Storia. Esposta al Museo di Torino la Citroën C-Airdream del 2002 che anticipava alcune tecnologie attuali

Citroën C-Airdream è stata esposta al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino nel contesto della mostra “Il Progetto raccontato – La mostra dei 40 anni”.

Il museo di Torino ospita la mostra fino al 10 novembre, un vero e proprio viaggio nel tempo negli ultimi quattro decenni, attraverso i cambiamenti che hanno caratterizzato profondamente il mondo del car design.

Venti le concept car esposte, tra le più significative della loro epoca. Tra esse, la Citroën C-Airdream, star del Salone di Parigi del 2002.

Con la mostra “Il Progetto raccontato – La mostra dei 40 anni”, la rivista Auto&Design festeggia i suoi quarant’anni di attività.

Citroën C-Airdream è stata la star del Salone di Parigi del 2002. Bassa, larga, con ampia superficie vetrata, cofano lungo, coda spiovente, Cx di appena 0,28. Con le linee di una coupé sportiva, C-Airdream esprimeva tutta l’innovazione e l’audacia di Citroën in termini di design e di contenuti tecnologici.

Come nella tradizione Citroën, C-Airdream proponeva soluzioni tecnologiche che in seguito avrebbero trovato applicazione nel mondo dell’automotive, come il posto di guida a comandi elettronici (by wire), servosterzo a demoltiplicazione variabile, frenatura elettronica e impianto di supervisione elettronico integrato.

Ciò che colpisce i visitatori di “Il Progetto raccontato – La mostra dei 40 anni” è soprattutto lo stile originale di Citroën C-Airdream, che esplora nuove soluzioni proiettate verso il futuro, tenendo sempre ben presente il patrimonio del passato. Non a caso questa concept car del 2002 richiama alla memoria le tipiche berline due volumi francesi del passato, quali la SM e la CX.

Il corpo vettura ha una linea molto fluida, aerodinamica, scolpita: il frontale è un’affermazione dell’identità Citroën con un grande “double chevron” da cui traggono origine le doppie lame orizzontali che accentuano la larghezza dell’anteriore. Sopra ai grandi fari dotati di parabole orientabili, inizia il movimento della linea di cintura che segna tutta la vettura, crescendo in corrispondenza della coda rastremata.

L’atmosfera all’interno dell’abitacolo della Citroën C-Airdream è affidata in gran parte all’illuminazione, sia naturale, grazie al tetto in cristallo, sia artificiale, per effetto di un sistema installato sotto la plancia, i sedili e i pannelli laterali. La luce interna può, inoltre, assumere colorazioni diverse e creare ambienti più caldi o più dinamici, a seconda delle situazioni di viaggio o delle preferenze degli occupanti.

I sedili a corolla ricordano le poltrone del celebre architetto Le Corbusier. Il tema della corolla ricorre anche nel volante, reinterpretazione del caratteristico monorazza Citroën, pieno nel semicerchio inferiore e vuoto al centro per consentire una lettura agevole del tachimetro a scala verticale. Particolare attenzione è stata riservata alla scelta dei materiali per gli interni.

“Il Progetto raccontato – La mostra dei 40 anni” è anche l’occasione per ricordare i 100 anni di Citroën attraverso la firma “Origins since 1919” che compare sul pannello accanto ai disegni preparatori della C-Airdream che evidenzia come il futuro del Marchio sia saldamente agganciato ai valori del passato. “Origins since 1919” è anche la firma che caratterizza la gamma “Origins”, un’edizione esclusiva e trasversale che riguarda diversi modelli, creata per celebrare il centenario della Marca e caratterizzata da un’identità comune, sobria, elegante e dalla forte personalità, con uno stile omogeneo di colori e materiali, e dettagli specifici di color bronzo, che richiamano gli ingranaggi a forma di cuspide (chevron). Ogni modello propone, inoltre, equipaggiamenti al passo con i tempi, ispirati all’utilizzo dei clienti.

Fonte: Citroën Italia

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