Le tendenze del settore auto nel 2025

Le tendenze del settore auto nel 2025

La società carVertical, leader nella raccolta di dati per il settore automobilistico, ha indagato quali sono le tendenze che caratterizzeranno il mercato automobilistico nel 2025.

Il mercato automobilistico è molto sensibile alle sfide economiche a livello globale, alle mutevoli situazioni politiche e agli aggiornamenti delle normative sulle emissioni. Seguendo questi cambiamenti, in alcuni anni si prevede un’elevata attività di acquisto, mentre in altri gli acquirenti sono tenuti a modificare le proprie abitudini.

Nel 2025 ci sarà una carenza di auto con 3 o 4 anni di vita

La crisi globale dei semiconduttori può sembrare un ricordo del passato, ma i suoi effetti sul mercato automobilistico si fanno ancora sentire. Nel 2021-2022, le interruzioni della supply chain hanno infatti portato a un calo significativo della produzione di nuove auto in tutto il mondo.

Le fluttuazioni del mercato di nuovi veicoli hanno un impatto diretto sul segmento delle auto usate. Attualmente c’è una notevole carenza di veicoli prodotti nel 2021-2022 e questo problema si sentirà anche nel corso del nuovo anno. Ci saranno ben poche auto con 3 o 4 anni di vita tra cui poter scegliere – afferma Matas Buzelis, esperto del settore automobilistico di carVertical.

Questa situazione comporta inevitabilmente un prezzo più alto anche per le auto usate da 3 o 4 anni. I venditori disonesti possono approfittarne falsificando il chilometraggio dei veicoli, nascondendo danni o altri difetti, gonfiando così il prezzo delle auto quasi nuove sul mercato di seconda mano. Per questo motivo, gli acquirenti dovrebbero valutare molto attentamente le condizioni dell’auto, verificarne la storia e assicurarsi che le informazioni sul veicolo dichiarate dal venditore siano accurate.

I tassi d’interesse più bassi potrebbero incentivare le vendite automobilistiche

Il mercato delle auto, sia nuove sia usate, è stato duramente colpito dall’inflazione e dall’aumento dei tassi di interesse. Molti automobilisti hanno quindi optato per auto più economiche o hanno semplicemente rimandato l’acquisto.

Tuttavia, con la stabilizzazione dei tassi di interesse nel 2024, si prevede che il mercato automobilistico avrà un’importante ripresa nel 2025. Con il calo dei tassi, le auto diventano più accessibili, influenzando in modo significativo il comportamento degli acquirenti: chi negli ultimi anni ha preferito risparmiare potrebbe quindi considerare un investimento automobilistico nel corso di quest’anno.

Il mercato dei veicoli elettrici avrà una crescita lenta

I costi elevati dei veicoli elettrici, uniti a un’infrastruttura di ricarica pubblica poco sviluppata, rallentano la crescita di questo mercato. Nonostante alcuni automobilisti desiderino un’auto elettrica, i prezzi più elevati rispetto a modelli simili a diesel e benzina ne scoraggiano l’acquisto. Nella maggior parte dei Paesi europei, la scarsità di stazioni di ricarica pubbliche fa sì che i veicoli elettrici siano scelti principalmente da coloro che possono ricaricarli a casa.

La domanda di veicoli elettrici usati potrebbe essere influenzata in modo significativo dalla crescente popolarità di auto elettriche cinesi a basso costo in Europa. Tuttavia, non è chiaro se gli automobilisti investiranno in questi modelli, data l’incertezza sulla loro affidabilità e sul servizio post-vendita. Molti acquirenti potrebbero rimanere fedeli a marchi consolidati – spiega Buzelis.

I prezzi delle auto diesel per l’Europa dell’Est non si abbasseranno

Le auto diesel hanno a lungo dominato il mercato dell’Europa occidentale, ma la loro popolarità sta scemando. Gli acquirenti si stanno orientando sempre di più verso auto ibride e a benzina e allo stesso tempo le normative più severe sulle emissioni stanno spingendo i veicoli diesel fuori dal mercato.

Il calo della produzione di auto diesel nuove in Europa occidentale si ripercuote sull’offerta di auto diesel usate nei Paesi dell’Europa dell’Est. A causa di questa offerta limitata, le auto diesel usate da 1 a 5 anni rimarranno probabilmente ancora molto richieste in questi Paesi, rallentando la loro svalutazione in modo significativo.

Le case automobilistiche europee saranno messe alla prova

Nel 2025, l’Unione Europea ha ridotto il livello di emissioni di CO consentito per le automobili da 116 grammi per chilometro a 94 grammi. Se i produttori non si adegueranno, dovranno pagare multe salatissime per ogni veicolo venduto.

Con l’inasprimento delle normative sulle emissioni da parte dell’Unione Europea, i principali produttori automobilistici devono necessariamente adattarsi. A ciò si aggiungono altre sfide: gli acquirenti sono infatti riluttanti a passare ai veicoli elettrici e la crescente popolarità dei marchi automobilistici cinesi rappresenta un’altra minaccia – commenta Buzelis.

Le vendite ridotte di veicoli elettrici e i dubbi dei consumatori creano problemi per l’intero mercato automobilistico. Oltre all’Italia, anche Austria, Bulgaria, Polonia, Romania, Slovacchia, e Repubblica Ceca hanno già espresso preoccupazione per le norme più severe sulle emissioni, in quanto eventuali multe potrebbero danneggiare sia i produttori sia le economie nazionali.

Le case automobilistiche europee sono costrette a offrire veicoli con una domanda scarsa. Inoltre, le nuove auto stanno diventando sempre più costose, il che naturalmente rallenta le vendite. Per uscire da una crisi che sembra inevitabile, l’industria europea deve essere in grado di evolversi per affrontare le nuove normative e la concorrenza cinese – suggerisce Buzelis.

Fonte: carVertical

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