I falsi miti delle auto alimentate a metano

Seat metano

Il responsabile dell’area CNG Product di Seat, Andrew Shepherd, illustra le sensazioni di guida di un’auto alimentato a gas naturale compresso (metano) nel tentativo di sfatare i falsi miti che ancora oggi persistono.

Seat metanoEconomiche, sicure e potenti, le vetture Seat equipaggiate con impianto a metano possono percorrere fino a 1300 km senza bisogno di rifornimento grazie alla presenza dei due serbatoi di benzina e metano.

La sensazione di guida è la stessa

Chi pensa che guidare un’auto a metano sia diverso rispetto a viaggiare su una vettura “convenzionale” si sbaglia perché le prestazioni dei motori a metano sono identiche a quelle dei motori diesel o benzina di pari potenza, ha affermato Shepherd.

La sicurezza dei serbatoi del metano

Seat metanoI serbatoi per il metano vengono progettati, realizzati e certificati in linea con i più severi standard del settore, sottolinea Shepherd. Inoltre sono provvisti di una valvola di sicurezza che, nella remota possibilità di un incendio, rilascerebbe in maniera controllata il gas all’esterno, salvaguardando così la vettura e i componenti vengono testati per sopportare anche condizioni estreme poiché il serbatoio raggiunge una pressione massima di circa 200 bar ma è stato progettato per resistere a oltre il doppio.

Riguardo l’eventuale congelamento del gas durante l’uso, Shepherd precisa che il metano potrebbe liquefarsi solo se la temperatura esterna fosse inferiore a -160 gradi.

Inquinamento e impiego dei carburanti

Le vetture a metano della Seat sono classificate con l’etichetta “ECO”, quindi possono circolare anche in presenza di restrizioni d’accesso ai centri città per via dell’inquinamento e in alcuni Paesi come Italia, Spagna e Francia danno diritto ad agevolazioni fiscali e incentivi.

Seat metanoQuando non vi è più metano nel serbatoio, la vettura passa automaticamente all’alimentazione a benzina e il conducente può tranquillamente circolare senza dover fermarsi e nel quadro strumenti appare semplicemente un avviso che indica il funzionamento a benzina, ma la vettura per impostazione predefinita funziona a metano. Di conseguenza è possibile circolare senza mai dover utilizzare l’altro serbatoio anche se è consigliabile di avere sempre una minima quantità di benzina che viene utilizzata per avviare il motore in giornate particolarmente fredde.

E’ anche opportuno consumare la riserva di benzina entro sei mesi circa.

Il prezzo dei modelli a metano è simile a quello dei diesel o benzina, con risparmi in termini di carburante compresi tra il 30 e il 55%, richiedendo più o meno gli stessi interventi di manutenzione di qualsiasi vettura.

Non è vero che bisogna cambiare più spesso le candele o i filtri – afferma l’esperto Seat, confutando la tesi secondo cui i motori a metano tendono a surriscaldarsi e sono perciò più costosi da mantenere. L’unica differenza è che prima di ogni revisione occorre verificare la tenuta del sistema a metano e ogni quattro anni bisogna affidarsi a un meccanico esperto per controllare visivamente le condizioni dei serbatoi.

 

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