carlo Cavicchi, Direttore di Quattroruote il premio “Gianni Mazzocchi” quale riconoscimento per il suo impegno nello studio e nella diffusione della tecnologia ibrida.

Il premio Gianni Mazzocchi va a un ingegnere che ha saputo sviluppare, sfidando le iniziali perplessità e risolvendo problemi tecnici che sembravano insormontabili, una soluzione che ha cambiato per sempre il mondo del trasporto e che, unendo il risparmio con la compatibilità ambientale, pone le basi per un futuro migliore.

Nato vicino a Toyota City nel 1946, Uchiyamada si laurea in fisica nel marzo del 1969 all’Università di Nagoya, e nell’aprile dello stesso anno inizia a lavorare in Toyota.

Dopo vari incarichi, nel 1993 viene assegnato in qualità di Project Leader al Progetto “G21”, sigla che per esteso sta per “Global 21st Century”, con l’obiettivo di sviluppare un’automobile adatta al 21mo secolo.

Con il suo team di lavoro iniziarono a sviluppare un’automobile che si proponesse come la risposta alle questioni ambientali che il settore Automotive avrebbe affrontato nel 21mo secolo, proponendo un Concept per la realizzazione di una vettura 5 posti, dai costi e dai consumi ridotti, che allo stesso tempo riuscisse a risolvere il problema dello sfruttamento delle risorse naturali.

Da qui l’idea di adottare un sistema ibrido, per raddoppiare l’efficienza dei consumi di una vettura tradizionale. Dopo un attenta valutazione che coinvolse 80 sistemi diversi, venne poi scelto quello che oggi conosciamo come configurazione “serie-parallelo”.

Il primo prototipo venne realizzato nel 1995, e nel 1997 inizia la produzione e commercializzazione in serie in Giappone della prima Prius, seguita nel 1999 in Europa. Da allora, le vendite di vetture ibride Toyota e Lexus sono aumentate progressivamente di anno in anno, fino a superare, nel 2012 la soglia del milione di unità vendute in un solo anno.

Questo sistema consente alle vetture ibride di funzionare con il solo motore termico, con quello elettrico oppure con la combinazione di entrambi, in base alle condizioni di guida. Sfruttando le potenzialità delle due unità, viene raggiunto l’obiettivo di garantire il massimo dal punto di vista dei consumi e delle prestazioni ambientali.

La consegna di questo premio avviene in concomitanza di importanti traguardi annunciati all’inizio del 2014 da Toyota Motor Corporation: il superamento della soglia dei 6 milioni di vetture ibride vendute al mondo dal lancio ad oggi, la conferma della leadership mondiale di Toyota come primo costruttore mondiale, con quasi 10 milioni di vetture prodotte e il superamento della soglia di 10 milioni di unità previste per il 2014.

Rispetto al 1999, anno di produzione in serie della prima Prius, Toyota oggi commercializza nel mondo 25 modelli equipaggiati con la il sistema ibrido, ha una gamma Premium commercializzata con il marchio Lexus che offre una versione ibrida per ogni modello, e sta ulteriormente perfezionando questa tecnologia attraverso diverse iniziative, tra cui la partecipazione al Campionato Mondiale Endurance, con la Toyota TS030 Hybrid. Dopo aver esordito nel 2012 alla 24 Ore di Le Mans, la macchina partecipa ancora oggi al Campionato Mondiale Endurance, per ottenere le informazioni necessarie a migliorare i modelli Toyota disponibili oggi sul mercato.

L’esperienza così acquisita con lo sviluppo dell’ibrido consentirà a Toyota, intorno al 2015, di commercializzare in Giappone, Stati Uniti ed Europa la prima berlina equipaggiata con celle a combustibile, proponendosi come il futuro della mobilità sostenibile.Il premio Gianni Mazzocchi è stato assegnato nel 2013 a Giorgetto Giugiaro, quale eccellenza italiana nel campo dell’industrial design, nel 2012 a John Barnard, per le innovazioni tecniche sperimentate in Formula 1 e poi adottate nella produzione di serie, e nel 2011 a Ralph Nader, per il suo impegno nella difesa del consumatore.

 

Di seguito l’intervento integrale di Takeshi Uchiyamada al “Quattroruote Day 2014”

Discorso del Chairman of the Board Toyota Motor Corporation T. Uchiyamada al Premio Mazzocchi 2014

 

1. Ringraziamenti

• Grazie a tutti voi per la bella presentazione.

È un grande onore per me ricevere un premio così prestigioso.

• Questa è la mia quarta visita a Milano. In passato sono venuto qui con la mia famiglia per conoscerne meglio il centro storico e le sue meravigliose opere d’arte. Come se non bastasse, alcuni giorni fa il calciatore Keisuke Honda, oggi in forza all’AC Milan, ha segnato il suo primo gol in Italia, un evento che ha suscitato grande interesse in Giappone.

• Questo premio riguarda principalmente il mio coinvolgimento nella creazione della tecnologia ibrida, in quanto sono stato il responsabile dello sviluppo della Prius di prima generazione. È un grande onore per me, avendo ricoperto il ruolo di Chief Engineer di tale progetto.

• Al mio fianco hanno lavorato moltissimi altri ingegneri, insieme ai quali ho superato un’innumerevole quantità di sfide, e che hanno svolto un ruolo di grande importanza nella nascita della Prius. Vorrei quindi condividere la gioia per questo riconoscimento con tutti coloro che hanno preso parte a questo importantissimo progetto.

• Tutto questo è stato reso possibile grazie all’esistenza della Toyota MotorCorporation, un’azienda capace di prendere, 20 anni or sono, decisioni incredibilmente lungimiranti, e di investire nello sviluppo e nella produzione di una vettura ibrida. Al mio ritorno in Giappone sarò lieto di condividere con tutta l’azienda la grande soddisfazione per questo riconoscimento.

 

2. L’esperienza di aver creato la prima vettura ibrida

• Se posso, vorrei approfittare dell’occasione per condividere con voi alcune delle esperienze vissute durante lo sviluppo della Prius.

• Il progetto è nato nel 1993 con il nome di “progetto G21”, per esteso “Global 21st Century”. In qualità di Project Leader, il mio compito era estremamente chiaro: sviluppare un’automobile adatta al 21mo secolo. Certo, questo non significava affatto che la strada da percorrere fosse in discesa.

• Abbiamo quindi deciso di creare un’automobile che si proponesse come la risposta alle questioni ambientali che il settore Automotive avrebbe affrontato nel 21mo secolo, proponendo un concept per la realizzazione di una vettura 5 posti, dai costi e dai consumi ridotti, che allo stesso tempo riuscisse a risolvere il problema dello sfruttamento delle risorse naturali. A quel tempo avevo 47 anni.

• Il nostro team decise di proporre al Top Management la realizzazione di un veicolo capace di ottenere un miglioramento dei consumi “pari a una volta e mezzo l’efficienza di una vettura convenzionale”. Era un progetto estremamente ambizioso.

La risposta da parte loro fu: “Raddoppiatela. Potete ambire a qualcosa in più. Bisogna pensare al nuovo millennio.”

Allora abbandonammo l’idea di un target “possibile”, sostituendola con quella del target “ideale”. Posso dire che si è trattato di una fase di grande stress, la più intensa della mia carriera.

• Per raddoppiare l’efficienza dei consumi di una vettura convenzionale decidemmo di adottare un sistema ibrido.

Prima di tutto bisognava decidere quale fosse il sistema ibrido adatto. Valutammo 80 sistemi diversi, per poi scegliere quello che oggi conosciamo come configurazione “serie-parallelo”. Questo sistema avrebbe consentito alla vettura di funzionare con il solo motore termico, con quello elettrico oppure con la combinazione di entrambi, in base alle condizioni di guida. Avrebbe sfruttato le potenzialità delle due unità, garantendo il massimo dal punto di vista dei consumi e delle prestazioni ambientali.

• Nell’autunno del 1995, quando portammo a termine il primo prototipo, il veicolo non si muoveva neanche. Riuscite a immaginare il nostro sconforto? Per 49 giorni, nei mesi di novembre e dicembre, l’auto non si mosse di un centimetro. E io non riuscivo a dormire. Poi, verso la fine dell’anno, riuscimmo a far muovere la macchina, anche se solo per 500 metri! Per quanto la distanza fosse così ridotta, per il nostro team si trattò di un grande passo in avanti, da cui iniziare la fase di sviluppo vera e propria.

• Le difficoltà risiedevano nello sviluppo di sistemi di controllo e di batterie, motori, inverter e altri componenti che non esistevano sulle vetture convenzionali. Nel dettaglio, a quel tempo le batterie disponevano della metà della potenza a noi necessaria, con un livello di difetti di fabbricazione 100 volte superiore rispetto alle nostre esigenze.

Dovemmo affrontare una difficoltà dopo l’altra, ma nessuno di noi decise di sottrarsi alla sfida. Al contrario, raccogliemmo le nostre forze e in qualche modo riuscimmo a raggiungere il nostro obiettivo nel dicembre del 1997.

• Non sembrerà modesto dire quello che segue, ma credo che i fatti siano dalla mia parte: la Prius è diventata la vettura più importante per il futuro del brand Toyota.

Tutto ciò che abbiamo appreso durante lo sviluppo di questo modello è stato in seguito applicato ad altri veicoli Toyota e Lexus. La nostra gamma ibrida è composta oggi da 25 modelli, con vendite globali che hanno raggiunto i 6 milioni di unità alla fine dello scorso anno. Di queste, ben 3,2 milioni sono riconducibili alla sola gamma Prius. Attualmente, in Europa il 55% delle vendite Lexus, il 40% di Auris e circa il 30% di Yaris sono coperte dalle varianti ibride. Questi numeri mi inorgogliscono, così come la consapevolezza che le nostre vetture ibride siano ormai apprezzate a livello globale, e vorrei esprimere la mia più sentita gratitudine nei confronti dei nostri clienti, i quali hanno dato fiducia al concept iniziale e a questa nuova tecnologia.

Posso dire che la diffusione della Prius e della tecnologia ibrida è stata resa possibile anche grazie all’aiuto di questi clienti.

• Vorrei raccontare un fatto avvenuto negli Stati Uniti, quando un nostro concorrente ha affermato che “gli automobilisti che guidano una Prius sono dei ‘geek’, dei ‘tecnolesi’”. La risposta immediata da parte di uno de nostri clienti su Internet è stata: “Sono un tecnoleso con la Prius, e sono orgoglioso di esserlo!”. Alla luce dei fatti, siamo felici di aver creato una tale tipologia di clienti. Si tratterà anche di una medaglia di poco valore, ma per me è la decorazione più importante che esista.

 

3. L’appeal di mercato dei veicoli ibridi

• Dal 1997, dopo l’inizio delle vendite della prima vettura ibrida prodotta in serie, la Prius ha visto la nascita della sua seconda e terza generazione, rispettivamente nel 2003 e nel 2009. Oggi Toyota sta sviluppando la quarta generazione del modello.

• Se consideriamo i consumi della prima Prius, pari a 5,1 litri per 100 chilometri, i modelli successivi hanno ottenuto rispettivamente un miglioramento del 10% rispetto alla generazione uscente. Per quanto l’attuale generazione disponga di un’efficienza pari a 3,9 litri per 100 chilometri, i nostri sforzi continuano per poter consentire al nuovo modello di registrare a sua volta un nuovo record.

• Il successo della tecnologia ibrida di Toyota, offerto dagli straordinari livelli di consumi ed emissioni, è stato reso possibile dalla perfetta interazione tra il motore a combustione interna e quello elettrico.

• Bisogna però ricordare che le nostre vetture ibride, oltre alle loro eccezionali credenziali ecologiche, dispongono anche di un design accattivante e di prestazioni eccellenti. Attraverso diverse iniziative, tra cui la partecipazione al Campionato Mondiale Endurance, Toyota sta perfezionando le proprie tecnologie ibride sottoponendo i veicoli a prove ed esami estremamente impegnativi.

• La vettura ibrida in questione è la “Toyota TS030 Hybrid”, sviluppata in Germania. Dopo aver esordito nel 2012 alla 24 Ore di Le Mans, la macchina partecipa ancora oggi al Campionato Mondiale Endurance. La sigla “TS” sta per “Toyota Sports”, una sigla già adottata dalla TS010 e dalla TS020, le vetture Toyota che correvano in pista negli anni ’90.

• Il sistema ibrido della TS030 nasce per offrire alla vettura una tecnologia ibrida altamente efficiente e leggera, ma anche per ottenere i feedback necessari a migliorare i modelli Toyota disponibili sul mercato.

• Considerando che il Toyota Hybrid System – Racing (THS-R) impiegato sulla TS030 dispone di numerose caratteristiche presenti anche sui modelli in commercio, possiamo parlarne come fosse un’estensione naturale della nostra tecnologia ibrida standard. Ovviamente, tornando in pista dopo la sosta ai box, il motore emette il classico ruggito di qualsiasi altra vettura da corsa. Ma al suo avviamento, partendo in modalità elettrica, l’unico rumore proveniente dalla TS030 è quello del motore elettrico, proprio come un’automobile ibrida convenzionale, anche se con un’accelerazione tale da suscitare la sorpresa dei nostri rivali in pista.

• “Rispetto per l’ambiente” e “piacere di guida” non sono in alcun modo concetti in contraddizione, bensì due visioni che possono coesistere realmente. Quella ibrida è la tecnologia con il maggior potenziale da questo punto di vista.

• Toyota continuerà a perfezionare la Prius onorandone il nome, la cui etimologia latina ne racchiude gli straordinari livelli di innovazione. Oggi, i principali costruttori automobilistici stanno lanciando sul mercato i rispettivi modelli ibridi e plug-in, e la competitività sta crescendo esponenzialmente. Ma noi siamo i pionieri di questa tecnologia, e andremo avanti con la nostra leadership. L’esperienza acquisita con lo sviluppo dell’ibrido ci consentirà, intorno al 2015, di commercializzare in Giappone, Stati Uniti ed Europa la prima berlina equipaggiata con celle a combustibile. Questa nuova tecnologia si rivolge a diverse questioni, tra cui “la diversificazione dei combustibili, l’azzeramento delle emissioni e un comfort paragonabile a quello dei veicoli convenzionali”, proponendosi come il futuro della mobilità sostenibile. Certo, sappiamo che una diffusione su scala globale sarà possibile soltanto dopo il 2020, ma stiamo comunque lavorando sodo per rafforzare l’appeal di questo nuovo prodotto, cercando allo stesso tempo di ridurne il prezzo di vendita e incrementarne l’affidabilità, e per questo vi invitiamo a credere nelle nostre capacità.

 

4. Conclusioni

• Per concludere, nel 2011 abbiamo formulato la “Toyota Global Vision”, attraverso cui abbiamo ribadito i nostri valori, la nostra volontà di diventare “l’azienda scelta dai clienti”, quella capace “di portare un sorriso sul volto dei clienti che vorranno sceglierci”, e questo in base a uno slogan molto semplice: “realizzare auto migliori”.

• Guardando oltre, il nostro desiderio di contribuire allo sviluppo locale dei paesi europei resta immutato. Continuerò a lavorare duramente affinché i miei successori, coloro che si assumeranno l’impegno di dirigere lo sviluppo di nuove e innovative tecnologie, abbiano la possibilità e l’onore di ricevere un premio così significativo.Quello che vi chiedo, è di avere fiducia nelle straordinarie potenzialità della nostra azienda.

Vi ringrazio per l’attenzione.

 

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