
Quando James Rossiter è sceso dalla Gen4 di Formula E e si è complimentato con il team di Spark, Podium e Bridgestone; ha sancito il successo delle prove della Gen4.
Secondo l’Orecchio Lungo di Electric Motor News, tutta la settimana di prova si sarebbe svolta senza intoppi tranne una mezza giornata con problemi nella scatola dello sterzo, che sarebbe stata definita come un “problema di gioventù” … più che logico trattandosi di una vettura da corsa completamente nuova che poco ha a che fare con quella impiegata attualmente.
Riguardo il programma originale, sarebbero state cancellate le prove sul bagnato per concentrarsi sui compound definitivi da usare, che secondo indiscrezioni sarebbe identico a quello utilizzato in alcune formule minori che corrono negli Stati Uniti.
I test si sarebbero svolti sulla base di due simulazioni di gara al giorno, senza stop e con delle risposte esaurienti riguardo i diversi particolari sotto test.
L’importanza di questi test è stata immensa al punto che nella giornata finale del venerdì 12 settembre sarebbero stati presenti Alejandro Agag e Alberto Longo (fondatore e co-fondatore di Formula E), che avrebbero appreso personalmente le considerazioni di Rossiter dopo la settimana di prove di successo.
Ora il programma prevederebbe un rientro della vettura in galleria del vento a Varano de’ Melegari, alla sede di Dallara, per ulteriori prove dei profili alari e non si escluderebbe anche qualche giorno di prove sul circuito di Varano.
A novembre sarebbe prevista la consegna delle prime cinque vetture che sarebbero destinate a Penske, Mahindra, Porsche, Nissan e Jaguar; che potrebbero già iniziare a installare il proprio powertrain per iniziare il processo di “svezzamento”.
Gli pneumatici Bridgestone sarebbero sempre da 18”, ma secondo le indiscrezioni circa 4 cm più larghi quelli del treno anteriore e circa 3 cm più larghi quelli posteriori. Queste gomme manterrebbero i sensori interni collegati in tempo reale con la FIA per i rispettivi controlli di regolamento e di sicurezza.
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