Mercato italiano dell’auto a gennaio 2021: elettriche a + 28,2%

mercato auto

Di fronte a un calo complessivo del 14% del mercato rispetto a gennaio 2020, le auto elettriche crescono del 28,2% all’1,9% di rappresentatività, dall’1,2% del gennaio 2020.

A gennaio il mercato dell’auto stenta a decollare e le 134.001 immatricolazioni di nuove vetture segnano un calo del 14% rispetto alle 155.867 vetture nuove immatricolate a gennaio 2020.

Bisogna dire che il mese di gennaio è stato certamente penalizzato da due giorni lavorativi in meno, ma ancor più dalle limitazioni nelle zone più colpite dall’emergenza da Covid-19 e dall’apertura tardiva del portale per la richiesta degli incentivi. A questo va aggiunto che il mancato adeguamento al nuovo ciclo WLTP dei valori di CO2 previsti per l’applicazione dei fringe benefit ha causato turbativa nel mercato delle auto aziendali.

Da sottolineare che il calo sarebbe stato certamente ancora più pesante in assenza del pacchetto di incentivi previsto dall’emendamento bipartisan alla Legge di Bilancio, che ha prorogato di fatto quanto egregiamente già previsto nel noto emendamento dell’On. Benamati approvato a luglio nel corso dell’iter di conversione in Legge del DL Rilancio.

L’avvio degli incentivi, infatti, sta fornendo grande sostegno al comparto, con un notevole successo per le richieste di rottamazione sulla fascia incentivata da 61 a 135 g/km: un ottimo risultato per l’ambiente, ma la disponibilità di fondi rischia di esaurirsi rapidamente nel primo trimestre.

Inoltre, se le vetture a ricarica esterna (BEV+PHEV), come auspicato, dovessero raggiungere una market share a doppia cifra, allora anche per la fascia 0-60 g/km i fondi non basterebbero a coprire l’intero anno.

Il PNRR avendo un respiro pluriennale non dovrebbe incidere sui risultati 2021, ma se necessario potrebbe anche essere usato per intervenire con un rifinanziamento dei fondi, già nel breve termine.

“In questo scenario la nostra stima per il mercato delle autovetture nel 2021 è di 1.550.000 immatricolazioni, che indica un andamento positivo del +12% rispetto all’annus horribilis appena chiuso, ma che va letta in relazione al trend pre pandemia: parliamo ancora di un pesante calo del 19% rispetto ai livelli 2019 e non è certamente una stima prudenziale – afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere.

“I programmi del PNRR rappresentano un’occasione storica per l’Italia, fondamentali per il decollo della mobilità verde e il rilancio del settore automotive, con benefici per l’ambiente la stabilità occupazionale e il bilancio dello Stato – conclude il Presidente. In questo quadro, il nostro settore può giocare un ruolo centrale per il riavvio dell’economia, attraverso tre pilastri strategici su cui convogliare le risorse disponibili: un corretto supporto allo sviluppo della mobilità green, rispettando la neutralità tecnologica; la realizzazione di infrastrutture di rifornimento per i veicoli di nuova generazione; una maggiore competitività delle aziende italiane, allineando la fiscalità delle imprese che si avvalgono di auto aziendali a quella dei principali Paesi europei, riducendo il gap competitivo di cui soffrono”.

I numero secondo le diverse alimentazioni

Una flessione a doppia cifra nel 1° mese dell’anno interessa tutte le alimentazioni tradizionali: perdono circa 1/3 delle vendite il motore a benzina, diesel e metano, scendendo rispettivamente al 36% (-10,4 p.p.), al 26,9% (-6,7 p.p.) e al 2% (-0,6 p.p.). Il Gpl con un calo del 15%, rimane stabile al 6,1% di quota. Prosegue il boom delle vetture elettrificate, in particolare ibride e plug-in che crescono a tripla cifra, raggiungendo le prime il 24,3% dal 9,2% di un anno fa e le seconde il 2,8% (+1,9 p.p.). Le vetture elettriche crescono del 28,2% all’1,9% di rappresentatività, dall’1,2% del gennaio 2020.

Fonte: UNRAE

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