
Oliver Rowland conferma il suo stato di grazia e anche quello del team Nissan e vince Gara 2 del Jeddah E-Prix di Formula E.

Questa volta la strategia è stata perfetta, non ci sono stati problemi di mancanza di energia anche se come lo stesso pilota ha detto in conferenza stampa… ogni tanto arrivavano questi flashback con diversi ricordi di passate gare a Misano e a Portland.
Nell’articolo di ieri di Gara 1 del Jeddah E-Prix abbiamo detto che Taylor Barnard, nonostante essere giovanissimo, è già un brutto cliente per chiunque e in questa Gara 2 l’ha dimostrato, altrimenti chiedete a Jake Hughes che nonostante avere un residuo di Attack Mode è riuscito ad avvicinarsi ma Barnard si è difeso con le unghie e con i denti, riuscendo a tagliare il traguardo davanti al suo connazionale della Maserati MSG.
Podio tutto inglese, due dei quali praticamente “di famiglia”, considerando che Taylor Barnard ha corso nel campionato inglese di Go-Kart seguito dall’Academy di Oliver Rowland, che poi ha fatto da ponte per far continuare il giovane pilota a correre in Go-Kart ma a livello europeo.

Molto bello il gesto di Taylor Barnard, quello di dire queste cose davanti a tutti in conferenza stampa, dimostrando la gratitudine al suo maestro che questa volta era nell’alto del podio.
La gara è stata una tipica gara di plotone dove nessuno voleva fare da apripista per evitare di consumare troppo, ma allo stesso tempo questo tipo di gare comportano molti problemi di contatti tra le auto che a volte finiscono male.
Lo può testimoniare il vincitore di Gara 1 Maximilian Günther che in un contatto ha rotto una sospensione, dovendo ritirarsi; così come altri due protagonisti importanti quali Antonio Felix Da Costa e Mitch Evans.
Ora dopo uno stop di quasi due mesi, il Campionato Mondiale di Formula E continuerà a Miami dove si corre il round 5 della stagione, in una terra che vedrà il ritorno della Formula E dopo la gara del 2015 con Nico Prost come vincitore.

Oliver Rowland, n. 22 del Nissan Formula E Team, ha dichiarato:
È stato fantastico: la chiave era ovviamente all’inizio. Era praticamente lo scenario perfetto. Ho avuto un piccolo contatto con Guenther alla chicane, è diventato davvero aggressivo all’interno e sono rimasto bloccato su di lui. Quello è il punto in cui sono andato in testa: essendo terzi o quarti, gli altri iniziano a diventare aggressivi, quindi mi sono tirato fuori dai guai, sono andato in testa e da lì ho guidato. Sto solo cercando di concentrarmi gara per gara, di fare del mio meglio e di segnare punti.
Jake Hughes, n. 55, Maserati MSG Racing, ha dichiarato:
Mi è sembrato di essere un po’ al limite, ma sono super contento di oggi. Dopo aver sbagliato la FP3, essere entrato nei Duelli per la Semifinale e poi essere tornato a casa con un podio per la squadra, non potevo davvero chiedere di più. “Abbiamo fatto davvero bene con l’Attack Mode, abbiamo usato l’energia quando era necessario e l’esecuzione è stata fantastica.
Taylor Barnard, n. 5 del team NEOM McLaren Formula E, ha dichiarato:
Non mi aspettavo un podio quando ho iniziato questo weekend, quindi non potrei essere più felice di partire con punti importanti per la squadra. Penso di aver faticato un po’ nei primi cinque giri, ma sono molto contento dei due podi. A volte devi essere particolarmente aggressivo, ma dovevamo anche mantenere il podio e assicurarci la P2, e ci siamo riusciti.
Nei seguenti link potete leggere e/o scaricare la classifica finale ufficiale, le posizioni del campionato piloti, quelle del campionato team e le posizioni del campionato costruttori. (PDF)
- Doc 110 – Final Classification Race
- Doc 111 – Final Championship – Teams
- Doc 112 – Final Championship – Manufacturers
- Doc 113 – Final Championship – Drivers
#MarceloPadin #theEMNteam
Foto: Cortesia Formula E
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