Campionato Mondiale Endurance FIA (WEC), LMP1, Round 4, Nürburgring (DE)
Fonte: Porsche Motorsport
Stoccarda, Germania. 25 Luglio 2016. I Campioni del mondo in carica Timo Bernhard (DE), Brendon Hartley (NZ) e Mark Webber (AU) replicano la vittoria dell’anno scorso alla sei Ore del Nürburgring (DE), grazie alla quale Porsche, con la 919 Hybrid, rafforza la sua leadership nella classifica Costruttori del Campionato Mondiale Endurance FIA (WEC). I piloti Romain Dumas (FR), Neel Jani (CH) e Marc Lieb (DE), grazie al quarto posto in gara continuano a guidare la classifica Piloti del Campionato Mondiale. Proprio come il debutto nel 2015, il quarto dei nove round del calendario del WEC 2016 disputato in Germania è stato un successo: 58.000 spettatori hanno assistito ad una gara mozzafiato svoltasi nella cornice delle montagne dell’Eifel in una piacevole giornata estiva.
Questo è il terzo successo stagionale per la Porsche 919 Hybrid, dopo le vittorie di Silverstone e Le Mans. Dal suo debutto nel 2014, il prototipo ha vinto complessivamente dieci gare. Questo è il quinto successo per i piloti Bernhard/Hartley/Webber. Porsche ora conduce la classifica Costruttori con 164 punti davanti ad Audi (129) e Toyota (97). Dumas/Jani/Lieb sono in testa alla classifica Piloti con 33 punti.
La gara della vettura N. 1:
Subito dopo l’inizio della gara, Timo Bernhard supera l’Audi N. 8 passando dalla terza alla seconda posizione. Dal 15° giro in poi cerca di sopravanzare l’Audi N. 7 in testa, senza riuscirci. Solo in occasione dei primi pit stop, la Porsche N. 1 prende il comando. Dopo 31 giri, nelle fasi di rifornimento, cambio gomme e piloti, il team Porsche lavora più velocemente della concorrenza. A questo punto, Brendon Hartley è in testa alla gara ma è messo sotto forte pressione dagli avversari e, al giro 45 e 48 viene superato dalle due vetture Audi scivolando in terza posizione. Il team Porsche individua una perdita di pressione di uno pneumatico e richiama la vettura per un pit stop anticipato. Dopo 53 giri Hartley consegna la vettura a Mark Webber, che a sua volta cede a Bernhard la guida della vettura di testa dopo 86 giri. Poco dopo metà gara viene dichiarato il terzo periodo di “Full Course Yellow” e questa volta entrambe le vetture si fermano ai box. Dopo 108 giri, Hartley siede nuovamente al volante. I difensori del titolo corrono in seconda posizione. Al quarto “Full Course Yellow”, dopo 139 giri, Webber prende di nuovo la guida e conduce la gara. Dopo 165 giri, ad un pit stop durante il quinto “Full Course Yellow”, Bernhard salta di nuovo a bordo per portare a casa la vettura vittoriosa dopo 194 giri.
La gara della vettura N. 2:
Neel Jani parte in quarta posizione. Al giro 22, alla prima curva, attacca l’Audi N. 8 che occupa la terza posizione. Proprio quando sta per completare il sorpasso, perde il controllo del retrotreno in frenata e scivola fuori pista ma mantiene la quarta posizione. Dopo 30 giri è il turno di Marc Lieb. Quando la vettura gemella inizia a risentire di una foratura lenta e le Audi si fermano per i pit stop, al giro 57, Lieb prende il comando. Dopo 62 giri, consegna la vettura a Romain Dumas. Completati 91 giri, il trio di piloti della vettura N. 2 sfrutta il secondo “Full Course Yellow” per un altro pit stop e cambio pilota. Jani prosegue con la vettura in testa. Allo stop dopo 108 giri, durante il terzo “Full Course Yellow”, per Lieb inizia un turno problematico. Al giro 138 tocca la Porsche GT (numero 88) che cercava di sorpassare. Dal giro 139, Jani continua con un nuovo frontale in seconda posizione ed è subito nuovamente in testa. Dopo 147 giri subisce una penalità drive through per la precedente collisione e scivola di nuovo in terza posizione. Al giro 156 cerca di superare l’Audi N. 8 ma viene spinto fuori dei limiti della pista. Poi si trova stretto tra le due Audi e si scatena una battaglia emozionante per le posizioni due e tre, con contatti tra le vetture. Il pit stop successivo avviene durante il quinto “Full Course Yellow”, al giro 165. Dopo 172 giri, il controllo di gara ordina un arresto non programmato per riparazioni al retrotreno. Jani prosegue e termina in quarta posizione.
Riflessioni del dopo gara:
Michael Steiner, responsabile del Centro Ricerca e Sviluppo di Porsche AG:
“È stata una gara dura, siamo stati a lungo impegnati in confronti accesi e sono molto contento di questa vittoria sul terreno di casa.”
Fritz Enzinger, Vice Presidente LMP1:
“È incredibile. Abbiamo vinto nove delle ultime dieci gare, tra cui due volte la 24 Ore di Le Mans. Stiamo andando in pausa estiva con questo risultato e non si può chiedere di più. Mi dispiace per la nostra vettura numero 2. Anche loro avevano la vittoria a portata di mano. Ma anche il quarto posto è un buon risultato. Abbiamo vissuto una gara fantastica e il Motorsport al livello più alto, ora non vediamo l’ora di gareggiare in Messico. Fino ad allora auguro a tutti i componenti del team qui e a Weissach un meraviglioso periodo di vacanza.”
Andreas Seidl, Direttore del Team:
“Un enorme complimento a tutti i membri del team in pista e a Weissach per queste prestazioni eccezionali. L’equipaggio numero 1 è riuscito a sfruttare pienamente le potenzialità della nostra 919 Hybrid, praticamente senza incidenti. La loro foratura lenta non ha richiesto un ulteriore pit stop. Purtroppo, la vettura numero 2 ha avuto alcuni episodi sfortunati in pista che hanno compromesso la posizione di comando. Abbiamo migliorato il nostro vantaggio nei punti del Campionato Costruttori e l’equipaggio numero 2 ha raccolto alcuni punti preziosi anche per il Campionato del mondo Piloti. Mettere a punto il terzo pacchetto aerodinamico della stagione per questa gara ha richiesto uno sforzo straordinario, poiché il pacchetto è stato predisposto mentre già ci preparavamo a Le Mans. Il nuovo pacchetto ha funzionato bene durante tutto il fine settimana. Evidentemente, avevamo la vettura più veloce in gara e vogliamo mantenere questo slancio per le prossime gare all’estero.”
I piloti della Porsche 919 Hybrid N. 1
“Alla partenza sono riuscito a portarmi in seconda posizione e l’ho mantenuta, tenendo sotto pressione la vettura in testa. Durante il mio primo turno sono stato per due o tre volte accanto alla Audi. L’ho anche superata una volta, ma ho perso il punto di frenata perché ero concentrato sul traffico GT, e ne ha approfittato per sorpassarmi a sua volta. Al mio secondo turno sono stato il più veloce in pista e siamo riusciti a guadagnare un po’ di tempo. Anche il turno finale ha richiesto molto lavoro. Per me, la vittoria di oggi ha un sapore particolarmente dolce. È stata una corsa combattuta duramente e un’altra gara giocata in casa mi aiuta a compensare la sfortuna che abbiamo avuto nei primi tre turni del Campionato.”
Brendon Hartley (26, Nuova Zelanda):
“Grazie a Porsche, ai meccanici, agli ingegneri, a Timo e Mark. È bello essere di nuovo sul gradino più alto del podio. Le prime fasi della gara sono state buone e abbiamo superato l’Audi che conduceva, approfittando del primo pit stop perché il nostro equipaggio era più veloce. Poi abbiamo avuto un po’ di sfortuna con il traffico e abbiamo sofferto per una foratura lenta che ci ha costretti ad un pit stop anticipato. Sono stato molto più contento nel mio secondo turno. Le condizioni della pista favorivano il bilanciamento della vettura. Ho distanziato l’Audi e abbiamo preso la testa della corsa.”
Mark Webber (39, Australia):
“Sono molto felice che Porsche abbia vinto la sua gara in casa. È stata un’ottima prestazione contro una forte concorrenza. Oggi era il giorno dei meccanici della vettura numero 1, che di recente hanno affrontato alcuni momenti difficili e abbiamo guadagnato altri punti per il campionato Costruttori. In gara, le condizioni della pista erano completamente diverse rispetto a quelle precedenti e sono rimasto molto soddisfatto delle prestazioni della nostra vettura e della nostra guida. È stata una corsa un po’ mista. Abbiamo perso un po’ di tempo durante un “Full Course Yellow”, perché la vettura di fronte a me non viaggiava a 80 chilometri all’ora come prescrivono i regolamenti. Poi la nostra vettura gemella ha subito una penalità drive through. Abbiamo ingaggiato grandi duelli in pista con Audi e non mi sono mai preoccupato di quale delle nostre vetture fosse coinvolta, ma solo di battere Audi, che per me oggi era la cosa più importante.”
I piloti della Porsche 919 Hybrid N. 2
“Sono salito nella vettura poco prima di un “Full Course Yellow” e ho perso un po’ di tempo perché avevo davanti un’auto che viaggiava a meno di 80 km/h. Il secondo “Full Course Yellow” è arrivato al momento giusto dandoci un vantaggio enorme. La nostra 919 era in forma, e avremmo voluto un risultato migliore, ma alla fine abbiamo segnato alcuni punti per il campionato.”
Neel Jani (32, Svizzera):
“Oggi avremmo potuto vincere. All’inizio è stato molto difficile, con lotte di posizione dappertutto. Quando un “Full Course Yellow” ci ha portato verso la testa della corsa, la fortuna era dalla nostra parte, poi ha girato. Dopo il contatto durante il sorpasso mi sono trovato fra due Audi e per noi la situazione è diventata difficile. È stato quasi impossibile sorpassarli sul rettilineo. Ho cercato di usare attentamente la potenza, ma non sono riuscito a batterli. Poi è iniziato un vero e proprio torneo di autoscontri. Ma un quarto posto è meglio di niente e va sempre bene guadagnare punti per il campionato.
Marc Lieb (36, Germania):
“Il traffico era davvero difficile oggi, poiché c’è sempre bisogno di un po’ di fortuna in pista quando ti confronti con le vetture più lente. La nostra vettura era in forma. Mi dispiace per la squadra che ha avuto una penalità drive through. Era una di quelle situazioni nel traffico in cui si deve prendere una decisione, che può essere giusta o sbagliata. Mi sono sbagliato quando ho cercato di sfruttare un’apertura che pensavo mi avrebbe lasciato un certo spazio. È un peccato perché abbiamo avuto una buona possibilità di vincere quella gara e mi dispiace anche per i colleghi Porsche della vettura numero 88.”
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