Doppia sfida in Spagna per il Citroën Total Abu Dhabi WRT

Citroen Rally Spagna

Il Rally di Spagna di questo week end, dodicesimo appuntamento del calendario 2018 del WRC, vedrà Sébastien Loeb e Daniel Elena gareggiare con il Citroën Total Abu Dhabi WRT per la loro terza sfida dell’anno.

Il rally è caratterizzato da un mix di terra e asfalto, ed il team francese schiererà anche gli equipaggi Craig Breen–Scott Martin e Khalid Al Qassimi–Chris Patterson.

Terza prova per Loeb

In Spagna più che altrove, per vincere bisogna essere un pilota completo. Unica prova mista della stagione del Mondiale, questa gara si gioca sulla versatilità: bisogna sentirsi a proprio agio sulla terra il primo giorno e sull’asfalto nei due giorni successivi, e soprattutto sapersi adattare immediatamente al passaggio.

Con Sébastien Loeb, nove volte Campione del Mondo della specialità e qui alla sua terza e ultima corsa dell’anno, Citroën Total Abu Dhabi WRT ha le carte in regola per ottenere ottimi risultati. Soprattutto per le otto vittorie consecutive del pilota alsaziano in questa prova, di cui tre dal 2010, anno in cui è diventata mista.

Leader di tre speciali e autore di tre migliori tempi alla sua prima apparizione in Messico e di altri tre alla seconda in Corsica, Loeb vuole confermare con un bel risultato di aver conservato il suo smalto, anche se non corre in Catalogna dal 2012. Inoltre, sa di guidare la C3 WRC, la vincitrice della scorsa edizione.

Galvanizzato da un Rally di Gran Bretagna dove ha sempre attaccato, andando a un passo dal podio, anche Craig Breen vuole dare il massimo. Tanto più che l’asfalto gli è particolarmente congeniale e che può contare su alcune modifiche del percorso su terra per compensare la relativa inesperienza nel rally. Detto questo, partendo in 8ª e 11ª posizione, Craig e Sébastien rischiano di dover fare i conti con il meteo, che li avvantaggerebbe se il fondo fosse asciutto e le strade pulite, come spesso accade qui, ma li penalizzerebbe in caso di pioggia. L’obiettivo del terzo schierato dalla squadra, Khalid Al Qassimi, sarà invece solo quello di divertirsi il più possibile su queste strade che ama tanto.

Novità per terra alta

Le difficoltà saranno senza dubbio molte ma gli habitué della gara le conoscono molto bene. Oltre al ritorno della super speciale d’apertura a Barcellona giovedì sera, il principale cambiamento di quest’anno riguarda l’inversione del senso di marcia venerdì sera dell’ex PS di Terra Alta, ribattezzata La Fatarella–Vilalba, dopo l’aggiunta di una decina di chilometri. Mantiene però i tredici chilometri d’asfalto da affrontare con pneumatici da terra, in cui i migliori possono dare un notevole distacco agli avversari. Sarà comunque necessario essere cauti con le gomme e non sovraccaricare l’assale anteriore, per le speciali su asfalto previste da sabato in avanti. Senza alcun dubbio, questo rally rappresenta un una vera e propria sfida.

Hanno detto

Pierre Budar, Direttore di Citroën Racing

Come in Gran Bretagna, vogliamo combattere in prima linea. Il meteo del primo giorno su terra sarà determinante per il risultato ma se manteniamo una buona posizione venerdì, potremo contare sul potenziale di C3 WRC sull’asfalto per provare a bissare il successo dell’anno scorso. Sébastien e Craig hanno tutte le carte in regola: il primo ha vinto otto volte in Catalogna e l’anno scorso ha dimostrato di non aver perso un briciolo di talento e il secondo viene da un’ottima gara in Galles.

Sébastien Loeb

Dopo i buoni risultati di Messico e Corsica, vorrei riuscire a disputare un rally intero senza fare errori. I due giorni di test sono andati bene, ora devo mettere tutto insieme. Il livello è talmente alto che sarei presuntuoso se dicessi che mi batterò per il podio, spero però di giocarmela bene. Se il primo giorno non pioverà, dovremo riuscire a sfruttare al massimo la posizione di partenza, perché in questa tappa succede sempre di tutto, con quelle rocce nascoste praticamente ovunque.

Numero di partecipazioni alla prova: 13

Miglior risultato: 1° (2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012)

Craig Breen

Non vedo l’ora di tornare sull’asfalto, la mia superficie preferita, soprattutto perché tra il pubblico di Catalogna ci sono sempre molti irlandesi. Sono contento che ci siano stati un po’ di cambiamenti nella parte su terra, visto che non corro qui da due anni. Per l’asfalto, conto sulla mia esperienza con i kart per trovare subito le note giuste ed essere il più preciso ed efficace possibile. Perché il mio obiettivo è quello di proseguire sulla scia della Gran Bretagna e battermi per il podio.

Numero di partecipazioni alla prova: 5

Miglior risultato: 6° (2012)

Khalid Al Qassimi

Sono felicissimo di partecipare di nuovo a questo rally! Mi è sempre piaciuto moltissimo, in particolare la parte su terra, anche se è complicata. Passare da una superficie all’altra nello stesso week-end richiede un’ottima capacità di adattamento ed è ciò che rende questa gara estremamente difficile ma anche particolarmente interessante.

Numero di partecipazioni alla prova: 10

Miglior risultato: 7° (2010)

Numeri chiave

18 speciali, per un totale di 331,58 km cronometrati

1h15’ è il tempo concesso venerdì sera ai team tecnici per portare le auto dalla configurazione terra a quella asfalto

30 pneumatici Michelin autorizzati per tutto il rally, ovvero 14 terra per giovedì e venerdì, da scegliere tra 10 mescole medium e 14 hard, e 16 asfalto per sabato e domenica, tra 12 soft, 16 hard e 8 pioggia.

10 successi ottenuti da Citroën al Rally di Spagna: Philippe Bugalski nel 1999 (Xsara Kit-Car), Sébastien Loeb nel 2005 e 2006 (Xsara WRC), 2007, 2008, 2009 e 2010 (C4 WRC), 2011 e 2012 (DS3 WRC), Kris Meeke nel 2017 (C3 WRC).

Un rally, una sfida

Il passaggio delle auto dalla configurazione terra alla configurazione asfalto

Una volta l’anno, il Rally di Spagna richiede ai meccanici del WRC un lavoro ancora più intenso del solito. Portata per l’occasione dai soliti quarantacinque minuti a un’ora e un quarto, l’assistenza meccanica del venerdì sera prevede il passaggio dalla configurazione terra a quella asfalto.

In altre parole, si potranno tenere solo la scocca e il motore, e sarà necessario sostituire i quattro ammortizzatori, gli assali, il cambio, i ponti, le trasmissioni, i freni e lo sterzo.

La velocità diventa ancora più fondamentale, quindi cambiano alcuni parametri: ad esempio, gli assali anteriori e posteriori arrivano completi e premontati, su carrelli. Anche se in Spagna è consentito da alcuni anni, ad ogni stagione vengono fatte simulazioni prima del rally in modo da essere perfettamente preparati, non perdere tempo e procedere più serenamente agli interventi più tradizionali, come il cambio dell’olio e i vari controlli.

I segreti del team

Daniel Elena ricorda la prima vittoria con Sébastien Loeb nel 2005…

Per qualche anno noi e questo rally non siamo andati per niente d’accordo! Nel 2002 siamo usciti di strada, nel 2003 ci siamo fatti riprendere da Panizzi sotto la pioggia perché non avevamo i pneumatici adatti, nel 2004 abbiamo rotto il carter ad una curva… Ecco perché il primo successo catalano nel 2005 è stato così speciale. Ha rappresentato la decima vittoria di una stagione fantastica ma anche un momento complicato a livello emotivo. Quell’anno era morto il nostro amico Michael Park, detto Beef, il copilota di Markko Märtin. Non avevamo voluto vincere il titolo in Gran Bretagna in circostanze così tristi, quindi siamo scesi volontariamente in classifica per ottenere il secondo titolo alla gara successiva, in Giappone. Poi in Catalogna abbiamo siglato la prima di altri sette altre vittorie consecutive. Le speciali non sono cambiate molto: quest’anno dobbiamo prendere nuove note solo per una sessantina di chilometri e ovviamente fare qualche modifica a quelle che abbiamo già.

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