Il ritorno di Garelli con ciclomotori e biciclette elettriche

Garelli EICMA 2018

Garelli ha scelto EICMA per il ritorno sul mercato, proprio a Milano dove la sua storia è iniziata 99 anni fa; ma per essere al passo con i tempi il ritorno avviene “a trazione elettrica”.

La società Finsec possiede dal 2006 nel suo portafoglio il marchio Garelli che ora viene rilanciato attraverso la società Armony, azienda specializzata nella produzione di biciclette elettriche che ha firmato un contratto d’affitto che ne prevede l’acquisto finale.

Garelli EICMA 2018Garelli va così ad arricchire l’offerta di Armony, guidata da Andrea Casadei e Giacomo Galeazzi, entrambi imprenditori di Riccione, che da 15 anni opera nel settore delle e.bike.

Casadei e Galeazzi, tra l’altro, sono in società con Maurizio Setti, titolare della griffe Manila Grace nonché presidente della società di calcio Hellas Verona.

La scelta è caduta su Garelli – spiega una nota – vista la volontà di acquisire un marchio dal grande valore storico allo scopo di innalzare ulteriormente il posizionamento di Armony. Ma la volontà è stata soprattutto di mantenere un pezzo di storia delle due ruote in Italia.

Dopo il dialogo avviato con Finsec lo scorso luglio, l’operazione ha subito una forte accelerazione e nei giorni precedenti EICMA è stato sottoscritto davanti a un notaio l’accordo definitivo.

Il piano industriale, che è gia operativo, prevede un piano di sviluppo strutturato in 2 diversi ambiti: motociclo ed e-bike.

Il Ciclone, un ciclomotore 100% elettrico  verrà realizzato  in quattro allestimenti, tra i quali uno vintage. Il Ciclone sarà un veicolo green con telaio in alluminio, motore Bosch e batteria Samsung agli ioni di litio. Autonomia fino a 120 chilometri e ricarica della batteria in 3-4 ore.

Verrà realizzata anche una collezione di e-bike, che è stata presentata in anteprima sempre ad EICMA, composta da mtb, trekking e city bikes motorizzate con i motori della tedesca Bosch o dell’italiana OLI.

La storia di Garelli

Garelli viene fondata a Milano il 25 ottobre 1919 da Adalberto Garelli, un giovane ingegnere particolarmente intraprendente.

Garelli EICMA 2018Nel 1912 Garelli brevetta il suo primo progetto: il motore a due tempi a cilindro sdoppiato, due anni dopo lo inserisce all’interno del prototipo “350” e per testarne le funzionalità raggiunge il passo del Moncenisio a 1925 metri di altezza.

Durante i conflitti mondiali Garelli subisce varie trasformazioni e con la fine del secondo conflitto vengono richiesti mezzi di trasporto più economici che possano favorire la ripresa economico-sociale del Paese. Garelli può così tornare a progettare nuovi modelli di motocicli.

1946: il Mosquito 38-A

Semplicemente un motore ausiliario da poter applicare ai telai delle proprie bici. Il Mosquito riscuote un grande successo grazie alla semplicità, la compattezza e l’economicità d’uso.

Il Mosquito 315

Dopo l’enorme successo del Mosquito, Garelli decide di avviare la produzione di un motore integrato ad un proprio telaio: il Mosquito 315.

La produzione di ciclomotori viene negli anni successivi affiancata a quella di moto da competizione, negli anni ‘80 Garelli è una delle protagoniste nelle più importanti gare nazionali ed internazionali, conquistando  51 Gran premi e 5 titoli mondiali Costruttori negli anni ’80.

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