Morto in volo il fondatore di Alisport

di Marcelo Padin

Direttore Editoriale Electric Motor News

 

Avevamo intervistato nel 2011 Mario Beretta, fondatore di Alisport che aveva dotato i propri velivoli ultraleggeri di un motore elettrico da usare in fase di decollo. In quell’occasione siamo stati insieme al nostro collaboratore Claudio Cavolla, pure lui appassionato di volo, a intervistare Mario Beretta, che lo scorso mercoledì ha avuto un incidente in fase di atterraggio nell’aeroporto «Giancarlo Maestri» di Verzago, perdendo la vita.

 

Incidente con l’aliante, muore il pilota: Mario Beretta era un industriale di successo

L’uomo è stato tradito dal tempo instabile e dal vento

di Roberto Canali

Fonte: Il Giorno

 

Como, Italia. 29 maggio 2014 – Non ci sono neppure duecento metri dal fitto della boscaglia in cui si è schiantato l’aliante pilotato da Mario Beretta, 73 anni, di Sirtori (Lecco) e l’inizio della pista dell’aeroporto «Giancarlo Maestri» di Verzago, uno dei templi del volo senza motore che solo un mese fa ha ospitato il campionato italiano.

In fase di atterraggio, dopo aver virato sulla cima degli alberi e raddrizzata la cloche, l’ultraleggero impiega non più di tre secondi dallo stallo al contatto con il suolo, ma ieri alle 14 e 40 sui cieli di Verzago qualcosa è andato storto.

Il Silent di Beretta anziché dirigersi verso la pista ha puntato dritto sul bosco, perdendo entrambe le ali e schiantandosi a terra nel fitto della vegetazione.

Quando i primi soccorritori, dopo pochi minuti, sono riusciti a raggiungere l’uomo non c’era più nulla da fare.

Muore così a settantatré anni uno dei più importanti imprenditori lecchesi, fondatore della Tenax di Viganò multinazionale specializzata nella produzione di materie plastiche con più di cinquecento dipendenti,

Beretta da quasi mezzo secolo era anche un grande appassionato di volo, sia a motore con il suo elicottero e soprattutto con gli ultraleggeri. Anche per questo a Cremella vent’anni fa aveva fondato la Alisport con la quale aveva brevettato e costruito il Silent che ieri pilotava.

Un velivolo rivoluzionario, solo 13 metri di apertura alare, mosso da un piccolo motore elettrico che lo rendeva indipendente in fase di decollo.

«Non sappiamo ancora cosa sia potuto accadere – spiega il presidente dell’aeroclub comasco, Alessandro Scaltrini –. Mario era una delle colonne del nostro club, conosceva benissimo questa pista dov’era atterrato centinaia di volte. Non possiamo escludere nulla».

 

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1 Comment

  1. Il mondo volovelistico e l’Industria Italiana perde così ingiustamente un uomo geniale che tanto ha contribuito a caratterizzare quel “Made in Italy” di cui andiamo orgogliosi e di cui il Paese ha ancora e sempre più bisogno.
    Dura eredità per la Famiglia ed il figlio, Industriale anch’esso, che ne continuerà l’opera e l’immagine.
    Un altro colpo basso della sorte.
    Claudio Cavolla

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