Italiani e la coscienza ecologica: l’auto “green” è ibrida

Fonte: automobile.it

 

Milano, Italia. 28 Maggio 2015. Non si fa che parlare di eco-sostenibilità, argomento “caldo” per molti automobilisti, per ragioni sia pragmatiche sia morali. Gli incentivi statali all’acquisto di auto green, il costo dei carburanti tradizionali, la possibilità di ignorare le restrizioni di circolazione nei centri cittadini: queste sono le motivazioni pratiche che spingono sempre più italiani a prendere in considerazione l’acquisto di auto ibride o elettriche. A ciò si unisce il consolidarsi di una coscienza ecologica comune, il desiderio di ridurre i consumi e le emissioni, per il bene dell’ambiente (e del portafogli).

Alimentazione tradizionale, ibrida o elettrica: qual è l’auto del futuro? È ciò che vuole svelare la ricerca, commissionata dal portale automobile.it all’Istituto di Ricerca GfK Eurisko, che ha come oggetto proprio l’eco-sostenibilità alla guida: il campione intervistato è di 265 possessori di auto, di tutta Italia, eterogenei per sesso, età e professione.

Ibrido ed elettrico sono le due scelte più green secondo gli intervistati, e per ragioni ambientali – a cui le donne sono più sensibili – e per motivi di contenimento dei costi – argomento di grande interesse per gli uomini.

Il libero transito nelle ZTL attira soprattutto gli abitanti del Nord-Ovest, così come il desiderio di ridurre l’inquinamento acustico, prerogativa anche degli over 65.

Cosa frena gli italiani dall’acquisto di un veicolo eco-sostenibile? Il costo maggiore, che “spaventa” soprattutto le donne, e, per quanto riguarda in particolare l’auto elettrica, la durata/ricarica della batteria.

Innanzitutto, quale sarebbe il “carburante del futuro”?

Per il 29% del campione, sarebbe l’ibrido, ovvero una soluzione combinata che preveda motore elettrico e a benzina; questa percentuale sale al 37% al Nord-Ovest. Rimane forte anche la benzina (19%), al secondo posto, seguita dall’alimentazione esclusivamente elettrica(14%, con un picco del 20% al Sud), a pari merito con diesel, e poi il metano con il 13%. In coda GPL al 6% e idrogeno, alimentazione alternativa apprezzata soprattutto al Centro Italia (6%). L’età del guidatore è una discriminante nella scelta: se i neopatentati tra i 18 e il 24 anni scelgono soprattutto il metano (35%), gli over-65 sono orientati all’elettrico (31%).

Il 30% degli intervistati totali è favorevole all’acquisto di un veicolo ibrido. Ma perché comprare un’ibrida?

La tutela ambientale entra in gioco come risposta di maggioranza: il 65% lo farebbe proprio per ridurre le emissioni di CO2, dato che sale addirittura all’81% al Nord-Est. Più green le donne, poiché ben il 72% sostiene che il taglio sulle emissioni è il maggiore vantaggio dell’ibrido, mentre gli uomini prediligono le motivazioni più “funzionali”: il grosso taglio sulla spesa per il carburante è fondamentale per il 55% del campione maschile. Il libero transito nelle ZTL fa gola soprattutto al Nord-Ovest (43%), ovviamente in particolar modo nelle aree metropolitane (44%).

Ben il 70% degli intervistati, complessivamente, spenderebbe di più, pur di avere un’auto dalla forte coscienza ecologica. Il 35% arriverebbe a pagare il 5% in più, il 33% si spingerebbe al 10% in più di una normale auto a benzina, il 2% persino il 20% in più. I più coscienziosi sono gli abitanti del Nord-Est: il 4% arriverebbe a spendere oltre il 20% in più, pur di avere un veicolo ibrido.

L’auto elettrica, invece, viene apprezzata per altre ragioni: il 57% l’acquisterebbe pur di ridurre l’inquinamento acustico, soprattutto se persone agées (72%) e nelle grandi città del Nord, dove il dato sale al 67%. Tra i maggiori handicap di una vettura elettrica ci sono le problematiche legate alla batteria: durata limitata (lo annovera come svantaggio il 40% del totale), scarsità di punti di ricarica (33%) e tempo necessario alla ricarica (26%). Il costo troppo elevato del veicolo elettrico è citato dal 40% degli intervistati, soprattutto dalle donne (57%) e nella fascia d’età tra i 55 e i 64 anni (71%). Al Sud, invece, il 38% lamenta una troppo limitata scelta di marche e modelli. Paradossalmente, uno dei maggiori plus dell’auto elettrica, la sua silenziosità, è percepito come uno svantaggio: sarebbe considerato un pericolo per l’incolumità dei pedoni in strada dal 5% del totale, con un picco tra gli uomini (7,5%), tra i 25 e i 34 anni (14%) e più al Sud (11%) rispetto al Nord (4%).

A quanto emerge dal sondaggio, tra ibrido ed elettrico, quindi, nella “battaglia” per il titolo di “alimentazione alternativa del futuro”, è l’ibrido a trionfare, per ragioni ambientali, economiche e pratiche.

Anche il car sharing comincia a strizzare l’occhio all’elettrico con servizi dedicati (le Equomobili) in arrivo sul mercato tra pochi giorni a Milano. Il futuro del green è decisamente “elettrizzante”.

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