Renault Elektro Campus, la nonna della Formula E è classe 1993

Renault Elektro Campus

Tra poche ore la Formula E torna in pista e iniziamo la settimana con un ricordo della vera nonna della Formula E, chiamata Renault Elektro Campus.

Renault Elektro CampusNel numero 10 del secondo anno di vita della rivista Auto Elettrica (luglio-agosto 1993), abbiamo pubblicato i dettagli di quest’iniziativa di costruire una monoposto a trazione elettrica nel contesto del programma Elegié (Electric Vehicle Globally Innovative for Environment), promosso e coordinato da Renault, un nome che abbiamo rivisto dall’inizio della Formula E ma che non è l’unico, come vedrete nelle prossime righe.

La monoposto Renault Elektro Campus è stata presentata nel Gran Premio di Monaco di Formula 1 del 1993, inserita come abbiamo detto nel programma Elegié dedicato ai veicoli elettrici di seconda generazione, che all’epoca era la definizione utilizzata per i veicoli espressamente costruiti per ospitare la trazione elettrica, dotati di un insieme di componenti e di un livello di integrazione ottimizzati.

La vettura fu realizzata da Renault in collaborazione con Siemens per la parte elettrica ed elettronica, Fior Concept per la struttura e Fiamm per le batterie.

Renault Elektro CampusIl motore era un Siemens 1PV5 asincrono a comando vettoriale, con raffreddamento ad acqua che esprimeva una potenza massima di 50 kW a 4000 giri con una coppia massima costante di 12,7 kgm da 0 a 3750 giri.

Renault aveva equipaggiato la monoposto con il cambio NG3 a 5 rapporti, gli pneumatici erano Michelin (altra parentela conosciuta) e le batterie erano Fiamm Ecoforce VR400 del tipo ermetico al piombo ad elettrolita assorbita.

Renault Elektro CampusNei dati ufficiali diramati all’epoca veniva dichiarato che gli accumulatori erano in grado di garantire alla Elektro Campus un’autonomia di 250 km… alla velocità di 40 km/h!!!

In un passaggio dell’articolo della rivista Auto Elettrica del 1993 si legge testualmente:

Le prestazioni della vettura rappresentano un’idea e un impegno concreto nel quale una casa automobilistica, un gruppo del settore elettrico e un produttore di accumulatori di alto livello uniscono i loro sforzi per lo sviluppo dell’auto elettrica mediante l’istituzione di una formula sportiva che farà da motore trainante per la ricerca e sperimentazione.

Tra le aziende partner del progetto, oltre le già menzionate Renault, Siemens e Fiamm, c’erano EDF (Electricité de France) per le infrastrutture di ricarica e ABB, un altro partner attuale della Formula E ma che allora veniva segnalato come partner nel settore dello sviluppo delle batterie allo sodio zolfo.

In poche parole… parte del nucleo familiare della Formula E c’era già…

I dati tecnici della vettura

Renault Elektro Campus
La copertina della rivista Auto Elettrica del 1993 dove è stata pubblicata la notizia della Renault Elektro Campus

Motore

Tipo: Siemens 1 PV 5 asincrono a comando vettoriale

Raffreddamento: scambiatore aria-acqua

Tensione: 240 Volt

Potenza massima: 50 kW a 4000 giri/min

Sospensioni

Tipo: monoammortizzatori

Trasmissione

Cambio Renault NG3 a 5 marce manuali

Dimensioni

Lunghezza: 3695 mm

Larghezza: 1650 mm

Passo: 2350 mm

Carreggiata anteriore: 1380 mm

Carreggiata posteriore: 1450 mm

Peso a vuoto: 740 kg con 2340 kg di batterie

Prestazioni

Velocità massima: 170 km/h

Autonomia: (a 40 km/h) 250 km

da 0 a 400m 18 sec.

da 0 a 1000m 33 sec

da 0 a 50 km/h 3,8 sec

da 0 a 100 km/h 11 sec

Batterie

Fiamm VR 400 Ecoforce 50 Ah, piombo acido ad elettrolita assorbita, tensione 12 Volt.

Fonte: rivista Auto Elettrica – 1993

#MarceloPadin #theEMNteam

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