Pensilina fotovoltaica by Pininfarina

Antares, la pensilina fotovoltaica di ricarica progettata da Pininfarina per Metalco

 L’albero tecnologico è esposto insieme al prototipo elettrico di Pininfarina, Nido EV, al MoTechEco di Roma – Salone della mobilità sostenibile – dall’11 al 13 maggio

Fonte: Pininfarina

Torino, Italia. 10 maggio 2011 – Si chiama Antares la pensilina fotovoltaica progettata da Pininfarina che Metalco presenta per la prima volta in occasione del MoTechEco di Roma, il Salone della mobilità sostenibile ospitato nella sede dell’Assessorato all’Ambiente di Roma Capitale. Dotata di totem per la ricarica di auto elettriche, la pensilina Antares è esposta assieme alla Nido EV, prototipo elettrico marciante interamente progettato e costruito da Pininfarina.

Antares nasce come soluzione ideale, completamente sostenibile, per la sosta e la ricarica di veicoli elettrici, un sistema concepito per la gestione delle flotte aziendali e le aree di parcheggio delle municipalità: alimentato interamente attraverso le celle fotovoltaiche che rivestono il tetto, l’albero tecnologico sviluppato da Pininfarina Extra è progettato per generare, in un anno, l’energia necessaria a coprire il consumo di due auto con una percorrenza media giornaliera di 75 km.

Metalco, azienda leader nel mercato dell’arredo urbano, ha realizzato questo primo esemplare di pensilina di ricarica  modulare (6700×4940 mm, altezza minima 2380 mm) assemblando elementi in acciaio ed elementi di raccordo in fusione di alluminio. La copertura di 33 mq consiste in 20 pannelli fotovoltaici da 230 Wp ciascuno, in grado di produrre una potenza totale nominale di 4,6 kW.

La geometria dell’albero è stata progettata in modo da facilitare il trasporto e, soprattutto, il montaggio dei pannelli fotovoltaici e diminuire così il numero di operatori dedicati, con un conseguente risparmio energetico globale.

A corredo della pensilina, a garantire la ricarica delle vetture elettriche, si trova un totem tecnologico che comprende un contatore bidirezionale, un gruppo di misura per la contabilizzazione dell’energia pro­dotta e un inverter con ingressi elettrici.

Il progetto Antares è un’ulteriore testimonianza che l’impegno di Pininfarina nella mobilità sostenibile è a tutto tondo: non solo sviluppo e produzione di veicoli elettrici e programmi di ricerca volti alla riduzione dei consumi e delle emissioni, all’utilizzo di materiali alternativi, più leggeri e riciclabili, alla sicurezza attiva e passiva, ma anche progettazione delle infrastrutture di cui le città devono dotarsi per sostenere la diffusione della mobilità elettrica.

Esposta nei Giardini dell’Aranciera proprio sotto la pensilina Antares, la Nido EV del 2010, progetto di vettura elettrica interamente disegnata, progettata e costruita nel Centro stile e ingegneria Pininfarina di Cambiano (Torino). City car di dimensioni limitate (lunghezza 2905mm), 2 posti e motore posteriore a magneti permanenti, Nido EV è un vero e proprio laboratorio intenzionato ad esplorare l’elettrificazione di una piccola vettura da città e, al tempo stesso, a sviluppare un pianale modulare. La struttura è progettata per essere declinata in quattro differenti veicoli completamente elettrici o ibridi: 2 posti, 2+1, pickup e van leggero.

A sottolineare il know how ingegneristico acquisito da Pininfarina in tanti anni di ricerca, in particolare nello sviluppo di veicoli a trazione ibrida ed elettrica, solo qualche settimana fa la Società ha presentato all’Auto Shanghai 2011 un Dimostratore Veicolo meccanizzato ed elettrificato, sviluppato anch’esso nell’ambito del laboratorio Nido.

Si tratta di una struttura modulare ad alta efficienza, con space frame in alluminio e utilizzo di materiali compositi quali le fibre di carbonio e l’honeycomb aramidico. Una soluzione che consente di concepire veicoli a bassi volumi produttivi e bassi investimenti, di rendere i veicoli più leggeri e di ottenere un’elevata rigidezza dinamica per una guida e un comfort ottimali.

La leggerezza della struttura rende inoltre possibile utilizzare batterie con minore capacità energetica e, quindi, meno pesanti e costose, garantendo pari prestazioni. 

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