Il pianeta dei sedili secondo l’ottica di Opel

Il pianeta dei sedili secondo l’ottica di Opel
2021 Opel Astra Hybrid

I sedili svolgono un ruolo fondamentale, essendo l’interfaccia tra l’uomo e la macchina, e per Opel il comfort di guidatore e passeggeri è sempre stato una priorità.

Di conseguenza Opel si è concentrata fin da subito sul loro sviluppo, con la consapevolezza che sedili dalla forma ergonomica aumentano il comfort e la sicurezza, due aspetti ai primi posti in ogni progetto del costruttore tedesco fin dalla presentazione delle prime automobili. La Opel “Patentmotorwagen” del 1899, tanto per fare un esempio, montava già i sedili in pelle.

Per Opel il comfort di guidatore e passeggeri è sempre stato una priorità. Dopo tutto chi utilizza l’auto vuole soprattutto una cosa: viaggiare in modo comodo e rilassante. In questo i sedili svolgono un ruolo fondamentale, essendo l’interfaccia tra l’uomo e la macchina.

Il pianeta dei sedili secondo l’ottica di Opel
2021 Opel Astra Hybrid

L’elenco dei momenti salienti nello sviluppo dei sedili dall’inizio della produzione automobilistica, che risale a ben 123 anni fa, contempla l’introduzione della regolazione longitudinale nel 1931, i leggendari sedili reclinabili della Opel Kapitän, la regolazione in altezza sulle Opel Monza e Senator verso la fine degli anni Settanta del secolo scorso e il sistema di sedute Flex7 sulla prima Opel Zafira 23 anni fa. Nel 2003 apparve per la prima volta su una Opel, la Opel Signum, il primo sedile ergonomico certificato dagli esperti di ergonomia dell’associazione indipendente AGR. Oggi, è possibile ordinare le nuove Opel Astra, Opel Crossland, Opel Insignia e Opel Grandland con questi pluripremiati sedili ergonomici, ulteriormente sviluppati.

Comfort e sicurezza per tutti: lo sviluppo di nuovi sedili presso Opel

Per creare un tipico sedile Opel, gli ingegneri iniziano dalla struttura. I componenti che vi vengono successivamente adattati, come le schiume e i rivestimenti, conferiscono al sedile la forma e il carattere tipici. Le schiume poliuretaniche possono essere modellate individualmente per i diversi tipi di clienti, da chi preferisce avere una seduta tipo poltrona a chi la vuole un po’ più comoda o dall’aspetto più sportivo.

Lo sviluppo di un sedile richiede circa tre anni. Il sedile è uno dei componenti più complessi di un’automobile. L’efficienza è quindi fondamentale. Una volta progettato il sedile, inizia la fase di test. Gli specialisti di Opel testano i sedili il prima possibile: si tratta di uomini e donne, veri esperti di sedute, che accompagnano l’intero processo di sviluppo. Quando si progetta un nuovo sedile, nel lavoro confluisce anche il feedback precedentemente ricevuto dai clienti.

I sedili devono inoltre rispettare i requisiti di sicurezza previsti dalla legge. Se, per esempio, si attivano gli airbag laterali, il tessuto o la copertura del sedile deve aprirsi correttamente. Ovviamente in caso di incidente il sedile non deve deformarsi.

Comfort antico: la Opel “Lutzmann” con morbido divanetto di pelle

Alla fine del XIX secolo, nessuno si sarebbe immaginato che in futuro sarebbero esistiti sedili tecnologicamente sofisticati; tutta l’attenzione era infatti rivolta alla potenza del motore, mentre la comodità aveva una rilevanza inferiore. Le automobili assomigliavano ancora alle carrozze, così come i sedili. Prendiamo per esempio la Opel Patentmotorwagen “System Lutzmann” del 1899: la vettura nel suo insieme e anche i sedili, disposti in verticale e senza alcun tipo di regolazione, ricordavano quelli di una carrozza. Opel decise quindi di concentrarsi su un altro elemento che costituì un grosso passo avanti in termini di comfort per l’epoca: il divanetto era infatti rivestito di pelle, un vero e proprio lusso.

Trenta anni dopo, nel 1929, il sedile della Opel 4/20 “Moonlight Roadster” era sempre un divanetto rigido e fisso, ma era posizionato molto più in basso e permetteva ai passeggeri di allungare le gambe, proprio come avviene oggi. Nel modello quattro porte e nella berlina era possibile abbattere i sedili anteriori. Il passo successivo giunse poco dopo, con la Opel 1.8 Litri: i sedili anteriori si potevano regolare in direzione longitudinale. Vediamo che cosa c’era scritto sulle brochure dell’epoca: “I sedili anteriori regolabili sono come poltroncine: profondi e piacevoli, con comodi schienali”. La Opel 1.2 Litre Regent vantava un’altra caratteristica distintiva: “Sedili anteriori e posteriori ampi, comodi e invitanti. Per accedere al grande bagagliaio basta piegare in avanti gli schienali dei sedili posteriori”. Comfort e praticità: una combinazione già presente nel 1931.

“Questi sedili sono un vero e proprio oggetto del desiderio”: Opel Kapitän, GT e Monza

Nei primi anni Cinquanta del secolo scorso, i sedili della Opel Olympia erano fissati a un telaio di metallo e si potevano regolare in direzione longitudinale. Per facilitare l’ingresso dei passeggeri seduti in seconda fila, si potevano reclinare in avanti gli schienali dei sedili anteriori. Nel 1956, la Opel Kapitän L fece un ulteriore passo in avanti aumentando il comfort dei sedili. “Chi siede su uno dei sedili anteriori, regolabili individualmente, può reclinare lo schienale completamente fino a raggiungere la posizione orizzontale, semplicemente tirando la leva e appoggiandosi al sedile”, così la descrizione. Nasceva in questo modo il sedile “relax” o “reclinabile”. “Basta tirare leggermente la leva per ‘personalizzare’ la posizione del sedile.” I binari su cui scorrevano i sedili erano montati su un supporto inclinato. Ciò significava che l’altezza della posizione del sedile cambiava in funzione della regolazione longitudinale. Già allora veniva evidenziata l’importanza dei sedili per la sicurezza: “In particolare in curva, si può chiaramente percepire la forma corretta di questi sedili e tutto il supporto che essi offrono. Il risultato è una sensazione di piacere e sicurezza di cui non vorrete più fare a meno”.

Il pianeta dei sedili secondo l’ottica di Opel
2022 Opel Astra Hybrid

Nel 1968 iniziò la produzione di serie della Opel GT. Questo modello leggendario si distingueva per lo stile audace e sportivo della carrozzeria e dell’abitacolo. I passeggeri si accomodavano su sedili dal profilo sportivo. I cuscini della seduta, più lunghi del normale, e un notevole miglioramento della sezione delle spalle indicavano già la direzione che avrebbero preso gli sviluppi futuri. Dalla fine degli anni Sessanta Opel equipaggiò gradualmente diversi modelli con poggiatesta in opzione, come avvenne per esempio sulle Opel Kadett B, Rekord C, Commodore A e Olympia A. La successiva importante fase di sviluppo giunse nel 1978: in linea con la convinzione che il “Comfort è una funzione della tecnologia”, Opel presentò i sedili regolabili in altezza su diversi allestimenti delle Opel Monza A e Opel Senator A. “Per consentire a ogni persona alla guida della vettura, indipendentemente dall’altezza o dalla corporatura, di avere la posizione migliore e la massima visibilità, il sedile lato guidatore può essere regolato in modo continuo in direzione longitudinale, nell’inclinazione dello schienale (…) e sulla Opel Senator CD anche in altezza”, così la brochure Opel descriveva le varie possibilità di regolazione.

Una nuova definizione di flessibilità: il sistema di sedute Flex7 di Opel Zafira

Negli anni Novanta sulla Opel Omega B erano disponibili in opzione i sedili regolabili elettricamente. Gli schienali rinforzati dei sedili posteriori e gli airbag laterali contribuirono in modo significativo alla sicurezza passiva; per la prima volta si svolsero degli elaborati crash test con carico. In funzione dell’allestimento, tutti i tre sedili posteriori potevano essere dotati di cinture di sicurezza a tre punti di ancoraggio e poggiatesta.

Nel 1999 Opel presentò un’innovazione di livello mondiale con l’introduzione del sistema di sedute Flex7 sulla monovolume compatta Opel Zafira. Per la prima volta, una monovolume compatta a sette posti poteva trasformarsi, in un istante, in una due posti con un enorme vano di carico – senza essere costretti a togliere i sedili e lasciarli da qualche parte, un’operazione particolarmente fastidiosa. Grazie a un intelligente meccanismo, i sedili singoli della terza fila potevano essere abbattuti a filo del piano di carico. Era poi possibile alzare le sedute contro gli schienali della seconda fila, per poi spingerli contro i sedili anteriori e bloccarli. La monovolume familiare sette posti poteva così diventare un veicolo da trasporto, con un volume di carico fino a 1.700 litri. Grazie a quest’idea, Opel portò la flessibilità a un livello superiore e continuò a svilupparla ulteriormente fino a creare, su Opel Zafira Tourer, il sistema di sedute ‘lounge’ con possibilità di regolare in direzione trasversale i sedili della fila centrale.

Perfetti per la salute della schiena: dal 2002 i sedili ergonomici certificati da AGR

Il pianeta dei sedili secondo l’ottica di Opel
Der neue Opel Astra

Viaggiare rilassati aumenta il benessere e la sicurezza di tutti i passeggeri, ed è anche importante per la salute. Il sedile “giusto” non è solo comodo, ma offre anche il corretto sostegno della schiena del passeggero. In questo campo Opel ha certamente un ruolo pionieristico tra i costruttori generalisti. Nel 2002, la Casa fu infatti il primo costruttore a offrire nella categoria delle medie, sulla Opel Signum, dei sedili che supportavano correttamente la schiena, per la prima volta con marchio AGR. Gli esperti di ergonomia dell’associazione indipendente tedesca assegnarono infatti il marchio di qualità al sedile lato guidatore di Opel Vectra/Opel Signum, sagomato e regolabile elettricamente in 18 direzioni.

Da quel momento in poi, questi sedili particolarmente ergonomici intrapresero la strada per il successo. Nel 2008, i sedili comfort di serie su Opel Insignia offrivano intervalli di regolazione particolarmente generosi – ben 65 mm (elettrici) in altezza e 270 mm in direzione longitudinale – meritando anche in questo caso il massimo voto. Il sedile premium lato guidatore era certificato da AGR. E nel 2012 Opel Meriva fu la prima auto prodotta in serie a ricevere l’ambito marchio di qualità AGR per l’ergonomia generale: le portiere FlexDoors con un angolo di apertura di 84 gradi, il sistema FlexSpace, i sedili ergonomici con certificazione AGR e il portabiciclette FlexFix.

Opel ha poi portato questi sedili particolarmente adatti alla salute della schiena anche nel segmento delle compatte. Per la prima volta, i sedili ergonomici premium con marchio AGR montati sulla Opel Astra presentata nel 2015 oltre a essere regolabili in numerose direzioni erano anche disponibili in opzione con caratteristiche comfort come la funzione memory.

Questa lunghissima tradizione prosegue con la nuova Opel Astra. I sedili anteriori con marchio AGR sono posizionati 12 mm più in basso rispetto al modello precedente, per sottolineare la sensazione di guida “sportiva”. I sedili garantiscono sempre una posizione corretta e la densità della schiuma è ottimizzata in base ai profili “Sport” o “Comfort”. I sedili anteriori AGR di nuova Opel Astra sono i migliori della categoria delle compatte e si distinguono per l’elevato numero di regolazioni in opzione, dall’inclinazione elettrica dello schienale al sostegno lombare elettropneumatico. Nella versione in pelle Nappa, offrono anche le funzioni di ventilazione e massaggio lato guidatore e passeggero anteriore, oltre alla funzione memory per il sedile lato guidatore. Il riscaldamento dei sedili anteriori e posteriori esterni è in opzione in base all’allestimento. Sono disponibili anche sedili rivestiti di elegante Alcantara.

Fonte: Opel Italia

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