Volkswagen Concept space up!

La “piccola” Volkswagen più grande fin dai tempi del Maggiolino

Anteprima mondiale a Tokyo: space up! – il miracolo dello spazio firmato Volkswagen

New Small Family: space up! – la seconda variante di una nuova vettura globale

Fonte: Volkswagen

30 ottobre 2007. Nel suo viaggio verso il futuro, la “New Small Family” della Volkswagen prende sempre più velocità. A sole sei settimane dall’anteprima mondiale della concept up!, una city car a tre porte, la più grande Casa automobilistica europea presenta al Tokyo Motor Show 2007 il secondo membro della “New Small Family”: la concept space up!.

“L’anteprima mondiale della up! al Salone dell’Auto di Francoforte (IAA) è stata un banco di prova per verificare l’accoglienza che l’Europa avrebbe riservato al concetto di “New Small Family”. E l’esito della prova è stato più che positivo”, spiega Ulrich Hackenberg, che è a capo dello Sviluppo Tecnico, aggiungendo poi: “Con la space up! arriva ora il secondo membro di questa nuova famiglia. Questo piccolo van è la dimostrazione del fatto che è possibile sfruttare ogni millimetro di spazio a disposizione e, al tempo stesso, realizzare un design emozionale.”

Walter de’ Silva, Responsabile del Design del Gruppo Volkswagen, conferma il giudizio di Hackenberg: “Guardando la space up! si capisce che offre piacere di guida garantendo al tempo stesso, a fronte di un piccolo pianale, la massima spaziosità. La nostra “New Small Family” dunque riporta il sorriso sulle strade. La up! e la space up! presentata ora a Tokyo sono unite da una spiccata simpatia. Al tempo stesso, però, risulta già evidente al primo sguardo che, nonostante l’emozionalità, abbiamo rinunciato al superfluo. È così che è nato un design lineare.”

 

Concetto

La space up! è un piccolo miracolo di spaziosità. In soli 3,68 metri di lunghezza e 1,63 di larghezza offre la disponibilità di centimetri di una vettura decisamente più grande. Lo sfruttamento intelligente dei volumi si deve in buona parte alla disposizione del motore: i motori a benzina, Diesel ed elettrici, tutti ecologici, saranno sempre collocati nella parte posteriore della vettura, come succedeva una volta sul Maggiolino e sul Bulli.

Per fare un breve confronto, possiamo dire che la space up! è esattamente 23 centimetri più lunga della up! presentata all’IAA di Francoforte; di conseguenza, è maggiore anche il passo (2,56 metri). In altezza, con i suoi 1,54 metri, questo van ha quattro centimetri in più.

A differenza della up! (che ha tre porte) la space up! ha cinque porte. Anzi, sono addirittura sei. Questa concept car, infatti, non è dotata di un classico portellone posteriore, bensì di una porta posteriore divisa in due, che “racchiude” dai 220 ai 1.005 litri di vano bagagli, quattro posti a sedere dalla massima versatilità e una plancia estremamente innovativa, che consente di attivare numerose funzioni mediante un touchscreen con grafica tridimensionale e sensori di prossimità.

Design

Con la space up! la Volkswagen presenta la seconda variante del modello appartenente alla “New Small Family”. La concept up! presentata all’IAA in Germania e la concept space up! presentata ora in Giappone sono unite da una filosofia comune in termini di design, caratterizzata da forme semplici e lineari. I progettisti hanno volutamente rinunciato a qualsiasi elemento superfluo. Come già per la up!, anche la space up! è caratterizzata da un’armonia completamente nuova tra il layout tecnico da un lato e il design emozionale dall’altro.

Frontale: caratteristiche tipiche della “New Small Family” sono, nella parte anteriore della carrozzeria, i fari inclinati verso l’interno, le prese d’aria orizzontali integrate tra i fari stessi (apertura ridotta per un’aerodinamica migliore), il logo VW sul cofano del vano bagagli (unico dettaglio degli esterni ad essere cromato) e il paraurti dalla superficie liscia. Un ulteriore aspetto importante nel design dei proiettori della space up! è il fatto che arrivano fino ai parafanghi, integrandosi negli stessi e influenzando così la fiancata della vettura.

Silhouette: come il Bulli di un tempo, lateralmente la concept presenta un’ampia superficie vetrata e un montante posteriore vigoroso e dalla forma tipica Volkswagen. Il montante anteriore è stato collocato in posizione molto avanzata. Tra il montante anteriore e quello posteriore si estendono le due porte a “farfalla” con battuta centrale. Sia le porte anteriori sia quelle posteriori si aprono con le maniglie posizionate all’altezza dei montanti centrali.

Aprendosi in direzioni opposte, come sul leggendario bus Samba, ed estendendosi sull’intero spazio compreso tra i vani passaruota, quindi per l’intera lunghezza dei brancardi, consentono di accedere comodamente a tutti e quattro i posti a sedere. Elementi chiave sono i vani passaruota, al di sotto dei quali si nascondono i grandi cerchi da 18 pollici con pneumatici 165/50. Ciò che salta all’occhio in questa parte della vettura sono gli sbalzi anteriore e posteriore molto limitati. Quello anteriore, dal mozzo al rivestimento esterno del paraurti, misura solo 53 centimetri, quello posteriore solo 59 centimetri. In questo modo si sono ottenute proporzioni perfette.

Parte posteriore: inconfondibili sono anche gli elementi di design della parte posteriore. Per esempio il portellone posteriore, che occupa praticamente l’intera superficie al di sopra del paraurti. Analogamente alla più piccola up!, il portellone diviso in due parti da 1/3 e 2/3 è realizzato in materiale trasparente. Al di sotto sono integrate le luci posteriori. Aperto completamente, lascia libera una larghezza di carico di 101 centimetri. Il paraurti ha una struttura uguale a quella del paraurti.

Grazie all’ampia carreggiata, pari a 1,42 metri, la parte più esterna dei cerchi risulta a filo con la carrozzeria. La larghezza della vettura, pari a 1,63 metri, sembra così costituita dagli assi più i pneumatici e i cerchi. Gli unici dettagli che sporgono decisamente oltre la larghezza della vettura sono gli specchietti esterni circolari, uguali a quelli della up!.

Design degli interni

La space up! è una vettura con quattro posti autentici. Il divanetto posteriore è dotato di un dispositivo che consente di trasformarlo in due seggiolini per bambini. Per passare dalla configurazione per adulti a quella per bambini basta rivoltare le superfici del sedile ed estrarre per ogni lato due supporti per le spalle. E il gioco è fatto. Tuttavia, nella versione di serie di questa concept, non saranno solo i bambini a sentirsi comodi. Infatti, i cuscini dei quattro sedili – lato guida, lato passeggero e i due posteriori – sono costituiti da una schiuma di tipo airflow che si adatta automaticamente all’anatomia degli occupanti. Inoltre, la posizione dei sedili è piacevolmente rialzata e quindi estremamente confortevole.

Ad eccezione del sedile lato guida, tutti i sedili possono essere ribaltati e rimossi. Con i sedili “semplicemente” ribaltati si crea una superficie di carico che garantisce un volume fino a 1.005 litri. Con quattro persone a bordo, il volume del vano bagagli fino al bordo del finestrino è pur sempre di 220 litri. Poiché il motore della space up! si trova nella parte posteriore della vettura, è possibile caricare oggetti dalla lunghezza massima di 2,80 metri sfruttando l’apposita apertura di carico del vano bagagli anteriore. Da ricordare: la space up! è lunga solo 3,68 metri, quindi 15 centimetri più corta della Fox, che attualmente è il modello Volkswagen più compatto.

Comandi intuitivi

Essendo stata concepita come modulo comune a tutti i modelli della “New Small Family”, la plancia è stata ripresa completamente, salvo piccole modifiche, dalla concept up! presentata a Francoforte. È una plancia che avrà un grande futuro. Nel dettaglio, la space up! è dotata di due display centrali: sul monitor da 8 pollici vengono visualizzate varie informazioni, come la velocità, il livello del carburante, l’autonomia e le emissioni istantanee di CO2.

Il monitor da 7 pollici in mezzo agli strumenti mostra invece l’aspetto e il funzionamento dei futuri sistemi di interfaccia uomo-macchina. Da qui si comandano tutte le funzioni possibili e immaginabili mediante un touchscreen che, grazie ai sensori di prossimità, reagisce a determinati movimenti delle mani.

La configurazione del menù è stata riorganizzata, in modo tale da consentirne l’uso anche a chi non è laureato in informatica. I progettisti hanno separato volutamente il livello di “visualizzazione” da quello dei “comandi”.

Sulla barra dei comandi sempre visualizzata ci sono le funzioni base, come la regolazione del climatizzatore e del volume dell’autoradio. Le ulteriori sottofunzioni del sistema – navigatore, telefono, radio, immagini, film, ecc. – sono state inserite in una sorta di “giostra” virtuale costituita dalle icone delle diverse funzioni del sistema (telefono, navigatore, ecc.). Agendo sul video, è possibile far ruotare le icone per effettuare poi la scelta.

Questo tipo di comando, oltre a essere visivamente spettacolare, è anche molto chiaro. Se nel menù principale appare la funzione desiderata, come ad esempio il telefono, grazie ai sensori di prossimità basta portare la mano verso il display per entrare nel menù del telefono.

Come già per la up!, anche per la space up! il nuovo tipo di comando è divertente, facilmente comprensibile e molto sicuro. Proprio questo è tipico della Volkswagen. Verso la fine di questo decennio i primi Clienti Volkswagen potranno godere di questa nuova generazione di comandi intuitivi a bordo della “New Small Family”. Lo sviluppo dei modelli di serie è già iniziato…

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