Loeb, Peugeot. Dakar. Quando un connettore di pochi euro ti fa perdere mezz’ora

Peugeot Dakar 2019

Forse è il fascino della Dakar, dove non c’è mai nulla di scritto e un piccolo guasto può rovinare un grande lavoro come è successo a Loeb e alla sua Peugeot.

Il guasto è stato da pochi dollari, una sorta di frustrazione che sta in cima alla lista degli imprevisti. Basta un connettore che non funziona per perdere mezz’ora e dover riscrivere tutto il romanzo.

Così è andata la settima Tappa della Dakar 2019 che non sarà di quelle da ricordare con particolare calore, almeno non lo sarà per Sébastien Loeb e Daniel Elena.

Peugeot Dakar 2019È bastato un guasto da poco, troppo poco per essere trattato rapidamente sulla base dell’evidenza, per fermare la Peugeot 3008 DKR del Team PH-Sport e far retrocedere l’Equipaggio. Un connettore, una parte elettrica di collegamento da quattro soldi che non funziona, che interrompe invisibilmente il circuito di accensione. È l’inizio della Speciale, neanche il primo waypoint della scorribanda tra le dune di 323 chilometri. L’handicap è importante, quando Loeb e Elena riescono finalmente a individuare il guasto e a risolvere il problema, il cronometro è andato a spasso per quasi quaranta minuti.

La Macchina riparte e Loeb volta pagina. Dopo due vittorie consecutive non è questo il caso di considerare la possibilità di una terza, ma l’impegno e il proposito non cambiano: fare meglio che si può. In testa la Corsa tira un sospiro di sollievo. Non è il giorno in cui si dovrà sostenere ancora la pressione del nove volte Campione del Mondo WRC.

Il gruppo di testa si sgrana. Al Attiyah allenta la morsa e si limita a controllare, Peterhansel può riscattare le ultime esperienze non proprio all’altezza del suo mito.

Peugeot Dakar 2019Al traguardo di San Juan de Marcona il bivacco è spazzato da un forte vento di sabbia. Loeb infila la Peugeot sotto la tenda, scende dalla Macchina e confabula con Bernard Piallat, il “Boss” di PH-Sport.

Non è la prima volta che succede, e con tutta probabilità non sarà l’ultima. Quante volte basta un niente per trasformare un proposito ambizioso in una frustrazione? Quanti Assi della Dakar hanno dovuto rinunciare o ridimensionare le proprie ambizioni per un guasto che il meccanico sotto casa può risolvere in dieci minuti e al prezzo del caffè offerto al bar?

Il “caso” è già in archivio. Finalmente Loeb torna in Gara… e chiede com’è andata agli altri, chi ha vinto, chi è in testa, quali i margini di differenza. Quale la propria posizione al termine della velocissima e orgogliosa rimonta. Loeb ha chiuso all’undicesimo posto, 28 minuti e 27 secondi dal vincitore e leader del Rally, Nasser Al Attiyah. La Peugeot è un missile, Loeb ha recuperato oltre dieci dei 40 minuti persi, ma anche la classifica generale ne risente, e dal secondo posto si torna indietro, fino al quarto a quasi un’ora.

Pazienza. No, di fermarsi e di rinunciare non se ne parla. Si riparte. Ogni giorno è l’Avventura emozionante della sfida al deserto e al Rally più duro del Mondo. La “punizione” non viene da sola. Adesso è la volta della Super Ica, dell’ottava Tappa con una speciale di 360 chilometri nello… speciale scenario del deserto di Ica che porta fino a Pisco. Super perché Moto, Auto e Camion partono insieme, rispettivamente i primi dieci Motociclisti, i primi dieci “Drivers” e i primi cinque “Bestioni”. Loeb e Elena partono indietro, e sono “condannati” a spingere la 3008 DKR a farsi largo nell’inevitabile inferno di solchi e di polvere.

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