Il numero 405 è scolpito nella storia di Peugeot, anche a Le Mans

Peugeot WM Project

La Peugeot 405 ha vissuto un anno magico nel 1988, quando la nuova berlina di Sochaux è stata eletta “Auto dell’Anno” conquistando il trofeo più ambito con la quale è stata premiata la nuova nata della casa del Leone.

La Peugeot 405 si è fatta anche conoscere per i grandissimi successi nel motorsport.

A gennaio l’esordio della versione Grand Raid alla Parigi-Dakar. Il nuovo “Leone del Deserto” fermato dall’incredibile vicenda del furto a Bamako (quando la 405 fu rubata in piena notte al bivacco in mezzo al deserto), ma che vincerà la sua prima gara in aprile al Rally di Tunisia e poi sbancherà alla Pikes Peak.

Peugeot WM ProjectL’88 registra anche un altro “405”. L’11 giugno di 30 anni fa, all’inizio della settimana della 24 Ore di Le Mans, Roger Dorchy supera sul rettilineo di Hunaudieres la barriera dei 400 chilometri orari.

Quel record, esattamente 405 km/h, è il frutto della passione e di un lavoro di due tecnici Peugeot, Gérard Welter (recentemente scomparso) e Michel Meunier, che sotto le insegne della WM hanno perseguito il loro sogno alla 24 Ore, seguito con un occhio benevolo dalla Casa.

Dal 1976 al 1989 la WM è regolarmente in gara nella classicissima, con Welter e Meunier concentrati su quel sogno della prestazione assoluta. Il progetto 400 prende il via nel maggio del 1987, quando la più recente WM, un capolavoro di aerodinamica con Francois Migault al volante, raggiunge i 416 km/h sul tratto tra Saint Quentin e Laon della nuova autostrada Calais-Reims, non ancora aperta al traffico.

È il via libera per la VM P88 che segnerà l’exploit alla 24 Ore dell’anno seguente. Aerodinamica e un “cuore” Peugeot, il V6 PRV, dotato di due turbocompressori e capace di 600 CV, sono gli ingredienti dei 405 km/h, che resterà in assoluto la massima velocità registrata a Le Mans dove, per evitare “decolli” verranno poi introdotte le chicane sul lungo rettilineo delle Hunaudieres!

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