La Formula E nel 2018 a Roma

Per Alejandro Agag si realizza un sogno

Fonte: Corsa News

Roma, Italia. 9 Luglio 2017. I giochi sono fatti!! Dopo tre anni di tentativi per arrivare a un accordo conclusivo e operativo il Campionato di Formula E sbarca in Italia e la gara italiana si disputerà il 14 aprile 2018 sulle strade della Capitale. Un evento sportivo di portata internazionale fortemente voluto dal promoter Alejandro Agag che pazientemente per anni ha tessuto la tela e finalmente è riuscito a trovare la chiave giusta per coinvolgere il governo capitolino e l’ACI oltre all’adesione di supporter importanti quali l’Enel.
La notizia era oramai di dominio pubblico ma l’ufficializzazione è avvenuta nei giorni scorsi in Campidoglio alla presenza della sindaca Raggi che ha promesso l’installazione di miglia di colonnine di ricarica delle batterie delle auto in accordo con l’Enel, di una pletora di Assessori e sponsor che non hanno perduto l’occasione di una passerella, alla passerella invece non ha stranamente partecipato l’Aci e il suo presidente, Angelo Sticchi Damiani, Non sappiamo con quanto entusiasmo Agag si sia trovato in mezzo a tanti… discorsi.
La zona prescelta per la gara di Formula E è la zona dell’EUR mentre è stata definitivamente (forse) abbandonata l’idea di correre nella zona del Colosseo e Circo Massimo: il fondo delle strade ancora ricco di sampietrini avrebbe richiesto lavori difficili e soprattutto costosi.
Al contrario ne beneficeranno le strade dell’Eur che saranno asfaltate ex novo così tutta la zona ne avrà un vantaggio, senza costi per l’amministrazione pubblica. Anche la “Nuvola” di Fuskas sarà coinvolta nell’evento come sede del centro media mentre la Fiera, questa sì che è una grande novità non ancora ufficializzata, sarà la sede del primo motorshow mondiale dedicato esclusivamente alla green mobility: esposizione di auto elettriche e ibride, tutto il mondo della componentistica e test drive.

Nel dopo ufficialità Alejandro Agag si è concesso ai taccuini.

Soddisfatto?

Beh come non negarlo, sembrava un sogno irrealizzabile portare la Formula E in una grande e importante città come Roma mentre Parigi, Londra e Berlino hanno aderito subito a un evento che in fin dei conti promuove la mobilità a inquinamento zero. Finalmente abbiamo trovato dei partner che hanno capito la Formula E e le discussioni non hanno trovato obiezioni insormontabili.

Allora si correrà in zona EUR

Il nostro obiettivo è quello di portare i Gran Premi nelle grandi città. Il pubblico, tifosi o no, deve poter vedere lo spettacolo della gara, poter avere un contatto con le monoposto e i piloti. Non nego che sarebbe stato molto più spettacolare il centro città ma anche l’EUR è una zona interessante e spettacolare. Sono certo che quello dell’EUR sarà il circuito più bello di tutto il campionato e gli spazi permetteranno una grande affluenza di spettatoti in totale sicurezza.

La Formula E è un’idea tutta sua: quale è stata la scintilla?

Basta guardarsi attorno….F.1, Formula2, GP3 ecc.ecc. Tutte hanno in fin dei conti lo stesso format da decenni e sono sempre più lontani dal grande pubblico. La Formula E si muove in direzione opposta e in più rompe ogni schema in fatto di inquinamento. Sono un fervente assertore della green mobility e sono convinto che il mondo vada in questa direzione perché non dovrebbe farlo anche il motorsport?

Soddisfatto dell’evoluzione delle monoposto?

Certo. All’inizio abbiamo avuto molte difficoltà che hanno diminuito lo spettacolo delle gare. Ora però siamo sulla buona strada e quest’anno tutte le gare sono state spettacolari e incerte. E’ in arrivo un ulteriore sviluppo anche a livello di potenza ma questo cammina di pari passo con un affinamento tecnologico delle batterie che devono garantirci l’intero svolgimento dei Gran Premi.

Soddisfatto dei piloti che in fin dei conti sono i veri protagonisti?

Il parco piloti è di assoluta eccellenza e i drivers della Formula E non sono affatto inferiori ai loro colleghi che primeggiano in altri importanti campionati. Farei solo una eccezione… accoglierei a braccia aperte Fernando (Alonso n.d.r). L’unico rammarico è non avere ancora un team italiano e soprattutto almeno un pilota italiano. Con Roma sn sogno l’ho realizzato, per il secondo… ci lavoreremo.

(Franco Liistro)

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