Il Pit Boost rende l’atmosfera elettrica a Jeddah

Il Pit Boost rende l’atmosfera elettrica a Jeddah

Qualcuno ci ha detto  che il Pit Boost, ovvero il pit stop per la ricarica, non lo fa dormire di notte e abbiamo capito il motivo nei pits di Jeddah.

L’Orecchio Lungo di Electric Motor News ha sentito che nelle ultime prove fatte nella giornata di venerdì, più di un caricabatteria non ha funzionato a dovere.

Il Pit Boost rende l’atmosfera elettrica a JeddahOvviamente questo è un motivo di grande preoccupazione per i team, che rischiano di buttare alle ortiche una gara o un buon piazzamento per l’eventuale malfunzionamento  di qualcosa che è uguale per tutti e che bisogna usare per regolamento.

Sempre il nostro Orecchio, oramai una personalità persino negli angoli più nascosti del paddock e della pit lane della Formula E, ha anche saputo che tra venerdì e sabato ci sono state mille riunioni della direzione gara e anche di altri attori coinvolti…

L’aria che si respira nel paddock prima della partenza di gara 1 è  di sicuro un’atmosfera elettrica… e non certamente colpa della trazione delle monoposto di Formula E.

Il Pit Boost rende l’atmosfera elettrica a JeddahIl regolamento segnala che se un caricatore non dovesse funzionare nella postazione del garage del pilota, bisogna ritornare in pista, fare un ulteriore giro e fermarsi nella postazione della FIA, dove ci sono due caricabatterie pronti all’uso.

E’ ovvio che in questo modo si perde moltissimo tempo.

L’Orecchio ha anche sentito che se un pilota vede un incidente e prevede l’uscita di Safety Car o bandiera rossa e se fosse nel range per fermarsi a caricare, potrebbe farlo perché la corsia box non sarebbe chiusa, guadagnando in questo modo moltissimo tempo.

E’ ovvio – come in tanti altri casi delle corse automobilistiche – che la fortuna, l’opportunità e la visione globale della situazione possono essere determinanti per il risultato di una gara.

Ovviamente questa non sarà l’eccezione… e di sicuro non sarà una gara noiosa…

#OrecchioLungo #theEMNteam

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