Dakar: colpi di scena nella tappa 10 prima della vittoria di Walkner e Peterhansel

Dakar tappa 10
Carlos Sainz (ESP) of Team Peugeot TOTAL races during stage 8 of Rally Dakar 2018 from Uyuni to Tupiza, Bolivia on January 14, 2018. // Flavien Duhamel/Red Bull Content Pool // P-20180114-00356 // Usage for editorial use only // Please go to www.redbullcontentpool.com for further information. //

Dopo 373 km di speciale e 424 km di trasferimento tra Salta e Belen, la Dakar continua a soprendere con

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Cyril Despres (FRA) of Team Peugeot Total races during stage 10 of Rally Dakar 2018 from Salta to Belem, Argentina on January 16, 2018

costanti colpi di scena che hanno coinvolto i motociclisti Kevin Benavides, Toby Price, Antoine Meo, Stefan Svitko, Joan Barreda e Ricky Brabec ma che ha visto un’altra vittoria nelle auto della Peugeot 308 DKR Maxi di Stéphane Peterhansel.

Il gruppo di motociclisti ha sbagliato la navigazione di ben 10 km perdendo oltre 50 minuti e con il ritardo accumulato sembrano sfumare le speranze di vittoria, che invece aumentano considerevolmente per Adrien Van Beveren, leader della generale fino alla mattina del 16 gennaio anche se difficilmente potrà continuare.

Il francese della Yamaha è caduto violentemente quando mancavano solo 3 km all’arrivo. Soccorso prontamente dall’elicottero, Van Beveren è stato trasportato al vicino ospedale. Gara finita anche per Alessandro Botturi, caduto anche lui per una roccia nascosta sotto la sabbia quando mancavano 18 km al traguardo procurandosi la fattura ad una costola.

Matthias Walkner (KTM) ha interpretato al meglio il road book. E’ lui il vincitore odierno davanti a Pablo Quintanilla (Husqvarna) e Gerard Farres (Himoinsa). Con questo risultato l’austriaco della KTM balza in testa della generale con 39 minuti su Barreda, secondo e 41 minuti su Benavides, terzo.

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Stephane Peterhansel (FRA) of Team Peugeot TOTAL races during stage 8 of Rally Dakar 2018 from Uyuni to Tupiza, Bolivia on January 14, 2018. 

Nelle auto Carlos Sainz mantiene la testa della generale, ma con una fantastica prestazione Stéphane Peterhansel si aggiudica la tappa e rosicchia ancora minuti preziosi, riducendo a 50 min il distacco dal compagno di squadra nella generale. il francese della Peugeot oggi ha avuto la meglio su De Villiers (Toyota) e Sainz (Peugeot).

All’arrivo di Belen, Stephane Peterhansel e Jean-Paul Cottret rompono l’orizzonte per primi, dopo aver volato per tutta la lunga speciale, oltre 370 chilometri velocissimi e insidiosi, senza una sola sbavatura. Aprendo la pista, rimanendo in testa dal primo al ultimo chilometro, e recuperando quel ritardo che, alla vigilia, Monsieur Dakar aveva considerato come una sfida da vincere il più presto possibile. Subito. Sette minuti, poco più, trasformati nel bersaglio del giorno, per la terza vittoria dei “Detentori” in questa Edizione della Dakar. Di nuovo due Peugeot in testa alla Corsa, e quelle distanze che si erano profilate sin dai primi giorni del Rally sono ristabilite.

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Carlos Sainz (ESP) of Team Peugeot Total races during stage 10 of Rally Dakar 2018 from Salta to Belem, Argentina on January 16, 2018 // Marcelo Maragni

Resta immutata la struttura della Classifica Generale della Dakar. Al termine della decima Tappa Carlos Sainz e Lucas Cruz, con la 3008 DKR Maxi numero 303, ottengono il terzo posto assoluto alzando il ritmo e scuotendo la classifica nella seconda parte della Speciale. Sainz e Cruz rinforzano la loro leadership e allungano di nuovo sull’”Avversario”.

Tutto questo all’indomani del discusso episodio  che ha rotto la pace del riposo ritrovato con l’annullamento della nona Tappa. Il Matador era stato “giudicato” e si era visto penalizzare di dieci minuti per un presunto contatto con il Pilota di un Quad.

Anche questa operazione, perfettamente riuscita, ha il sapore del regolamento dei conti, e vale come promemoria, o monito, generale. Come dire: Attenti, non è facile battere le Peugeot DKR, neanche facendo ricorso al “tavolino”.

Dakar tappa 10
Carlos Sainz (ESP) of Team Peugeot Total races during stage 10 of Rally Dakar 2018 from Salta to Belem, Argentina on January 16, 2018

Da capo. Sainz resta al di sopra degli inseguitori con un vantaggio di 50 minuti sul secondo, in questo caso Peterhansel. La vecchia storia è regolata, la prima “non Peugeot” è di nuovo abbondantemente oltre l’ora.

Un‘altra Tappa, forse la più difficile e dura, certamente la più rischiosa per tipologia di terreni e di navigazione, va lentamente in archivio.

Nella gara quad vittoria di Nicolas Cavigliasso, mentre Ignacio Casale domina ancora la classifica generale.

Gli italiani

Jacopo Cerutti (Husqvarna) è il più veloce degli italiani, 21°, seguito dal rookie Maurizio Gerini (Team Solaris) che continua la sua corsa con un ottimo ritmo, 22°. 38° Alessandro Ruoso. Più indietro l’altro pilota del Team Solaris, il ligure Fausto Vignola (49°).55° Livio Metelli.

Dura, dura, dura, dura. 12 ore di moto mangiando solo 3 barrette. Sono esausto! Una giornata eterna, che sembrava non finire mai! – ha commentato Cerutti. Sono arrivato al bivacco alle 19 di sera e sono andato a mangiare un piatto di pasta ancora vestito da moto. E pensare che devo ancora fare il roadbook di domani.

Amarezza invece per Alessandro Botturi, costretto al ritiro:

Mi dispiace tantissimo perché ero partito con l’obiettivo di arrivare alla fine e ho sempre corso nella top 20 senza prendere troppi rischi. Mi ha tradito una pietra nascosta sotto la sabbia, quando già pregustavo l’arrivo dopo aver guidato ben 13 ore . Sono letteralmente volato. Non ho mai perso conoscenza, ma l’impatto è stato talmente violento che sono rimasto senza fiato per un bel po’. Il primo pilota ad arrivare sul posto è stato Rodney Faggotter (Yamaha). Nonostante il dolore avrei voluto ripartire con lui, ma la ruota era diventata ovale ed i raggi erano letteralmente esplosi. Mai visto una cosa simile. Dopo poco è arrivato l’elicottero e mi ha soccorso proprio Etienne Lavigne. Ho dolore ovunque, ma il dispiacere è più grande. La Dakar mi ha dato tanto, soprattutto il primo anno quando ho chiuso 8° della generale e miglior rookie. Dal 2013 la gara sembra stregata per me. Quell’anno sono caduto quando ero 5° alla tappa 13. Per un motivo od un altro non sono più riuscito a finire. Quest’anno mancavano solo 4 tappe, meritavo di arrivare al traguardo. Adesso non so se troverò ancora la forza per alzarmi ogni giorno e allenarmi per questa corsa che amo tantissimo.

 

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