Un terzo dei produttori cinesi di batterie al litio chiuderanno entro l’anno

Batterie

Al Forum dell’Associazione Produttori Batterie al Litio, che si è svolto in questi giorni nella provincia cinese di Qinghai sotto l’egida del Ministero dell’Industria cinese, sono state fatte importanti valutazioni sull’andamento del mercato interno ed internazionale delle batterie al litio.

La prima notizia riguarda il numero di fabbricanti che da oltre 150, si è ora ridotto a circa 100 aziende, questo nonostante il mercato sia in forte espansione soprattutto per la proliferazione dei veicoli elettrici nel mercato interno.

BatterieI dati evidenziano una dicotomia  che mostra come da un lato esista una scarsa disponibilità delle batterie ad alta densità di energia, ora richieste dal governo cinese per poter erogare i contributi sui veicoli elettrici venduti in Cina, dall’altro canto assistiamo ad una sovrapproduzione di batterie a basso contenuto energetico che diventano ora molto problematiche per essere assorbite dal mercato.

La capacità totale di produzione di batterie al litio a metà 2018 ha raggiunto i 200GWh, ma la reale utilizzazione degli impianti è solo del 40% proprio perché la maggioranza dei produttori è ancora fermo alla vecchia tecnologia delle celle litio ferrite polifosfati (LFP) che è ormai stata scartata per l’uso nei veicoli di tutti i tipi.

Questa situazione ha portato ad una polarizzazione del mercato, in cui i primi  10 produttori con tecnologie d’avanguardia come le celle al litio NCM hanno in mano l’80% delle vendite sul mercato interno, mentre agli altri 90 produttori resta da spartirsi un magro 20% e la possibilità di trovare clienti all’estero in un mercato sempre più competitivo per la caduta dei prezzi dovuta alla sovrapproduzione.

Questa situazione porta i relatori  del convegno ad affermare che un ulteriore terzo degli attuali 100 produttori potrebbe chiudere entro la fine del 2018.

BatterieÈ di questi giorni la notizia della chiusura di una delle maggiori aziende del settore, la Optimum Nano di Shenzhen, che ha avuto seri problemi finanziari dovuti al crollo dei prezzi delle celle LFP da loro prodotte.

Solo chi avrà solide basi finanziarie e sarà in grado di elevare le prestazioni e la qualità delle sue batterie al litio rimarrà sul mercato, che presumibilmente si ridurrà ad una decina di aziende in grado di poter competere a livello globale con i grandi produttori coreani e giapponesi.

In particolare due aziende sono veramente all’avanguardia: la CATL e la BYD che da sole occuperanno il 71% del mercato interno delle batterie al litio a fine 2018 e che già hanno stipulato contratti di fornitura non solo con produttori cinesi ma anche europei come BMW e Mercedes Benz.

#Marco Loglio #TheEMNTeam – 1° Luglio 2018

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