Dalla Slovenia, Pipistrel scrive la storia dell’aviazione moderna, con il primo aeroplano elettrico omologato

Pipistrel Velis

L’European Union Aviation Safety Agency (EASA) ha rilasciato alla slovena Pipistrel il primo certificato di tipo (Type Certificate) mondiale per un aereo elettrico.

La notizia arriva da Colonia, in Germania, sede di EASA, l’European Union Aviation Safety Agency.

Il biposto Velis è stato certificato per operare il volo a vista diurno ed è il risultato di dodici anni di sperimentazione e prove.

Il motore raffreddato a liquido, eroga 57,6 kW ed è alimentato da sistema da 345 VDC. Le batterie, connesse in parallelo, hanno una capacità di 24,8 kWh e si ricaricano un un connetore SAE AE-7D; i fattori di resistenza hanno consentito di superare i requisiti EASA di resistenza al fuoco e alle operazioni di volo in climi estremi. Sia il motore che le batterie sono state sviluppate dalla stessa Pipistrel.

Il livello di emissioni foniche del Velis non supera i 60 dBa, caratteristica che lo pone al vertice dei parametri di riferimento per operare in aree fortemente urbanizzate o con limitazioni ambientali.

L’utilizzo tipico sarà presso le scuole di volo e le autorità dell’aviazione civile francese e svizzera hanno già manifestato la loro apertura verso questo tipo d’impiego, tanto è vero che l’Ufficio Federale per l’Aviazione Civile (UFAC) ha già autorizzato l’avvio del primo corso di abilitazione per tipo (Type Rating) ad una scuola di volo elvetica.

Patrick Ky, direttore esecutivo dell’EASA, ha dichiarato:

Questo è il primo aereo elettrico che EASA ha certificato, ma non sarà certo l’ultimo, considerato che l’industria aeronautica sviluppa continuamente nuove tecnologie per ridurre rumore ed emissioni e per incrementare la sostenibilità dell’aviazione.

Pipistrel è impegnata anche nel progetto UNIFIER19, finanziato dall’UE per sviluppare un velivolo da 19 posti ad emissioni prossime allo zero che possa collegare, attraverso voli a domanda, i piccoli aeroporti ubicati in aree geografiche non servite dai voli di linea o da altri mezzi di trasporto veloci. Nel progetto si prevede l’impiego di tecnologie legate all’idrogeno, nel cui sviluppo è impegnato un team del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano, assieme all’Università Tecnologica di Delft (Paesi Bassi) e all’Università di Maribor (Slovenia).

Si seguito potete vedere il video

#Luca Paolo Salvatori #TheEMNteam

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.