Una nuova ragione degli EV rende nervoso Marchionne

di Stephen Edelstein

Fonte: GreenCarReports

 

Detroit, Michigan. 12 Gennaio 2016. L’Amministratore Delegato FCA Sergio Marchionne non è molto interessato alle auto elettriche (NdR: nell’articolo è stato utilizzato un eufemismo giornalistico, la realtà è che le interessano proprio)

Quando la sua azienda ha lanciato la Fiat 500e elettrica, Marchionne si è affrettato a precisare che si stava solo facendo così per osservare il mandato che riguarda gli obblighi dei veicoli ad emissioni zero nella California.

E anche se FCA ha appena lanciato il minivan Chrysler Pacifica ibrido plug-in, Marchionne non è diventato un fan delle auto con le spine.

Ora, l’Amministratore Delegato di Fiat Chrysler è preoccupato perchè le auto elettriche accelereranno un processo di “disintermediazione”, secondo il Financial Times

In altre parole, la paura maggiore è che l’uso di propulsori elettrici porterà i costruttori a cedere il controllo dei componenti del veicolo ai fornitori.

Gli automaker sono abituati a costruire virtualmente tutti i componenti appositamente per la fabbricazione delle proprie automobili, ma ora mantenere il fermo controllo dei soli componenti del gruppo propulsore diventerà sempre più difficile, ha detto Marchionne in un’intervista all’Auto Show di Detroit.

Lui crede che le case automobilistiche perderanno quest’ultima riserva del controllo se si dovesse passare ai propulsori elettrici.

“Se cominciamo a perdere cose del genere”, ha detto Marchionne, “non saremo in grado di aggrapparci a nessuna conoscenza di proprietà e di controllo di tale attività”.

Anche se Marchionne non l’ha nominato specificamente,si riferisce alla Chevrolet Bolt EV 2017, che sarà costruita nell’ambito di un partenariato di ampio respiro tra General Motors ed il fornitore di batterie LG.

Oltre a fornire le batterie della vettura elettrica di 200 miglia di autonomia, LG fornirà tutto, dal motore elettrico al sistema di infotainment.

Perché possono essere facilmente acquistati da fornitori, gli analisti hanno anche sottolineato che saranno i propulsori elettrici ad agevolare l’ingresso di aziende come Apple nel settore auto.

Gli ultimi anni hanno visto una serie di start-up del settore auto elettriche emergere nella Silicon Valley tra cui Tesla e, più recentemente, la mezza cinese Faraday Future ed Atieva.

Quindi, se i propulsori elettrici realmente stanno contribuendo alla disintermediazione, possono anche rendere possibile per una serie di nuovi concorrenti di sfidare i costruttori stabiliti.

Solo il tempo ci dirà se Marchionne dovrà perdere il sonno.

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