Suzuki Concept Kizashi: terza fase della strategia mondiale Suzuki

Fonte: Suzuki Italia

Con Swift, Suzuki ha dato avvio alla prima fase della sua strategia mondiale, la cui prerogativa principale era la sportività. Swift ha vinto premi in tutto il mondo grazie alle sue doti dinamiche ed al suo design. Suzuki ha altresì ricercato la sportività in Grand Vitara ed SX4, vetture che hanno ottenuto grande riscontro sul mercato.

Splash, invece, si propone come il primo modello della seconda fase della strategia globale di Suzuki, il cui leitmotiv è la famiglia. Se nella prima fase l’attenzione era focalizzata sulla sportività, a seguito dell’evolversi dell’immagine del marchio, Suzuki sta ora consolidando i suoi valori tradizionali: impiego familiare e facilità di utilizzo.

Il modello successivo in arrivo dopo Splash è la nuova generazione della Alto, in grado di coniugare rispetto dell’ambiente ed agilità.

L’introduzione del segmento D, con Concept Kizashi, rappresenta l’inizio della terza fase della strategia mondiale di Suzuki. In questa fase, il valore principale è lo status. Il marchio si è evoluto in modo tale da essere maturo per affrontare e superare la grande sfida di produrre vetture che conferiscano ai proprietari un senso di appartenenza sociale. 

Ma perché Suzuki ha deciso di entrare nel segmento D?

Suzuki è riconosciuta come azienda costruttrice specializzata nella produzione di vetture compatte e SUV, con clienti in 168 Paesi in tutto il mondo. Le vendite annuali sono costantemente cresciute, passando da 1.654.000 unità nell’anno fiscale 1997 a 2.405.000 unità nell’anno fiscale 2007 (dato stimato).

Nel piano a medio termine di 5 anni, Suzuki si pone un obiettivo di vendita di 3 milioni di vetture nell’anno fiscale 2009 (ultimo anno del piano). La multinazionale giapponese ha ottenuto nell’anno fiscale 2006/2007 vendite consolidate per 3.000 miliardi di yen; dati che dimostrano il prestigio internazionale che l’Azienda sta conquistando nel mondo dell’auto.

Nonostante i progressi, Suzuki non è stata però in grado di soddisfare i molti clienti che, desiderando restare con l’azienda, avevano la necessità di acquistare vetture più grandi. La multinazionale ritiene necessario rispondere a queste crescenti aspettative ed è consapevole della necessità di garantire una più ampia gamma prodotti, in modo da soddisfare automobilisti dai diversi stili di vita. Per questo, Suzuki ha deciso di implementare la propria offerta, in modo da essere presente nei prossimi anni in tutti i segmenti, dal A al D. La prima vettura Suzuki del segmento D sarà il suo top di gamma.

Un’altra motivazione alla base dell’ingresso nel segmento D è quella di sfruttare appieno l’alto livello di competenza tecnologica di Suzuki, accrescendo così l’immagine del marchio.

Ingresso di Suzuki nel segmento D

Suzuki è consapevole che non ha senso entrare nel segmento D se non si offre un prodotto dal nuovo valore, diverso da quello proposto dagli altri marchi. 

Suzuki ha prestato grande attenzione al fatto che il segmento D è principalmente diviso in due parti. La prima è composta da veicoli realizzati per la famiglia, auto relativamente comode in cui è rilevante lo spazio dell’abitacolo. La seconda si contraddistingue per le vetture cosiddette “entry luxury”, che enfatizzano le prestazioni, sono piuttosto compatte e offrono livelli elevati di qualità e prestigio.

Il nuovo valore che Suzuki intende offrire non appartiene a nessuno di questi due gruppi.

Il pay off di Suzuki “Way of Life!” (Stile di Vita) si basa su cinque fattori – “diretto”, “valore”, “sportivo”, “spirituale” ed “eccitante”. I termini “diretto” e “valore” esprimono la capacità di Suzuki di offrire prodotti pratici e utili. Le parole “sportivo“ e “spirituale” riflettono l’attrazione emotiva dei suoi prodotti. Infine, l’aggettivo “eccitante” identifica la sensazione principale che Suzuki trasmette ai suoi clienti attraverso tutti i suoi prodotti. Tra questi elementi, il “valore” (in altre parole un livello di soddisfazione del cliente più elevato di quanto potrebbe semplicemente essere atteso dal “prezzo”) è una prerogativa innata dei veicoli Suzuki.
Si potrebbe affermare che tutte le attuali vetture del segmento D, per le quali la competitività economica è un motivo di vendita, vengono scelte dai clienti perché offrono un buon bilanciamento sia tra prezzo ed equipaggiamenti, sia tra performance di guida e spaziosità dell’abitacolo. Ma il segmento D di Suzuki sarà diverso.
Con il debutto nel segmento D, il valore che Suzuki esprimerà meglio non sarà quindi quello legato al prezzo, bensì sarà un valore emozionale. 
In altre parole, Suzuki è il primo costruttore di automobili che ha come obiettivo, nel segmento D, di coniugare la competitività economica all’attrattiva emotiva.
Per soddisfare le esigenze di sportività, le dimensioni della vettura riflettono l’importanza conferita alle performance. Così, oltre alla spaziosità dell’abitacolo, essenziale nel segmento D, l’auto si contraddistingue per essere molto snella. Riguardo invece al design, Suzuki, dopo aver accuratamente studiato lo styling sportivo ed eccitante presente nel segmento D, ha deciso che lo stile della nuova vettura si deve basare su due concetti: grazia e dinamismo.
Dal momento che il leitmotiv della terza fase della strategia di Suzuki è lo status, al dinamismo non dovrebbe corrispondere un’ostentata espressione di potenza. Suzuki ambisce piuttosto ad uno stile ricco nel carattere, in grado di trasferire uno spirito appassionato.
La sportività che Suzuki vuole trasmettere nel segmento D verrà espressa direttamente dal dinamismo della vettura. Gli ingegneri Suzuki stanno lavorando per massimizzare la qualità delle performance, non solo in base alle prestazioni, ma anche in modo da stimolare le emozioni della gente. Questo sforzo è essenziale, perché la sportività è misurata non in termini di tempi e prestazioni, ma di emozioni. Suzuki ha già dato forma a questo pensiero con Swift Sport.

L’obiettivo è quello di portarlo avanti e di svilupparlo anche nel segmento D

L’approccio ingegneristico a supporto del nuovo progetto

Per ottenere i risultati desiderati, Suzuki sta utilizzando il suo tipico e tradizionale approccio. La metodologia adottata è quella di coniugare tecnologie già sperimentate, affinandole attraverso il know-how e la passione, piuttosto che non quella di percorrere nuove spettacolari strade.

Questo tipo di approccio è attualmente uno dei più importanti benefit che abbiamo ereditato dalla divisione motocicli della nostra azienda (Suzuki è una delle poche multinazionali che produce sia automobili sia motocicli). Sulla moto, dove il connubio uomo-macchina è ancora più cruciale che nelle vetture, stabilire le dinamiche basandosi solo sui dati è impossibile. Invece è essenziale condurre numerose prove su strada, verificando ed interpretando ogni singolo commento dei tester, per poi trasferire i risultati nel design. Questo metodo può apparire antiquato in un mondo dove la tecnologia virtuale ha la meglio. Ma fin da quando gli ingegneri Suzuki hanno iniziato a lavorare sulla Swift, hanno capito che questo era il metodo più efficace per stimolare le emozioni degli utenti. Questi sono i fattori alla base dell’ingresso anche nel segmento D.

Contemporaneamente, Suzuki è consapevole della necessità di rispondere adeguatamente al rispetto dell’ambiente anche nel segmento D. La principale risposta a questa richiesta è lo sviluppo di una vettura ibrida. Lo scopo è di utilizzare un dispositivo ibrido (una combustione interna provvede alla propulsione, mentre un motore elettrico fornisce supporto ogni qualvolta si renda necessaria della potenza aggiuntiva) per ottenere compatibilità ambientale, senza sacrificare l’emozione nella guida.

Suzuki prevede di applicare la trazione integrale (AWD, una tecnologia che Suzuki ha perfezionato negli anni) per incrementare ulteriormente le perfezionate dinamiche. Per una ancora migliore combinazione tra rispetto ambientale e prestazioni dinamiche, l’AWD (All Wheel Drive) prevede emissioni CO2 più basse rispetto a tutte le vetture AWD del segmento D.

Anteprima Suzuki nel segmento D: Concept Kizashi

Suzuki svela l’evolversi del nuovo progetto al Salone Internazionale dell’Automobile di Francoforte 2007, sotto forma di un prototipo denominato Concept Kizashi.

Kizashi è una parola giapponese che significa “preludio” o “assaggio”. Il nome è sinonimo di cambiamento.
 Concept Kizashi rappresenta la passione che Suzuki ha per le sfide (questo è uno degli aspetti principali della sua cultura aziendale), la strada futura e lo spirito competitivo tipico di Suzuki.

Per adempiere questa missione, il concetto alla base del design per Concept Kizashi è “un atleta dinamico in movimento”. Questo perché l’ideale di Suzuki circa il segmento D si può riassumere nelle qualità di un grande atleta: dedizione alle sfide sportive; forza fisica derivante da un duro allenamento quotidiano; fisico asciutto; e carisma del campione.

Suzuki si è fortemente impegnata per trasferire il codice di un atleta nelle caratteristiche della vettura.

1. Debutto senza precedenti, destinato a lasciare un segno nel segmento D

La carrozzeria richiama il fisico agile e muscoloso di un atleta professionista, mentre l’anteriore, molto sporgente, trasmette un carattere nobile.

2. Un look energico che ben rappresenta le prestazioni dinamiche della vettura

Ruote larghe e ampi battistrada esprimono un’attitudine a prestazioni superiori. La forma del cofano lascia intendere grande potenza. La carrozzeria suggerisce un’ottima aerodinamica e stabilità.

3. Carattere e status tipici delle vettura ammiraglia di Suzuki

La cura dei singoli componenti è rivelatrice della ricercatezza e qualità alla vettura

Concept Kizashi è un chiaro esempio dei bei progetti futuri proposti da Suzuki. Il segmento D continua a prendere forma.

Lunghezza totale mm : 4.650
Larghezza totale mm : 1.950
Altezza totale mm : 1.400
Interasse mm : 2.850
Motore  : sviluppato ex novo, 2.0 lt 4 valvole turbo diesel
Trasmissione : Sequenziale a 6 velocità
Sistema di guida : Advanced i-AWD
Pneumatici : 255/30R21
Cerchi  : 21 pollici, nove razze, in lega

Concept Kizashi 2

Sulla scia del clamore destato con Concept Kizashi al Salone di Francoforte 2007, al recente Tokyo Motorshow, Suzuki ha presentato Concept Kizashi 2, una crossover dal carattere sportivo il cui design conferma il dinamismo caratteristico del grande atleta e ispira emozioni forti.

Concepita per persone volitive che intendono utilizzarla per svago o per lavoro, Concept Kizashi 2 ha una forma accattivante, che esprime status e vitalità ed è capace di suscitare emozioni intense, che si traducono in eccellenti prestazioni.

Sotto il cofano, un 6 cilindri a V di 3,6 litri. Il motore della massima cilindrata mai usato da Suzuki, è abbinato ad un cambio automatico a sei velocità per un’accelerazione potente e performance straordinarie per la sua categoria.

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