Da un’università tedesca il veicolo elettrico con carrozzeria…appesa

DHBW Elmar

Fonte: Autoambiente

Singolare, ma anche razionale Elmar, il veicolo biposto proposto al Salone di Ginevra 2010 da un gruppo formato da 28 fra studenti e professori del DHBW (Duale Hochschule Baden-Württenberg), un’Università statale tedesca di Mannheim. È composta da una struttura con quattro grandi bracci, ciascuno dei quali supporta un motore-ruota, mentre le altre quattro estremità convergono in un  “nodo” posto nel punto più alto del veicolo. In questo punto è letteralmente appesa la carrozzeria, fissata anche ai due bracci posteriori per bloccarla in senso longitudinale e trasversale.

Le quattro “zampe” includono le sospensioni e sono molto leggere in quanto realizzate in materiale composito, così come la carrozzeria aperta, pesante da sola solo 100 kg, che ospita le 80 celle al litio con tecnologia ferro-fosfati della capacità complessiva di 96 Ah.

Per rispettare l’obiettivo delle emissioni zero anche nella produzione di energia, il progetto prevede una tettoia per ricoverare il veicolo rivestita di pannelli fotovoltaici con potenza nominale di 2,2 kW e la possibilità di ricaricare totalmente il veicolo in 8 ore. I quattro motori hanno potenza di 7,5 kW (10,2 cv) ciascuno e, differenziando la trazione tra i lati, permettono un raggio di sterzata molto stretto. La guida può avvenite tramite volante oppure joystick, ma è in ogni caso di tipo “drive by wire”, cioè priva di collegamenti meccanici tra comandi e ruote.

Un’ulteriore possibilità di controllo dello sterzo, pensata per posteggiare in spazi ristretti senza nemmeno dover essere a bordo del veicolo, è offerta dalla specifica applicazione per iPhone; lo smartphone permette anche il riconoscimento del proprietario, eliminando la necessità di chiavi o transponder specifici.

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