Il caos fa tappa alla Dakar e tra altri travolge Loeb e la Peugeot

Loeb Elena Peugeot 3008 DKR Dakar 2019
Sebastien Loeb (FRA) of PH Sport races during stage 03 of Rally Dakar 2019 from San Juan de Marcona to Arequipa, Peru on January 09, 2019 // Marcelo Maragni/Red Bull Content Pool // AP-1Y2YGY2951W11 // Usage for editorial use only // Please go to www.redbullcontentpool.com for further information. //

Un errore di navigazione da attribuire al roadbook ha fatto pagare un conto salato a Sébastien Loeb e la sua Peugeot 3008 DKR dopo il successo nella seconda tappa.

Loeb Elena Peugeot 3008 DKR Dakar 2019
Sebastien Loeb and Daniel Elena in the Peugeot 3008 of the PH-Sport navigating in the desert during stage 3 of the Dakar Rally, between San Juan de Marcona and Arequipa, Peru, on January 9, 2019. // Florent Gooden / DPPI / Red Bull Content Pool

Oltre questo problema, ha subito anche noie meccaniche che gli hanno fatto perdere 42 minuti rispetto il leader.

Come si direbbe, semplicemente, dall’altare alla polvere. Letteralmente, almeno per quanto riguarda la seconda parte della metafora. Tra San Juan de Marcona e Arequipa sono successe molte cose, forse troppe e forse non esattamente nello spirito lineare della Avventura difficile. Quando, poi, le difficoltà diventano regola generale e coinvolgono un gran numero di Concorrenti, allora viene il sospetto: congiura o errore?

Probabilmente buona la seconda ipotesi. Troppi esempi di “giardinaggio”, come dicono i francesi, troppa gente “al pascolo”, come diciamo noi, per non pensare che il road book della terza Tappa poteva essere almeno perfettibile.

È nella prima parte della lunga Speciale, 331 chilometri con partenza a pochi chilometri dal bivacco di San Juan de Marcona, che il Rally va nel caos. Avanti e indietro nel labirinto del Deserto di Ica, magnifico ma tutto uguale alla prima vista, molti concorrenti finiscono per sbagliare o per cadere vittima di errori altrui. Il risultato non cambia, si perdono alla ricerca di waypoints e direttrici.

Anche Sébastien Loeb e Daniel Elena cadono nella trappola. Non si capacitano di quella nota che finisce per costringerli a un loop infernale e dispendioso in termini di tempo. Tornano sui loro passi. No, qualcosa non funziona. Una nota del road book. Ma ne basta una, appunto. È frustrante.

Loeb Elena Peugeot 3008 DKR Dakar 2019
Sebastien Loeb (FRA) of PH Sport races during stage 03 of Rally Dakar 2019 from San Juan de Marcona to Arequipa, Peru on January 09, 2019 // Marcelo Maragni/Red Bull Content Pool

Loeb e Elena, che partivano per primi in virtù del successo nella Tappa precedente, undicesimo successo alla Dakar del Fuoriclasse alsaziano, decidono di ricostruire autonomamente il percorso. In questo modo escono finalmente dal labirinto, ma allo stesso tempo offrono la preziosa soluzione agli avversari. Poco male, il caos è generale ed è destino che la classifica a Arequipa, fine della terza Tappa 800 chilometri più avanti, sia completamente stravolta. Non finisce qui, c’è anche un ulteriore rallentamento dovuto ad una piccola avaria sulla quale l’Equipaggio riesce a sorvolare.

Anche Harry Hunt, compagno di Squadra di Loeb su una seconda Peugeot 3008 DKR del Team PH-Sport, manda in archivio una tappa non propriamente idilliaca. Due forature e un tonneau, il tetto scoperchiato e un po’ di lavoro accessorio per i Meccanici.

Animo. È parte del gioco. Al bivacco alle porte di Arequipa si arriva tardi, e i Meccanici della formazione di Bernard Piallat faranno ancora più tardi. La deadline è nota: prima dell’alba tutte le Macchine del Team saranno schierate al via della quarta Tappa. Destinazione Tacna, limite Meridionale del Perù al confine con il Cile. Tappa Marathon, bivacco vietato agli Assistenti e ai veicoli di assistenza. Sulle Macchine potranno lavorare solo Piloti e Navigatori.

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