Cosa succederebbe se tutte le auto in Italia fossero elettriche?

Centrale Taccani
La Centrale idroelettrica Taccani di Trezzo sull'Adda (MI).

La risposta alla domanda Cosa succederebbe se tutte le auto in Italia fossero elettriche?, sovente è scorretta e frutto di valutazioni che non riflettono i dati a disposizione di tutti.

Proviamo a dare la risposta giusta e le chiavi di lettura di questi dati che sono stati analizzati da Simone Rambaldi per Electric Motor News.

Attualmente stanndo alle statistiche dell’ICDP – International Car Distribution Program – in Italia, gli automobilisti percorrono circa 12.000 km l’anno, ovvero 33 km al giorno.

In Italia secondo le Registrazioni del PRA  ci sono 37.857.238 di automobili circolanti.

Come modello di paragone prendiamo una vettura media che abbiamo identificato come una Volkswagen e-Golf ed utilizziamo il consumo reale di energia fatto dagli utenti, pari a 15,5 kWh/100 km.

Energia ricarica auto elettricaIl grafico di consumo che riportiamo in questo post, della Società Terna (gestore della rete elettrica nazionale italiana) riporta i valori compatibili con una giornata media che segnala un picco minimo di 27GW ed un picco massimo di 52GW.

Con questi dati un auto consuma ogni giorno 5,16 kWh di energia per percorrere i 33km giornalieri che abbiamo menzionato precedentemente.

Moltiplicando questo valore per il numero di auto in circolazione, troviamo che i 38 milioni di autoveicoli necessitano ogni giorno di 196,33 GWh.

Distribuita nell’arco della giornata (24 ore), questo si traduce in una potenza impegnata di 8,18 GW.

Oggigiorno in Italia sono teoricamente disponibili centrali con una potenza totale di circa 124 GW, togliendo quelle in manutenzione programmata, in stand-by e riducendo come da dati statistici la potenza di quelle che non producono sempre al massimo regime (solare, eoliche, ecc.) si ha una potenza massima disponibile circa 86 GW (dati Terna).

Questo significa che sommando i consumi nazionali con gli 8 GW dovuti alle auto elettriche, si sale a valori di consumo minimo di 35 GW e picchi di consumi massimi di 60GW.

Questi consumi sono gestibili dalla rete attuale senza problemi, soprattutto considerando che le auto elettriche rappresentano carichi elettrici di tipo programmabile e gestibile, cioè si può  programmare quando far partire la carica e la colonnina può gestire la corrente di ricarica in funzione dello stato della rete.

In questo calcolo non sono stati considerati tutti i risparmi dati dal passaggio alla trazione elettrica. Ad oggi moltissima energia è utilizzata dal settore petrolifero per la raffinazione ed il pompaggio dei carburanti; energia che non verrebbe più usata con la conversione all’elettrico.

Altro piccolo risparmio può essere ad esempio l’energia usata anche da tutti i ventilatori di tutti i tunnel stradali per il ricambio forzato d’aria, in questo caso si tratta davvero di piccole quantità, però ogni risparmio è un tassello in più per ridurre l’inquinamento.

#SimoneRambaldi #TheEMNteam

6 Comments

  1. Questo vale per chi usa l’auto per un uso cittadino. Ma non tiene conto di chi usa il mezzo per lavoro che deve fare centinaia di chilometri tutti i giorni, vedi trasportatori, rappresentanti, taxisti e categorie simili.
    La vogliamo fare una ricerca seria, o vogliamo essere dei ciechi ambientalisti ipocriti?
    Voglio precisare che io non sono contrario all’attrice,i mezzi elettrici (come la vedo io), dovrebbero essere l’alternativa a chi usa il proprio mezzo solo in città e/o nelle vicinanze.
    Vedi per fare commissioni, lavoro (se non oltre 10-15 km da casa) mezzi pubblici: bus e ed eventualmente taxi.
    Poi per limitare le emissioni dei mezzi, ci vorrebbe anche uno sviluppo per quanto riguarda la nostra cultura.
    Usare il mezzo solo se si deve fare parecchia strada, e non per andare al bar, dalla parrucchiera e/o al negoy distante solo 300 metri.
    Con questo ho concluso e spero di non avere offeso nessuno, nel caso lo avessi fatto chiedo scusa.
    Buonasera a tutti.

  2. Questo vale per chi usa l’auto per un so cittadino. Ma non tiene conto chi usa il mezzo per lavoro che deve fare centinaia di chilometri tutti i giorni, vedi trasportatori, rappresentanti, taxisti e categorie simili.
    La vogliamo fare una ricerca seria, o vogliamo essere dei ciechi ambientalisti ipocriti?

  3. Scusate ma si dimentica sempre una cosa importante i tempi di ricarica che per fare il pieno di benzina/gasolio bastano pochi minuti per percorrere altri 200-300 Km.
    Quindi l’auto elettrica è incompatibile che chi non risiede vicino alla colonnina chi non ha tempo da perdere e poi se non si converte il trasporto pesante è un regalo per i produttori che inducendo alle restrizioni ti fanno comperare due auto.
    Personalmente ho visto un tizio che le produce e sta vicino a me farsi trainare a casa con un bel 2000 diesel.
    Vent’anni fa per fare casa lavoro facevo 60 Km/giorno con un dislivello di 600 metri.
    fate bene a parlare ma date le notizie credibili perché in ramo di e.e. ci ho passato una vita, conosco reti, impianti, ecc…
    Scusatemi ma vedete utilizzando l’energia reflua degli impianti che girano a vuoto si può produrre idrogeno da utilizzare sui mezzi di trasporto.

  4. Ho pubblicato qualche tempo fa surface LinkedIn un articolo che considera l’impatto degli EV sulla rete elettrica cittadina. Arriva a conclusioni un po’ diverse. L’articolo si chiama: Electrical vehicles and infrastructures. Andrea Camparada

  5. Caro Marcelo…i ventilatori dentro i tunnel stradali servono a rimuovere l’accumulazione dell’ossido di carbonio che è velenoso e comporta la perdita di conoscenza.

    • Questo vale per chi usa l’auto per un uso cittadino. Ma non tiene conto di chi usa il mezzo per lavoro che deve fare centinaia di chilometri tutti i giorni, vedi trasportatori, rappresentanti, taxisti e categorie simili.
      La vogliamo fare una ricerca seria, o vogliamo essere dei ciechi ambientalisti ipocriti?
      Voglio precisare che io non sono contrario all’auto elettrica, i mezzi elettrici (come la vedo io), dovrebbero essere l’alternativa a chi usa il proprio mezzo solo in città e/o nelle vicinanze.
      Vedi per fare commissioni, lavoro (se non oltre 10-15 km da casa) mezzi pubblici: bus e ed eventualmente taxi.
      Poi per limitare le emissioni dei mezzi, ci vorrebbe anche uno sviluppo per quanto riguarda la nostra cultura.
      Usare il mezzo solo se si deve fare parecchia strada, e non per andare al bar, dalla parrucchiera e/o al negozio distante solo 300 metri, non è proprio l’ideale.
      Proviamo a pensare ai tempi di riscaldamento del motore, i consumi carburante, le emissioni e quant’altro.
      Con questo ho concluso e spero di non avere offeso nessuno, nel caso lo avessi fatto chiedo scusa.
      Buonasera a tutti.
      P.S chiedo scusa per gli errori di dicitura all’inizio articolo, sono dovuti alla scrittura automatica.

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