
Oggi martedì 9 settembre iniziano i tre giorni di prove previsti nel circuito spagnolo di Monteblanco con la Gen4 di Formula E, e dove si prenderanno importanti decisioni.
Secondo le informazioni in possesso della redazione di Electric Motor News, nella giornata odierna (martedì) verranno provate le gomme slick della Bridgestone, ovviamente con la presenza dei responsabili dell’aziende giapponese di pneumatici che – sempre secondo le nostre fonti – avrebbe già deciso che mescola usare per la prima stagione della nuova macchina, ovvero la 13esima di Formula E del 2026-2027.
Di conseguenza, questo sarebbe il test definitivo per quanto riguarda le gomme slick.
Problematiche diverse invece per le sessioni di prova che si svolgeranno mercoledì 10 e giovedì 11 settembre; quando sarà il turno delle gomme rain, approfittando della possibilità che offre il circuito di Monteblanco di bagnare la pista.
In questo modo si proverebbero gli penumatici Bridgestone da impiegare nel caso di asfalto bagnato; che secondo quello sentito dall’Orecchio Lungo di Electric Motor News, sarebbero equivalenti a delle gomme intermedie utilizzate in Formula 1.

Dalle nostre informazioni, il battistrada di queste gomme sarebbe simmetrico e le scanalature partirebbero da un’ipotetica riga centrale della gomma per svilupparsi in una lieve curva verso i due lati, la costruzione degli pneumatici sarebbe simile a quelle degli pneumatici di uso stradale e sarebbero quello che in termini tecnici si chiamano “direzionali”, ovvero che vanno montati a destra o sinistra rispettando il senso di marcia della gomma.
Altre notizie che possiamo dare è che gli pneumatici Bridgestone per la Formula E verrebbero costruiti in Italia e in Giappone e distribuiti a seconda delle necessità logistiche e ovviamente della location delle gare del campionato.
Ovviamente nelle prove verranno coinvolti tutti i responsabili della vettura, quindi tutte le aziende che lavorano sotto l’ombrello della Spark, all’azienda italiana Podium incaricata delle batterie e ovviamente Bridgestone.
Altro elemento da mettere a punto in queste prove sono i due musi previsti nel tender originale. Uno di questi musi è previsto per i circuiti ad alta velocità e l’altro per circuiti più lenti. Da quello che siamo riusciti a sapere, quello adatto alle alte velocità è più aperto con degli interessanti studi aerodinamici; mentre l’altro è più chiuso in modo di dare più carico sull’anteriore … e a qualcuno è scappato la dicitura “non molto diverso da quello della Gen2”.

Noi abbiamo recuperato una vecchia foto ufficiale di Formula E scattata al momento della presentazione della Gen3 e siamo curiosi di sapere se “recupereranno” il muso originalmente presentato ma che poi non è stato mai utilizzato.
Nelle conversazioni che abbiamo avuto con i nostri interlocutori, ci è stato detto che nelle diverse fasi di sviluppo dei musetti sono state aggiunte alcune superfici alari per ottimizzare i carichi sull’anteriore.
Il prossimo test dopo di questi tre giorni, dovrebbe essere tra un mese sempre a Monteblanco e in quell’occasione dovrebbero essere consegnate le prime 5 vetture a 5 team, che secondo quello sentito dall’Orecchio Lungo di Electric Motor News sarebbero Penske, Mahindra, Porsche, Andretti e Jaguar.
Secondo le nostre fonti, complessivamente tutti i test hanno filato liscio e senza grandi problemi finora, contrariamente a quello che è successo con la vettura della Gen3 che non è nata sotto una buona stella ed ha avuto bisogno di molte modifiche in corso d’opera. Secondo quello che sappiamo, questa macchina Gen4 nei diversi test realizzati ha avuto solo due problemi risolti nel giro di una mezza giornata, una volta con il variatore e l’altra volta con le batterie… entrambi risolti nel giro di poche ore e definiti problemi di gioventù.
#MarceloPadin #theEMNteam
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