La vergogna di Monza… ma chissà quanti si sono resi conto?

La vergogna di Monza… ma chissà quanti si sono resi conto?

Lontano da moltissimi anni dalla Formula 1 e anche dal Gran Premio d’Italia a Monza, non avrei mai pensato di dover scrivere questo, e tantomeno in prima persona.

Ma il cuore, e la passione per le corse automobilistiche, mi spingono a manifestare il mio disappunto, forte e profondo, che non sono riferiti a questioni sportive…

Mi riferisco a questioni di “spettacolo”… o se preferite… questioni di “marketing”…

Pur non essendo italiano, ma vivendo in questo bellissimo Paese che mi ha ospitato, “sopportato” e “supportato”, trovo veramente scandaloso che nessuno in occasione del Gran Premio d’Italia a Monza si sia ricordato minimamente degli atleti italiani delle Para Olimpiadi e tantomeno delle loro medaglie; sudate (se non di più) come i loro colleghi cosiddetti “normodotati”.

La vergogna di Monza… ma chissà quanti si sono resi conto?Sia ben chiaro… onore a tutti gli atleti che hanno partecipato – e anche a quelli che hanno vinto delle medaglie – nelle scorse Olimpiadi di Tokyo; personalmente ho gioito, mi sono emozionato e ho seguito quello che “hanno combinato”. E ritengo giusto che alcuni di loro siano stati inviati al paddock di Monza, a godere la giornata di Formula 1 con gli idoli di qualsiasi squadra sia e celebrati da televisione e svariati mezzi di comunicazioni…

Ma la domanda che mi sono posto è questa:

Le 69 medaglie vinte nei giochi paraolimpici no esistono? Perché? Perché nemmeno uno degli svariati ragazze e ragazzi che hanno sudato le loro medaglie come –  e forse e probabilmente di più – degli altri, non siano stati invitati al Gran Premio d’Italia di Formula 1 e non abbiano avuto l’occasione di farsi una foto con gli idoli della Ferrari  – che premetto a me non è simpatica per nulla – o Alfa Romeo… o qualsiasi dei piloti o team che gareggiano al top del mondo delle corse automobilistiche?.

Capisco… il marketing… la Formula 1…. Forse avere un disabile tra i piedi è una rottura di scatole… e a scanso di equivoci lo dico in modo provocatorio… (non si sa mai che nel mondo del politically correct qualcuno mi faccia una querela).

Sta di fatto che trovo scandaloso un fatto del genere… e per quanto mi riguarda, io festeggio le vittorie italiane nelle due olimpiadi e per me non c’è una di serie A e un’altra di serie B. Sono tutti grandi atleti… anche se non sono riusciti ad arrivare alla medaglia… e se vogliamo dirla tutta, con un grande rispetto per gli atleti normodotati, mi concedete di dire che quelli che hanno dovuto superare problemi fisici per diventare atleti hanno dovuto superare qualche “problemino” di più? Oppure anche questo non è “politically correct”

#MarceloPadin #theEMNteam

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