
Seat ha pubblicato una guida per sfruttare al massimo le infinite possibilità di Seat Leon e-Hybrid nella vita quotidiana, con le diverse modalità di guida consigliate in base al tipo di tragitto da compiere.
Le auto ibride plug-in si sono convertite in una delle opzioni più quotate dai clienti alla ricerca di una mobilità sostenibile. Nei primi tre mesi del 2020, le vendite in Europa sono aumentate del 133,9%, secondo quanto riporta ACEA (Associazione Europea d Produttori di Auto) (TBC dato Italia).
Le ragioni: la loro 0 label (con un’autonomia elettrica superiore a 40 km), un prezzo interessante e la versatilità che deriva dall’avere due propulsori differenti.
1.Tragitti quotidiani fino a 60 km: e-Mode. Di default, le vetture ibride si attivano in modalità elettrica, mantenendola fino al termine della batteria. A questo punto, senza che il conducente debba selezionare alcuna opzione di guida, viene attivato il motore a combustione. Questo stesso passaggio viene effettuato nel caso si necessiti maggiore potenza, o al superamento di una determinata velocità.
Nel caso di Leon e-Hybrid, si può guidare in modalità elettrica fino ai 130 km/h – spiega Gerhard Lux, Responsabile Sviluppo Propulsioni Ibride ed Elettriche di Seat. Questa modalità di guida è ottimale per percorrenze giornaliere di circa 50-60 km, sia in zone urbane, sia in autostrada. In questo modo, l’auto viaggia sempre in modalità totalmente elettrica.
2.Oltre 60 km in programma: Hybrid-Mode auto. In caso di tragitti misti e superiori alla capacità totale della batteria, la modalità ibrida compie pienamente la propria funzione. In questo caso, il propulsore elettrico non viene attivato di default, ed è consigliabile attenersi a un percorso riportato sul navigatore, perché l’auto possa realizzare autonomamente le proprie stime.
Grazie alla modalità Hybrid-Mode Auto, l’auto si avvale del navigatore per gestire l’utilizzo della batteria. Verrà data così priorità alla modalità elettrica nei tratti urbani, tenendola come seconda scelta nei tratti autostradali – prosegue Lux. Per gli itinerari più complessi e con fermate intermedie, la funzione Intelligent Hybrid si occupa di gestire i due sistemi per ottimizzare la carica.
3.Viaggi “all’avventura”: Hybrid-Mode manuale. La vita non sempre si può pianificare e a volte capita di non sapere in anticipo che tragitto si farà in auto. Per esempio, quando per lavoro i tragitti prendono forma in base a come si sviluppa la giornata, o nel caso di un viaggio “all’avventura”. In questi casi, Leon e-Hybrid offre varie possibilità tra cui scegliere.
Abbiamo tre opzioni tra cui scegliere: far sì che il livello di carica si mantenga stabile, impostare una soglia minima di batteria residua, per averla ancora a disposizione quando serve e, in ultimo, aumentare il livello di carica – commenta Lux.
Radiografia di un’auto ibrida plug-in
Per capire come massimizzare la resa di un’auto ibrida plug-in, è importante conoscerne il funzionamento dall’interno. Un’auto PHEV presenta tutti i componenti dei modelli a combustione e di un modello elettrico. Ha due motori, uno termico che si alimenta con il serbatoio del carburante e uno elettrico che funziona grazie alla batteria, ricaricate per mezzo della frenata e della presa di corrente.
I due motori possono funzionare sia distintamente, sia al contempo se è necessaria maggiore potenza. Nel caso di Leon e-Hybrid, la combinazione dei due motori genera una potenza totale di 204 CV – spiega il Responsabile Sviluppo Propulsioni Ibride ed Elettriche di Seat.
I numeri di Leon e-Hybrid
115 CV (85 kW) Propulsore elettrico
12,8 kWh Batteria
Fino a 64 km Autonomia in modalità elettrica secondo il ciclo WLTP (NEDC: 72 km)
150 CV (110 kW) Propulsore TSI a benzina
40 litri Deposito di carburante
204 CV Potenza totale combinata
Fonte: Seat Italia
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