Gas liquefatto nel trasporto marittimo

IBIA si impegnerà a diffondere l’uso dell’LNG (Liquefied Natural Gas) nel trasporto marittimo, in vista delle limitazioni alle emissioni di zolfo.

Fonte: IBIA

14 novembre 2011. Il consiglio direttivo dell’International Bunker Industry Association (IBIA) ha preso la decisione formale di “aumentare il proprio coinvolgimento in materia di LNG”. La mossa è stata annunciata la scorsa settimana alla convention annuale IBIA, tenutasi a Barcellona, ​​dall’amministratore delegato Trevor Harrison. Egli ha detto ai delegati che l’associazione sarebbe stata maggiormente coinvolta nelle discussioni in corso sull’utilizzo dell’LNG come combustibile presso l’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO).

Il potenziale dell’LNG come combustibile per le navi mercantili ha ricevuto un’attenzione considerevole. Diversi oratori hanno fatto riferimento alla questione affrontando nel contempo le preoccupazioni del settore circa l’attuazione della normativa del 2015 sulle limitazioni al contenuto di zolfo dello 0,1% nei carburanti marittimi all’interno delle aree di controllo delle emissioni (ECA, Emission Control Areas). Inoltre una sessione è stata interamente dedicata alle prospettive di uso diffuso di LNG.

Ci sono alcune voci che parlano di prudenza, ma l’attenzione per LNG riflette il punto di vista di IBIA, considerato che è il momento per l’industria del bunker oil di essere coinvolta nello sviluppo di navi alimentate a gas. Nigel Draffin, membro del consiglio IBIA, lavorerà a stretto contatto con la Society of International Gas Tanker and Terminal Operators (SIGTTO) per fornire un contributo nello sviluppo delle norme IMO sul gas da usare come carburante delle navi (IGF-Code).

La Convention annuale IBIA 2011 al Barcellona Hotel Rey Juan Carlos I ha comunque coperto molti altri argomenti di interesse per entrambi i fornitori e gli acquirenti di bunker oil. E’ stato segnato il record di 170 delegati registrati quest’anno interessati a partecipare ad un ricco programma distribuito su tre giorni.

Bob Lintott, presidente di IBIA, ha commentato: “E’ stato un convegno di grande successo. Sono particolarmente lieto che ci sia stato un dibattito vivace dalle prime alle ultime sessioni.”

Nonostante i dibattiti si siano svolti con cordialità, molti dei temi trattati erano controversi, fin dai discorsi programmatici che hanno prospettato vedute opposte sulle conseguenze del regime 2015 delle ECA. Manuel Carlier, direttore generale dell’associazione spagnola degli armatori (ANAVE) e direttore della European Community Shipowners’ Association (ECSA) ha espresso le preoccupazioni della categoria. Arnaud Leroy, Project Officer Senior della Agenzia europea per la sicurezza marittima e collaboratore della Commissione Europea (EC) sui combustibili per uso marittimo ha sottolineato come sia il caso di continuare con proposte che per certi aspetti superano i requisiti IMO ECA.

Il signor Carlier ha detto che stima probabile che i costi per gli operatori bunker possano salire del 70% e il 100% in esercizio nelle ECA e che ci sarebbe stato un incremento complessivo dei costi operativi dal 25% al ​​40%. Ha chiesto: “Può questo costo essere scaricato sui clienti del mercato del trasporto merci?”
Mr Leroy ha sottolineato la necessità di far rispettare i regolamenti e ha ricordato i benefici per l’ambiente e la salute derivati dall’imposizione di limiti più severi sullo zolfo. Egli ha anche fatto notare le incertezze sull’impatto del limite di zolfo dello 0,1%. Era particolarmente dubbioso circa le alternative alla spedizione delle merci via nave.

Leroy ha detto: “Nel complesso, i vari studi offrono conclusioni divergenti sul fatto che una drastica rivoluzione nel trasporto merci sia imminente, cosa che potrebbe in parte, ma non del tutto, essere spiegata con la differenza di approccio scelto per l’analisi. Mentre gli studi svedesi, tedeschi ed ECSA nel loro scenario di prezzo elevato prevedono soprattutto un sostanziale spostamento dal trasporto marittimo a corto raggio a quello su gomma, via terra, lo studio COMPASS riconosce che ci sarà un aumento dei costi e un cambiamento dei volumi di trasporto, ma conclude che ‘non si prevedono variazioni nei punti di entrata / uscita o spostamenti di equilibrio nella modalità via mare o via terra.”.

Questa visione ottimistica non era certo condivisa dal direttore esecutivo Interferry della UE e IMO Affairs, Johan Roos, che in una presentazione successiva ha fortemente messo in dubbio l’idea che non ci possa essere un trasferimento modale verso mezzi di trasporto terrestre una volta che il limite dello 0,1% entrerà in vigore. Roos ha detto che gli operatori dei traghetti erano “sconcertati” dalla presa di posizione della Commissione europea. Ha chiesto: “Chi non vede che un aumento del 30% prezzo del biglietto non causerà un cambiamento di rotta?”

In aggiunta al fitto calendario di presentazioni e dibattiti, il convegno è stato un evento di networking di grande successo, con attrazioni sponsorizzate tra le quali anche un ricevimento alla prima sera, una cena di gala alla seconda, allo splendido Arts Hotel di Barcellona e una ultima sessione d’addio con degustazione di vini al venerdì.

La Convention annuale IBIA del prossimo anno si terrà a Dubai, con una data di inizio provvisorio al 7 novembre.

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