Uno sguardo alla mobilità del futuro

TIS: al workshop “Smart Mobility” veicoli autonomi e condivisione dei mezzi

Fonte: TIS

 

Bolzano, Italia. 24 Marzo 2015. Veicoli che si guidano da soli prenotabili con una app: non è un film futuristico, bensì quello che potremo vedere nelle nostre città tra pochi anni. Questo è uno degli scenari illustrati dall’esperto di veicoli autonomi Pier Paolo Porta, ricercatore della start-up parmigiana VisLab di Parma. Il suo intervento ha aperto il workshop “Smart Mobility: tecnologie e nuovi servizi di mobilità” organizzato dal Centro Free Software & Open Technologies del TIS innovation park.

Porta ha raccontato l’esperienza del VisLab che già nel 2010 ha realizzato l’impresa di condurre una flotta di auto senza guidatore da Parma a Shangai in occasione dell’Expo internazionale. La start-up parmigiana è riconosciuta a livello internazionale per l’eccellenza nello studio di sistemi di visione artificiale per la guida autonoma e il suo fondatore Alberto Broggi è una delle personalità più famose ed apprezzate in questo settore.

 

Veicoli che si guidano da soli

Porta ha illustrato come funziona questo tipo di veicoli: telecamere e laserscanner 3D percepiscono l’ambiente circostante e rilevano la presenza di ostacoli. Queste informazioni sono processate immediatamente e vengono usate per correggere in automatico sterzo e velocità del mezzo che vengono così controllati senza intervento umano.

«Lo stato tecnologico di questi sistemi è ormai molto maturo, tanto che molti Stati nel mondo stanno cominciando a regolamentare la circolazione sperimentale di queste auto e ad affrontare questioni delicate come la responsabilità» afferma Porta, che continua: «le auto che si guidano da sole in un futuro non troppo lontano modificheranno il concetto stesso di mobilità per come lo conosciamo ora»; potrà infatti non esserci più grande differenza tra mobilità privata e pubblica. Per esempio, diverse persone con simili necessità di spostamento potranno essere servite dallo stesso veicolo autonomo, che le prenderà sotto casa e le porterà comodamente a destinazione. «Il concetto chiave sarà comunque la multi-modalità: per andare da A a B avremo bisogno di diversi mezzi di trasporto, e i veicoli autonomi ci aiuteranno a cambiare più agevolmente mezzo» conclude il ricercatore.

 

Car Sharing Alto Adige sotto analisi

La cosiddetta mobilità condivisa è stata anche al centro dell’intervento della ricercatrice Sara Boscolo dell’Istituto per il Management Pubblico dell’EURAC che ha presentato i primi risultati scientifici del primo anno dell’iniziativa Car Sharing Alto Adige / Südtirol.

«Tra gli aspetti più interessanti che sono emersi c’è sicuramente il modo con cui gli altoatesini utilizzano il servizio: molti clienti sono aziende e la lunghezza media degli spostamenti è piuttosto elevata, pari a circa 80 chilometri per utilizzo» commenta la ricercatrice.

Lo studio è stato condotto su incarico del TIS nell’ambito del progetto “The Green Mobility of the Future” che ha promosso concetti di multi- e co-modalità per la mobilità sostenibile del futuro.

«Grazie a questo studio abbiamo identificato i possibili fattori di miglioramento del servizio» afferma Cristina Larcher, direttrice del Car Sharing Alto Adige / Südtirol, che sottolinea: «insieme all’EURAC e al TIS abbiamo così creato le basi per lo sviluppo di un modello di car sharing in grado di rispondere sempre meglio alle esigenze specifiche del territorio altoatesino».

 

Usare la bici a Merano

La sperimentazione sul servizio di noleggio bici  che verrà condotta nei prossimi mesi dal Comune di Merano è stata invece presentata dall’amministrazione meranese in collaborazione con la sua Azienda di Soggiorno.

«Nei prossimi mesi monitoreremo gli utilizzi delle bici del servizio comunale di noleggio bici in modo molto più dettagliato rispetto al passato» afferma Fabrizio Oliver, responsabile del servizio ambiente, sport e tempo libero del Comune di Merano. «posizioneremo infatti dei dispositivi di rilevamento su tutte le bici per capire quanto spesso vengono noleggiate. Grazie a quest’esperienza, prevediamo infatti di introdurre dal 2016 un nuovo servizio di bike sharing cittadino».

Grazie alla collaborazione con il Centro Free Software & Open Technologies del TIS e con numerose aziende locali a breve sarà inoltre possibile conoscere in tempo reale attraverso un unico sito web non solo la posizione degli autobus della SASA – informazione già visibile sul sito bus.merano.eu – ma anche la disponibilità di auto del servizio di car sharing, delle biciclette del servizio di noleggio comunale e di utenti disposti a fare car pooling (ossia a condividere spostamenti in macchina in cambio di un eventuale rimborso).

 

Il progetto «The Green Mobility of the Future»

Il workshop è l’evento conclusivo del progetto «The Green Mobility of the Future» del TIS, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR); scopo del progetto è stato proporre e radicare una nuova cultura della mobilità sostenibile, basati sui concetti di multi- e co-modalità, di mobilità connessa, informata e consapevole.

«Il successo dell’iniziativa di car sharing in continua crescita, Merano che si impegna nella sperimentazione e nella promozione integrata di queste forme di mobilità, e tante nuove realtà aziendali – di cui alcune incubate qui al TIS – per una crescente offerta tecnologica in questo settore» così elenca con soddisfazione le ricadute del progetto Roberto Cavaliere, coordinatore tecnico del progetto e collaboratore del Centro Free Software & Open Technologies del TIS.

 

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