Chevrolet Miray Concept ibrida

Velocità e forza: i concept Chevrolet Miray e Colorado Rally

• Due emozionanti concept in anteprima europea a Francoforte

• Il Colorado Rally si inserisce nella tradizione dei truck Chevrolet

• L’abitacolo di Colorado si caratterizza per le prestazioni del volante e il sistema antincendio

• Piccola e aperta, leggera e personale: è la concept Miray

• Informazioni visualizzate con retroproiezione sul quadro strumenti della Miray

Fonte: General Motors

Roma, Italia. 16 agosto 2011. Nei cento anni della sua storia, Chevrolet ha creato e definito una serie di vetture dal design indimenticabile. Alcune sono diventate vere e proprie leggende della strada, come la Belair, la Suburban, la Corvette o la Camaro.

Le vetture Chevrolet hanno un aspetto molto diverso, che ne riflette i vari utilizzi, ma condividono il design e il DNA del marchio e una serie di caratteristiche di carrozzeria e abitacolo che le distinguono dalla concorrenza.

Tra i più evidenti stilemi del moderno design globale Chevrolet c’è una tensione dinamica che si ritrova nell’intera gamma. Che si tratti di una citycar come la Spark o di un SUV come la Captiva, il design di Chevrolet è espressivo e vivace, ed evoca una sensazione di energia e forza trattenuta.

Contemporaneamente le vetture Chevrolet si rifanno a una tradizione che ha reso grande il marchio, rielaborando idee del passato senza restare prigioniere di un aspetto rétro.

La Chevrolet Miray e il Colorado Rally, due concept che verranno presentati in anteprima europea a Francoforte, incarnano questi principi stilistici e portano nel futuro le tendenze attuali dei rispettivi segmenti.

Il potente Colorado Rally anticipa la prossima generazione di pickup di dimensioni medie, e la futuristica Chevrolet Miray si caratterizza per un abitacolo di ispirazione aeronautica e una tecnologia ibrida avanzata.

Chevrolet Colorado: proporzioni ampie e muscolose, carrozzeria perfettamente modellata

Ogni centimetro della carrozzeria del concept Colorado Rally con cabina doppia e telaio a trazione integrale, presentato al Salone Internazionale dell’Auto di Buenos Aires, è un messaggio di forza. Intende comunicare la massima autenticità ed è stato progettato tenendo a mente la categoria rally.

Grazie al suo aspetto sicuro e ben piantato a terra, i cerchi in alluminio da 18 pollici con ruote specifiche per i terreni fangosi, un sistema di sospensioni regolabili in altezza (fino a 50 mm) e gli ammortizzatori Fox Racing Shox (corsa: 140 mm), la seconda versione del Colorado appare indistruttibile e performante.

La prima versione è stata presentata al Salone di Bangkok ad aprile di quest‘anno.

 “Chevrolet costruisce truck dall’inizio della sua storia ed essi costituiscono una parte essenziale del nostro marchio. Grazie a un design originale, alla sua eleganza e all’assenza di compromessi in termini di prestazioni, il concept Colorado Rally reinterpreta una tradizione di cui siamo tutti orgogliosi,” ha dichiarato Wayne Brannon, Presidente e Amministratore Delegato di Chevrolet Europe.

I grandi gruppi ottici anteriori con luci a LED, la tipica griglia sdoppiata Chevrolet, un cofano attentamente sagomato e i muscolosi parafanghi in fibra di vetro definiscono l’anteriore del Colorado.

Due luci aggiuntive inserite nel bordo superiore del tetto e negli specchietti laterali, i finestrini da rally in acrilico con le bocchette per l’aria e i ganci da traino anteriori e posteriori sottolineano le caratteristiche fuoristrada della vettura.

Il Colorado Rally Concept monta un motore turbodiesel da 2.8 litri e due verricelli da 5,5 cv inseriti nei paraurti anteriori e posteriori.

La carrozzeria di Colorado è verniciata con tre strati di bianco perla e spruzzi di particelle ‘dorate’, mentre tetto e paraurti, il roll bar stilizzato e la parte interna del pianale di carico, dove trovano posto la ruota di scorta e le scatole degli attrezzi, sono in plastica nera. La sponda del pianale di carico è dotata di due grandi aperture per migliorare l’aerodinamica e consentire una migliore vista posteriore. Altri dettagli sono il tappo del serbatoio a vista e, ovviamente, il cravattino Chevrolet, orgogliosamente portato sull’anteriore e sulla sponda del pianale.

All’interno, i designer si sono concentrati sull’ergonomia, la sicurezza e la funzionalità. L’abitacolo è dominato dal grigio scuro, in piacevole contrasto con la cabina antiribaltamento color argento e gli altri componenti metallizzati della cella di sopravvivenza . I passeggeri trovano posto su sedili rivestiti in neoprene con cuciture arancioni, mentre la parte superiore del quadro strumenti è realizzata in pelle . Un volante ad alte prestazioni disegnato per consentire una presa aggressiva aiuta il guidatore a portare il veicolo anche sui terreni più difficili.

Un display a LED funge da contachilometri. Per trovare la strada giusta si è assistiti da un navigatore satellitare posizionato davanti al copilota. Le cinture di sicurezza a cinque punti di Colorado sono attaccate direttamente alla cella di sopravvivenza.

Un sistema antincendio dedicato garantisce protezione da qualsiasi incendio si possa sviluppare nell’abitacolo e nel vano motore.

Altre caratteristiche degli interni:

• Un interruttore centrale integrato nella consolle, con due funzioni principali: avviare il motore e disattivare qualsiasi sistema del veicolo in caso di emergenza.

• Un sistema “air boost” che ripulisce rapidamente l’abitacolo dopo che il veicolo è entrato in una nube di polvere durante un percorso fuoristrada.

• Un pacchetto per l’idratazione riposto dietro ciascun sedile. Gli occupanti possono nutrirsi ingerendo una soluzione attraverso un tubicino.

Chevrolet Miray: si fa più stretto il legame tra automobile e guidatore

Presentata per la prima volta al Salone di Seoul a marzo, la concept Chevrolet Miray reinterpreta in modo fresco e moderno alcuni stilemi tipici di Chevrolet rendendo merito alla tradizione delle sportive della casa.

La Miray viene azionata da due motori elettrici a batteria da 15 kW disposti anteriormente che garantiscono rapida accelerazione e zero emissioni nella guida urbana.

“ ‘Miray’ è una parola coreana e significa ‘futuro.’ Questo concept rafforza il legame tra auto e guidatore e fa intendere in modo fresco e brillante come potrebbero essere le sportive del futuro,” spiega Brannon. “Molti componenti utilizzati nel gruppo motore trasmissione derivano dai nostri sistemi. La Miray dimostra come sia possibile estendere e migliorare le attuali tecnologie di propulsione.”

La Miray è una vettura piccola e aperta, come la Monza SS del 1963, e leggera e personale come la Corvair Super Spyder del 1962, e si caratterizza per la fusoliera aerodinamica che ricorda i moderni caccia.

La griglia sdoppiata è definita da gruppi ottici a LED con le nuove luci diurne. I parafanghi anteriori e posteriori ricordano le Chevrolet Corvette del passato ed esaltano lo spirito sportivo di questa concept.

Gli spoiler di fibra di carbonio alle estremità aiutano a controllare la deportanza e il flusso dell’aria. Dall’alto, l’abitacolo presenta una originale forma a diamante. La fiancata a cuneo è realizzata in plastica rinforzata con fibra di carbonio (CFRP) e fibra di carbonio.

Le linee spigolose sottolineate dalla luce ambiente creano una filante scia luminosa quando l’auto è in movimento, riempiendo di luce e calore le sue forme scolpite. Le portiere a forbice stile Le Mans sottolineano l’aspetto corsaiolo della Miray.

Nel posteriore, le luci posizionate sotto la superficie della coda d’anatra richiamano i tipici elementi sdoppiati Chevrolet. La Miray monta cerchi anteriori da 20 pollici e posteriori da 21 pollici realizzati in composito di alluminio e fibra di carbonio.

Il tema della turbina evoca il movimento, anche quando la Miray è ferma.

Un abitacolo elegante L’abitacolo della Miray è caratterizzato da un mix di alluminio spazzolato, pelle naturale, tessuto bianco e lega metallica liquidmetal per un effetto complessivo di velocità scultorea.

Il vano passeggeri è circondato da un guscio in fibra di carbonio, che garantisce una struttura leggera e allo stesso tempo rigida. L’avvolgente cruscotto sdoppiato trae ispirazione da una vettura iconica come la Chevrolet Corvette: è costruito intorno al guidatore e coinvolge il passeggero nell’esperienza di guida.

I designer hanno adottato un sistema di retroproiezione sul quadro strumenti, un approccio originale per la visualizzazione delle informazioni, che sono state divise in tre zone, per eliminare i disturbi visivi superflui e permettere di concentrarsi sull’emozione della guida. Il touch screen centrale confluisce in un supporto di alluminio che ricorda la punta di un aereo da caccia con il carrello abbassato.

La superficie esterna si lega all’interno e prosegue nella consolle centrale rinforzata, un elemento importante che unisce parte anteriore e posteriore della vettura.

L’illuminazione interna, che parte dal quadro strumenti superiore e raggiunge l’area degli schienali, trasmette una sensazione di lusso. Imbottiture dei sedili e poggiatesta sono uniti da un leggero guscio in fibra di carbonio e sono montati su un’unica guida in alluminio. I poggiatesta seguono la forma della carrozzeria, e sono dotati di sistema air scarf per guidare all‘aperto.

Un particolare interessante è il pulsante di avvio centrale. Quando viene attivato, il gruppo di strumenti montati su una colonna retraibile sale come la copertura di un velivolo monoposto e sulla superficie bianca compare una “proiezione interattiva”. Videocamere posteriori a scomparsa, che sostituiscono i tradizionali specchietti retrovisori, fuoriescono elettricamente dai vetri laterali. Durante la guida urbana, la videocamera anteriore funziona con il GPS per sovrapporre le informazioni di navigazione alle immagini reali.

Il sistema di propulsione flessibile è in linea con il carattere futuristico della Miray Il sistema di propulsione “semi-elettrico” della Miray, posizionato prevalentemente alle spalle e sotto il guidatore, è stato studiato per massimizzare prestazioni e consumi.

I due motori elettrici anteriori da 15 kW sono alimentati da una batteria agli ioni di litio da 1,6 kWh che viene caricata dalla rigenerazione dell’energia di frenata.

E‘ possibile passare dalla trazione anteriore a quella posteriore. Un motore turbo quattro cilindri da 1.5 litri montato dietro il posto guida si associa ai motori elettrici per aumentare le prestazioni, garantendo una coppia brillante e integrandosi senza soluzione di continuità con il sistema elettrico per definire nuovi standard nel segmento delle roadster compatte.

La trasmissione con doppia frizione elimina la necessità di avere un convertitore di coppia, consentendo così di ridurre le dimensioni del motore. I cambi di marcia sono rapidi e sicuri, grazie a rapporti definiti per raggiungere la massima velocità nella modalità ad alte prestazioni. Il sistema start/stop entra in funzione insieme alla trasmissione a doppia frizione.

Be the first to comment

Leave a Reply

Your email address will not be published.


*


This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.