ItalDesign Giugiaro presenta Go! e Tex

Le volkswagen del futuro per il segmento A0

Un Coupé e un MPV alimentati dai sistemi Blue-e-motion e Twïn Drive segnano il debutto dell’azienda di Moncalieri all’interno del Gruppo Volkswagen.

 

1 marzo 2011. L’anteprima mondiale alla 81ma edizione del Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra di GO! e Tex segna il debutto di Italdesign Giugiaro come parte del Gruppo Volkswagen.

I due prototipi sono l’interpretazione dei Giugiaro per le Volkswagen del futuro destinate al segmento A0.

«Italdesign è una figura chiave del design italiano e della creatività ingegneristica. Abbiamo lavorato insieme e a stretto contatto per decenni – ha dichiarato il Prof. Martin Winterkorn, Presidente di Volkswagen Group – Come membro a tutti gli effetti del Gruppo Volkswagen, Italdesign Giugiaro, ora più che mai, è un centro creativo di idee nuove e nuovi concept per i nostri brand. L’integrazione di Italdesign è un elemento in più per portare Volkswagen al top dell’industria automobilistica entro il 2018.

Questa è la ragione per cui la straordinaria esperienza e capacità di Italdesign nel design e nell’engineering sono così importanti per il Gruppo».

«Per il nostro debutto all’interno del Gruppo abbiamo condotto una ricerca immaginando le Volkswagen del prossimo futuro, automobili destinate prevalentemente alle città – ha dichiarato Giorgetto Giugiaro –, dando la nostra personalissima interpretazione. Go! è un MPV che prosegue quel discorso per la migliore ergonomia ed abitabilità mantenendo dimensioni esterne contenute che ha segnato gran parte della mia carriera. Si tratta di un veicolo che non supera i 4 metri di lunghezza, ecologico, in grado di garantire il massimo in termini di ergonomia e lusso e con un ampio volume di carico. Tex è invece la nostra interpretazione della Volkswagen sportiva di domani».

 

Le due concept car sono alimentate da sistemi Volkswagen: Blue-e-motion è il sistema completamente elettrico della Go!, mentre l’ibridoplug-in Twïn Drive è montato su Tex. Grazie a queste tecnologie i due prototipi garantiscono prestazioni attente all’ambiente: Go! è in grado di percorrere 240 km a emissioni zero, mentre Tex può percorrere 35 km in modalità elettrica.

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«Go! e Tex sono il primo concreto frutto dell’integrazione di Italdesign Giugiaro all’interno del Gruppo – ha aggiunto Walter de’ Silva, Responsabile del Design del Gruppo VW – e rappresentano in concreto la filosofia del Gruppo e, al tempo stesso, il motivo che ci ha portato a volere Italdesign con noi. Queste due concept car sono il frutto di una ricerca indipendente portata avanti da Giorgetto e Fabrizio Giugiaro su un tema strategico per il Gruppo: le soluzioni per la mobilità urbana di domani. GO! e Tex nascono dalle discussioni e riflessioni portate avanti tra Volkswagen e Italdesign, la prima è una people mover compatta ma con una grande abitabilità, il coupé invece si inserisce nel solco della lunga tradizione sportiva Volkswagen».

Un’architettura, due proposte: MADE IN WOLFSBURG

Go! e Tex hanno un minimo comun denominatore marchiato Volkswagen.

Queste proposte di piattaforma, sviluppate da Volkswagen, mostrano il futuro potenziale del sistema modulare trasversale (MQB, Modularer Quer-Baukasten).

I primi veicoli basati sull’MQB, saranno lanciati il prossimo anno.

In futuro questa architettura sarà in grado di ospitare indifferentemente un sistema elettrico plug-in, un sistema ibrido, un classico motore a combustione interna alimentato a benzina, diesel, GPL o metano e addirittura un motore ad idrogeno.

Esterni

Pensata per la città, Go!, insieme alla sportiva Tex, potrebbe incrementare ulteriormente l’ampia gamma di prodotti Volkswagen nel segmento A0.

Con lo stesso passo della Passat – 2700 mm – Go! è un due volumi che si sviluppa su una lunghezza totale di 3990 mm grazie agli sbalzi ridotti. Il pacco batterie è alloggiato al di sotto dei sedili anteriori e posteriori. Lo sviluppo verticale del package consente alla Go! una distribuzione dei pesi pari al 58% sull’anteriore e 42% sul posteriore.

«Con questo esercizio – ha dichiarato Giorgetto Giugiaro – ho voluto proseguire il progetto, cominciato con il New York Taxi nel 1976, proseguito con la Megagamma nel 1978, la Structura nel 1998 e maturato con la Emas del 2010 – di un’auto in grado di offrire il massimo sfruttamento degli spazi interni. La Go! ha una lunghezza inferiore ai 4 metri, ma offre un’abitabilità superiore a quella di un SUV di grandi dimensioni e con un bagagliaio da 400 a 525 litri, l’ideale per la città».

Il design degli esterni è dominato dalle ampie superfici vetrate, controcorrente rispetto alle tendenze degli ultimi anni che vogliono le vetture con i cristalli sempre più ridotti. Oltre a rendere l’abitacolo luminosissimo e a regalare agli occupanti la possibilità di godere appieno degli scenari cittadini, grazie anche al tetto completamente in cristallo, questo accorgimento consente al guidatore di avere massima visibilità durante la guida.

Il montante A, in particolare, viene sensibilmente avanzato rispetto alla posizione tradizionale e la massa degli specchietti laterali viene annullata grazie all’utilizzo di telecamere. I finestrini laterali, inoltre, si estendono anche al di sotto della linea di cintura – molto alta e ripresa otticamente dall’inserimento di una struttura longitudinale che attraversa i cristalli laterali – riprendendo una soluzione introdotta nel 1988 con il prototipo Asgard.

Ciò consente al pilota di godere della massima visibilità anche in fase di manovra e nelle curve strette.

Come nella Emas, solamente la parte inferiore dei finestrini, quella al di sotto della struttura longitudinale, è abbassabile elettricamente. Questa soluzione riduce al minimo il peso che il meccanismo dell’alzacristallo deve supportare ed è comunque necessario a soddisfare tutte le operazioni essenziali quali il pagamento del pedaggio o del rifornimento carburante.

Il punto H dei sedili (che corrisponde alla posizione dell’anca dei passeggeri) è posto ad un’altezza superiore rispetto alle vetture di grande diffusione ma inferiore rispetto a quello di un SUV assicurando così un’entrata ed un’uscita dall’abitacolo estremamente confortevoli.

L’accesso ai posti posteriori avviene grazie ad un sistema che, azionato elettronicamente, spinge la portiera verso l’esterno e la arretra parallelamente rispetto al corpo vettura. Questo meccanismo, che riprende quello utilizzato sul VW Milano Taxi (presentato a maggio 2010) propone la vantaggiosa praticità delle porte scorrevoli ma senza sacrificarne la sezione (qui all’interno trova spazio un comodo poggia braccia) e consente di rinunciare agli antiestetici binari sulla carrozzeria tipici di questa soluzione.

Senza rinunciare al family feeling tipico della Golf e della Golf Plus, la Go! offre soluzioni innovative sia nel frontale sia nel posteriore che coniugano piacere estetico e funzionalità pratiche.

La calandra, dominata dal grosso stemma VW al centro, incorpora i gruppi ottici anteriori a tecnologia Xenon/led. La presa d’aria è posta all’altezza dei fendinebbia e fende orizzontalmente lo spoiler anteriore, regolando il flusso d’aria necessario a raffreddare i motori elettrici anteriori.

Il portellone posteriore ripropone il tema delle superfici vetrate interrotte da un inserto longitudinale che, oltre a riprendere otticamente il tema che caratterizza la vista laterale, nasconde il tergicristallo e le telecamere posteriori che si attivano con l’inserimento della retromarcia.

Per agevolare le operazioni di carico bagagli, il portellone è azionabile elettronicamente, sia in apertura sia in chiusura; inoltre, al di sotto del paraurti, è alloggiato un sensore che attiva il meccanismo di apertura con un semplice movimento del piede.

I gruppi ottici sono posizionati sottovetro e sono invisibili a quadro spento; con l’apertura del portellone i segnali vengono replicati dai due fanali supplementari posti nella parte inferiore del paraurti, ai lati della presa d’aria posteriore che ospitano anche i retronebbia.

Interni

Ergonomia è certamente la parola che meglio descrive la concezione degli interni della Go!.

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Tutti gli elementi sono stati infatti disegnati e progettati tenendo in mente l’uomo: ogni dettaglio, dall’accesso in vettura all’utilizzo dei comandi, dalla forma dei sedili alla strumentazione, è stato pensato in chiave ergonomica.

Il conducente e i tre passeggeri siedono su quattro sedili identici e regolabili elettronicamente. Quelli posteriori inoltre sono abbattibili, sempre mediante meccanismo a regolazione elettronica e con controllo remoto, e formano un’unica superficie a livello del pianale posteriore, portando il massimo volume di carico a 525 litri.

Tra i sedili anteriori è posizionato un mobiletto portaoggetti/poggia braccia scorrevole: se completamente arretrato agevola l’uscita del guidatore dal lato passeggero, soluzione particolarmente utile in caso di parcheggi angusti o di oggetti che ostacolano l’apertura della portiera sinistra.

La vera novità è rappresentata dall’inedito posizionamento del quadro comandi. Ancora all’insegna della massima ergonomia, le informazioni principali come velocità, consumi, livello benzina, sono posizionati alla base del parabrezza, in fondo alla profonda plancia. Soluzione fortemente voluta da Giugiaro: «con i comandi posizionati in questo modo il guidatore non ha necessità di variare continuamente la propria focale tra il primo piano del cruscotto e il piano lungo della strada di fronte a sé. Con questa impostazione può mantenere lo sguardo fisso sulla strada senza distrazioni e avendo in qualsiasi momento tutte le informazioni necessarie alla guida».

Sempre alla base del parabrezza, ma alle due estremità laterali, sono posizionati i monitor delle telecamere retrovisori.

La plancia ospita, in posizione classica, un monitor touch-screen che raggruppa tutti i comandi ausiliari, il sistema di infotainment, il navigatore satellitare e, una volta inserita la retromarcia, le immagini della telecamera per le manovre.

Anima ecologica

Go! è equipaggiata con il sistema elettrico Blue-e-motion, progettato e sviluppato interamente da Volkswagen.

Ideale per il traffico cittadino, il sistema Blue-e-motion consente alla Go! di percorrere circa 240 km in ciclo misto senza emettere un solo grammo di CO2.

«Oltre a quella per le automobili, un’altra passione che accomuna me, Fabrizio e Walter de’ Silva, è quella per Tex Willer, l’eroe dei fumetti della Sergio Bonelli Editore – dice Giorgetto Giugiaro. Abbiamo pensato di “battezzare” questo coupé con il nome del ranger, un omaggio all’Italia e agli uomini che hanno scritto (o disegnato) pagine importanti e uniche per la cultura popolare del nostro paese. Grazie alla disponibilità e alla cortesia di Sergio Bonelli abbiamo potuto realizzare questa inedita operazione. E poi il nostro prototipo, come il vero Tex, ha un cuore forte e un’anima gentile».

 

Esterni

Quattro posti veri, trazione anteriore e una linea dolcemente aggressiva, Tex si inserisce nella lunga tradizione di vetture sportive marchiate Volkswagen.

«Abbiamo disegnato Tex pensando concretamente alla Volkswagen sportiva dei prossimi anni – ha commentato Fabrizio Giugiaro, vicepresidente e Direttore Stile di Italdesign Giugiaro – abbiamo volutamente mantenuto un family feeling che la identificasse immediatamente come un prodotto di Wolfsburg vicino alla produzione: nessuna scelta utopistica o futuristica, ma una naturale evoluzione dei canoni attuali con l’inserimento di alcune tecnologie che saranno a breve disponibili sul mercato». 

Compatta, molto bassa (1355mm di altezza) e larga 1750mm, Tex appare a prima vista come una vettura sportiva e dalla grande tenuta di strada, enfatizzata dalla posizione delle grandi ruote da 19” alle estremità e dai passaruota generosi.

L’impostazione è quella di un classico coupé a due porte il cui chiaro carattere sportivo è sottolineato dal frontale aggressivo e dal posteriore in cui spiccano due spoiler.

La vista laterale è caratterizzata dalle linee che scolpiscono le portiere in corrispondenza dell’uscita dell’aria delle ruote anteriori e dalla linea di cintura che sale verso la coda.

Il frontale è segnato dalla sottile calandra che racchiude i gruppi ottici dall’inedita forma trapezoidale e dalle tre prese d’aria nella zona del paraurti/spoiler, necessarie al raffreddamento dei dischi freno e del motore da 1,4 litri. Lo scudetto VW campeggia al centro della calandra ed è sottolineato otticamente dall’incavo a forma di V del cofano motore. Parabrezza e tetto sono un pezzo unico in cristallo che si oscura elettronicamente.

Il grande lunotto domina il posteriore e ospita due spoiler, in quello inferiore è alloggiato il tergicristallo. Come già nella Go! i gruppi ottici sono sottovetro e non sono visibili quando il quadro è spento. L’accesso al vano bagagli è consentito dal sollevamento del solo lunotto e, una volta aperto, gli indicatori luminosi vengono replicati dai due fanali supplementari posti nella parte inferiore del paraurti, ai lati della presa d’aria posteriore che ospitano anche i retronebbia.

Interni

Come nella Go!, anche gli interni di Tex sono stati disegnati per offrire il massimo spazio e la massima ergonomia agli occupanti. L’abitacolo è nettamente orientato al guidatore: tutta la strumentazione è posizionata in modo funzionale e avvolge il pilota, lasciando al passeggero una grande sensazione di spazio. La grande plancia che ospita i comandi e le informazioni di guida si riduce in prossimità dei pannelli porta, agevolando entrata e uscita dall’abitacolo.

«Abbiamo disegnato gli interni in modo che la prima sensazione fosse quella di entrare in una vettura sportiva – prosegue Fabrizio Giugiaro –; il guidatore deve potersi ritrovare, per questo abbiamo scelto dettagli ed elementi che rimandano all’idea classica di vettura sportiva. Da qui il grande pomello per la leva del cambio, gli interni in pelle, tachimetro e contagiri in posizione classica dietro al volante e con grafica “analogica”».

Se l’allestimento è di tipo classico, i contenuti sono all’insegna della massima tecnologia disponibile: tutti i comandi e gli indicatori sono alloggiati in schermi LCD, così come la consolle per l’infotainment, posizionata su un touch-screen al centro della plancia, incastonata in una struttura trasparente che mette a nudo parte della struttura.

La plancia è separata dal tunnel centrale, soluzione insolita per una vettura, ma si raccoglie attorno al guidatore con una continuità grafica e cromatica.

I due posti posteriori sono indipendenti e abbattibili.

Cuore forte, anima gentile

Tex è equipaggiato con il sistema plug-in ibrido ideato e sviluppato da Volkswagen denominato Twïn Drive.

Il Twïn Drive accoppia un motore a scoppio da 1,4 litri turbo e un sistema elettrico a batterie da 85Kw di picco, in grado di sviluppare 400 Nm quando vengono utilizzati in modo combinato.

La trazione è anteriore, il cambio Direct Shift a 7 rapporti con cambi al volante.

Le prestazioni sono quelle di una sportiva pura: Tex è in grado di raggiungere i 100 km/h da ferma in circa 6 secondi e di raggiungere una velocità massima di 220 km/h.

Ma, in questo caso, sportività ed ecologia non sono mondi distanti: in modalità completamente elettrica è in grado di percorrere circa 35 km, sufficienti per spostarsi quotidianamente in città.

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