Nuova Audi e-tron Sportback è la prima SUV coupé elettrica della storia Audi e la prima vettura di grande serie al mondo ad adottare i proiettori LED Digital Matrix.
Questa tecnologia è in grado di garantire una precisione d’illuminazione e un livello di sicurezza sinora sconosciuti grazie a soluzioni tecniche attinte all’home theatre e a inedite funzioni quali la “luce di orientamento”, la “luce di carreggiata” e la “luce segnaletica”.
Sin dagli albori del Marchio, Audi è pioniere nel settore dell’illuminazione. A partire dal 1913, quando si afferma tra i costruttori che favoriscono la transizione dalle lampade a olio, primi e rudimentali sistemi per la marcia notturna, ai fari a carburo, caratterizzati da una superiore intensità della fiamma, passando per gli Anni ’20, che vedono il radicarsi dei fari elettrici con lampade a incandescenza, sino al 1972, con l’introduzione dei bulbi sdoppiati per abbaglianti e anabbaglianti alogeni.
Il ricorso ai gas nobili raggiunge l’apice con lo Xeno – le prime applicazioni risalgono all’inizio degli Anni ‘90 – la cui parabola inizia la fase discendente proporzionalmente all’affermarsi della tecnologia a LED. I diodi a emissione di luce si impongono rapidamente grazie a prestazioni e durata incomparabili, inaugurando un nuovo capitolo dell’illuminotecnica.
Nel 2013, la Casa dei quattro anelli rivoluziona l’illuminazione introducendo per la prima volta su una vettura di grande serie i proiettori a LED Audi Matrix, in grado di gestire adattivamente – grazie all’interazione con un sistema di telecamere – il fascio luminoso, scongiurando l’abbagliamento degli altri veicoli e permettendo sia la regolazione dinamica degli anabbaglianti sia la commutazione adattiva tra anabbaglianti e abbaglianti. Nemmeno un anno più tardi, Audi compie un ulteriore passo avanti, abbinando i LED alla tecnologia laser. Una soluzione che affonda le radici nel mondo militare, più precisamente nel settore balistico per il rilevamento delle distanze, delle traiettorie di tiro e per i sistemi di puntamento. Da oltre 40 anni, il laser è protagonista in ambito militare e, grazie ad Audi, ha trovato declinazione nel settore automotive per massimizzare la sicurezza. Portati al debutto nel 2014, in ambito racing, da Audi R18 TDI a Le Mans e in ambito stradale da Audi R8 LMX, i proiettori a LED Audi Matrix con Audi laser light sono oggi disponibili per un’ampia gamma di modelli, spaziando dalla supercar Audi R8 all’ammiraglia Audi A8, dal SUV full size Audi Q7 alla coupé a cinque porte Audi A7 Sportback, passando per la rinnovata gamma Audi A5 e le icone sportive Audi RS 6 Avant e Audi RS 7 Sportback.
La luce laser Audi, riconoscibile dal marcatore blu, raddoppia il raggio d’azione degli abbaglianti rendendo concrete in qualsiasi frangente le condizioni ideali per l’occhio umano che analizza meglio le situazioni di contrasto e si affatica meno. Lo spot laser, attivo a partire da 70 km/h, garantisce sensibili vantaggi in termini di visibilità. Ora, con il debutto di Audi e-tron Sportback, la Casa dei quattro anelli alza ulteriormente l’asticella della sicurezza e delle performance in materia d’illuminazione, introducendo i proiettori LED Digital Matrix: una novità mondiale, per la prima volta disponibile per una vettura di grande serie.
La scomposizione in pixel infinitesimali del fascio luminoso fa sì che la strada venga illuminata con un’efficacia sinora sconosciuta, sfruttando sia le aree luminose sia le zone d’ombra. La tecnologia alla base degli innovativi proiettori, denominata DMD (Digital Micromirror Device) viene impiegata anche per i videoproiettori professionali. Il componente principale è un chip corredato di circa un milione di microspecchi, i cui lati misurano alcuni centesimi di millimetro. Grazie alla generazione di un campo elettrostatico, ogni microspecchio può cambiare orientamento sino a 5.000 volte al secondo. In funzione della posizione, la luce a LED viene proiettata lungo la strada oppure catturata da un assorbitore così da generare delle zone d’ombra.
I proiettori Audi LED Digital Matrix, disponibili nel corso del 2020, svolgono molteplici funzioni. In primis, le animazioni dinamiche Leaving Home e Coming Home proiettate lungo una parete o al suolo che trasformano lo spazio antistante la vettura in un palcoscenico luminoso. Oltre a configurare il fascio anabbagliante secondo tre modalità (luce di svolta, per la marcia in zone urbane e in autostrada), gli innovativi proiettori Audi possono gestire gli abbaglianti in modo eccezionalmente preciso. Spiccano, in particolare, le inedite funzioni “luce di orientamento” e “luce di carreggiata”. Lungo le strade ad alto scorrimento, la luce di carreggiata genera un tappeto luminoso che rischiara la corsia di marcia adattandosi ai cambi di traiettoria dell’auto. Ciò concentra l’attenzione del conducente sulla corsia rilevante e aumenta la sicurezza stradale. Diversamente, la luce di orientamento, tramite la proiezione delle zone d’ombra, mostra in modo predittivo la posizione del veicolo all’interno della corsia, favorendo il mantenimento del centro strada, specie nelle strettoie o in prossimità dei cantieri.
In abbinamento al sistema Night Vision, a richiesta, diviene disponibile la “luce segnaletica”. Se il sistema rileva la presenza di un pedone, il fascio luminoso lo evidenzia, riducendo il rischio che le persone sul ciglio della strada non vengano viste. Innovazioni che vanno ad affiancare gli affinamenti nella gestione adattiva Matrix degli abbaglianti: grazie alla tecnologia DMD è possibile sia illuminare con superiore profondità l’interno curva sia, una volta arrestata la vettura a bordo strada, proiettare dinanzi all’auto una rappresentazione tanto della manovra appena eseguita quanto di quella successiva. La sicurezza entra in una nuova era: un’era nella quale le vetture Audi dialogano con il guidatore mediante la proiezione di messaggi e segnali luminosi.
Fonte: Audi Italia
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