Rapid 200-Fc, l’aereo a idrogeno italo-europeo

Fonte: Adnkronos

Roma, 8 gennaio 2011. Pronto al primo volo di prova l’aereo italo-europeo a idrogeno Rapid 200-Fc.

Un velivolo dotato di un innovativo sistema elettrico energetico a emissioni zero.

Si tratta del velivolo ufficiale della Commissione Europea per l’Innovazione Tecnologica Aeronautica e Spaziale ed e’ il primo Aereo italiano ed europeo propulso ad idrogeno.

“Dopo una seria di piccoli guasti che ne hanno ritardato il volo, siamo finalmente riusciti ad ottenere una certa affidabilita’ nel funzionamento dell’innovativo sistema elettrico-energetico” afferma all’ADNKRONOS il team leader del progetto europeo Giulio Romeo, docente del Dipartimento di Ingegneria Aeronautica e Spaziale del Politecnico di Torino.

“Continueremo nelle prossime settimane ulteriori prove di collaudo del sistema prima -continua Romeo- di spiccare il volo. Speriamo di partire a febbraio perche’ le temperature un po’ rigide di questi giorni ci costringono a ritardare il primo volo”.

Romeo ed il suo team prevedono quindi l’ottenimento del permesso di volo dalle autorita’ aeronautiche e l’esecuzione del primo volo prova.

Altamente sofisitcata la tecnologia bordo del primo velivolo italo-europeo a emissioni zero.

Rapid 200-Fc ha infatti un propulsore da 40 kW interamente elettrico e la potenza all’elica e’ fornita da celle a combustibile da 20kW ad idrogeno gassoso.

Per garantire l’assoluta sicurezza delle operazioni di volo, l’aeroplano, assicura Romeo, “dispone anche di una seconda fonte di energia costituita da un pacco batterie ai polimeri di Litio da 20 kW in grado di garantire potenza alternativa durante il decollo e la salita iniziale”.

L’alimentazione del motore elettrico dell’areo a idrogeno Rapid 200-Fc avviene, inoltre, tramite generazione di corrente ad alto potenziale in un sistema di ionizzazione e ricombinazione dell’idrogeno (PEM) che ha come prodotto finale 100-110 Amps di corrente elettrica a 200-240 V, piu’ vapori d’aria e acqua emessi a temperatura ambiente.

Il velivolo ed il sistema elettrico ed energetico sono stati sviluppati, su progetto dell’ingegnere aeronautico italiano Giulio Romeo, e messi a punto dal team di 10 enti ed aziende coinvolte nel progetto “Enfica Fc” (ENvironmentally Friendly Inter City Aircraft powered by Fuel Cells) della Comunita’ Europea.

Il team internazionale e’ costituito da esperti italiani del Politecnico di Torino per il Progetto del velivolo modificato e prove e sperimentazione di volo, da Skyleader della Repubblica Ceca per la realizzazione del velivolo, da Intelligent Energy del regno Unito per la progettazione e realizzazione delle Fuel Cells a idrogeno, da Apl del Regno Unito che ha curato i serbatoi e l’alimentazione d’idrogeno ad alta pressione, dall’italiana Mavel Elettronica per la progettazione e realizzazione di inverter e controllo elettronico della potenza e da ricercatori dell’Universita’ italiana di Pisa per le prove in laboratorio del sistema elettrico.

Il progetto Enfica-Fc e’ stato selezionato dal Comitato di programmazione aeronautica e spaziale della Comunita’ Europea tra centinaia di altri programmi presentati.

Il costo del progetto e’ di 4.5 milioni di euro, di cui 2.9 finanziati, per la prima volta in Europa, con il denaro pubblico stanziato dalla Commissione Europea.

“L’eccezionale e sofisticata elettronica di potenza -spiega Romeo- e’ stata appositamente sviluppata dalla Mavel per garantire l’erogazione di 40 kW di potenza necessaria al decollo riuscendo nel difficile compito di contenere pesi e ingombri per essere installati sull’aeroplano”.

“L’obiettivo di questo progetto -spiega ancora Romeo- e’ quello di costruire un aeroplano funzionante ad idrogeno sfruttando al meglio la tecnologia ‘a celle di combustibile’ attualmente disponibile, per creare un velivolo dimostratore in grado di collegare le citta’ in volo, eliminando totalmente l’impatto ambientale”.

Il piano di lavoro finanziato dalla Ce, inoltre, si articola in due fasi. La prima fase prevede la modifica di un aeroplano leggero biposto con motore elettrico alimentato completamente a idrogeno.

Su questo velivolo i test di volo mirano a individuare vantaggi tecnici e miglioramenti di rendimento ottenuti dalla nuova generazione di potenza elettrica”.

“In parallelo -conclude Romeo- si svolgono, in collaborazione con i partner Israel Aircraft Industry, Universite’ Libre de Bruxelles ed Evektor, studi di tipo piu’ teorico che, nella fase iniziale non avranno immediata applicazione pratica, a causa dei limiti tecnologici attuali, ma che mirano a utilizzare concretamente in futuro i propulsori ad inquinamento zero per equipaggiare velivoli del segmento regional o intercity da 20-30 passeggeri”.

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