Mazda: elettriche senza rinunciare alla combustione

Mazda

Prepararsi al futuro senza trascurare il presente. È questa la filosofia energetica di Mazda, che non intende rinunciare allo sviluppo dei motori a combustione, anche se introdurrà entro il 2020 propulsori elettrici e tecnologia ibrida leggera (microibrido), e nel 2021 il suo primo veicolo ibrido plug-in.

MazdaUna strategia che poggia su una attenta riflessione. Finché la crescente quantità di energia proveniente da fonti rinnovabili non sostituirà l’elettricità prodotta da fonti più inquinanti come la lignite, ragiona Mazda, la propulsione elettrica non si può considerare soddisfacente per poter ridurre drasticamente le emissioni di gas a effetto serra nell’aria.

Considerando invece che il motore a combustione interna contribuirà ancora per molti anni ad alimentare la maggior parte dei veicoli, Mazda si sta concentrando su come massimizzarne l’efficienza. Secondo la Casa giapponese, ci sono infatti ancora ampi margini per un’ulteriore evoluzione del motore a combustione interna, che ha quindi il potenziale per contribuire in modo sostanziale alla conservazione del nostro ambiente globale, eguagliando, e magari migliorando, le emissioni effettive dei veicoli elettrici.

MazdaDato che attualmente i due terzi dell’elettricità è prodotta utilizzando combustibili fossili, Mazda ritiene che le norme secondo cui le emissioni di un veicolo elettrico siano pari a zero, non sono attinenti alla realtà. Anziché considerare solo le emissioni “dal serbatoio alla ruota”, ovvero le emissioni durante l’impiego, Mazda si basa su quelle “dalla produzione all’utilizzo”, che includono anche estrazione, produzione e trasporto del combustibile.

MazdaIl risultato è che la media delle emissioni di CO2 di un veicolo elettrico è circa di 128 g/km, mentre quelle di un motore a benzina Mazda SKYACTIV-G di analoga potenza è di 142 g/km.

Ciò significa che migliorandone l’efficienza solo del 10%, le emissioni del motore SKYACTIV-G diventerebbero pari a quelle degli EV.

Di fatto, un motore SKYACTIV-G produce meno CO2 dei veicoli la cui elettricità viene prodotta con il carbone o con il petrolio. E mentre i veicoli elettrici che usano elettricità ricavata con il gas naturale liquefatto hanno emissioni più basse del 30%, studi interni Mazda hanno portato a ritenere che è possibile migliorare a sufficienza il motore a combustione interna da portarlo allo stesso livello.

MazdaUn primo risultato è l’inedito SKYACTIV-X, il primo motore a benzina di serie al mondo che impiega l’accensione per compressione, in cui la miscela aria/benzina si accende spontaneamente quando compressa dal pistone. Nello SKYACTIV-X la combustione super magra migliora l’efficienza del propulsore sino al 20-30% rispetto all’attuale SKYACTIV-G, e supera il più recente motore a gasolio SKYACTIV-D quanto a efficienza nei consumi.

Mazda ha inoltre stretto una nuova alleanza con Toyota, Subaru, Suzuki, Daihatsu, Hino e il produttore di batterie Denso. L’alleanza prevede la collaborazione delle sette aziende a partire da gennaio 2018 per esplorare tecnologie comuni per la combinazione ideale del motore a combustione interna con una efficace tecnologia di elettrificazione, per lo sviluppo di EV, di sofisticati sistemi di infotainment e di connettività e di avanzate tecnologie di sicurezza.  

Nelle due gallerie fotografiche, i prototipi Mazda del Salone di Ginevra e la tecnologia Mazda Skyactive

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