C’è una parola chiave nella strategia messa in atto dal Gruppo Volkswagen per la sostenibilità e la riduzione delle emissioni di CO2: decarbonizzazione.
Per contenere l’innalzamento della temperatura globale e ridurre le emissioni di CO2 prodotte dall’uomo il più rapidamente possibile, il Gruppo si è espressamente impegnato per raggiungere i target definiti dall’Accordo sul Clima di Parigi, che prevede una società a impatto climatico zero entro il 2050.
Ma cosa significa esattamente decarbonizzazione? E quali sono gli obiettivi e le misure ad essa associate?
Il termine decarbonizzazione significa letteralmente riduzione del carbonio. Più nel dettaglio, è la conversione a un sistema economico che riduce e compensa le emissioni di anidride carbonica (CO2) in modo sostenibile. L’obiettivo a lungo termine è creare un’economia globale priva di CO2.
In questo scenario, case automobilistiche come il Gruppo Volkswagen devono dare il proprio contributo.
Secondo l’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change, ovvero il Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico), il settore dei trasporti contribuisce con circa il 14% sul totale delle emissioni di gas serra – un dato che è in aumento. Per questo i costruttori sono chiamati a fare la propria parte.
Questa è una delle ragioni per cui il Gruppo Volkswagen punta sull’e-mobility. Dalla prospettiva attuale la mobilità elettrica è il modo migliore e più efficiente per arrivare a una mobilità pulita e a impatto zero, ma è necessario che la rivoluzione energetica sia portata avanti costantemente, e che siano disponibili quantità sufficienti di energia rinnovabile. Nei prossimi anni, il gruppo tedesco lancerà la più ampia offensiva elettrica dell’intera industria automobilistica.
A partire dai modelli della famiglia ID., che sono progettati specificamente per l’e-mobility e sfruttano in modo ottimale le possibilità offerte da questa tecnologia. Dispongono di autonomie elevate, spazio in abbondanza, un comportamento di guida dinamico e un livello completamente nuovo di connessione digitale.
La prima versione a entrare in produzione nello stabilimento di Zwickau alla fine del 2019 sarà la compatta ID.*, che arriverà sul mercato all’inizio del 2020. Poco dopo sarà la volta del SUV ID. CROZZ*, seguito dalla ID. BUZZ* e dalla berlina ID. VIZZION*. In futuro saranno lanciati veicoli elettrici anche in altri segmenti, dalle auto compatte ai van ‘lifestyle’, come ad esempio il Bulli.
Le emissioni di CO2 sono evitate sistematicamente, fin dall’inizio
Un punto fondamentale è che il Gruppo Volkswagen non si limita a costruire vetture elettriche, ma ne considera l’intero ciclo di vita: dalle materie prime al riciclo. Perché l’auto elettrica è veramente pulita e ‘green’ solo se lo è anche in fase di produzione e ricarica.
La costruzione delle celle batteria, in particolare, è ancora un processo ad alta intensità energetica, e la ricarica delle auto attraverso l’energia elettrica generata dal carbone è un fardello per l’equilibrio ambientale complessivo. Sono proprio questi gli argomenti da affrontare per “indirizzare” le auto elettriche verso la protezione del clima in modo sostenibile. Ed è quello che sta facendo Volkswagen: con la nuova ID.*, che entrerà in produzione già quest’anno, il brand metterà su strada un’auto a impatto zero. Le emissioni di CO2 saranno ridotte fin dall’inizio, e quelle attualmente inevitabili saranno compensate con investimenti in progetti e iniziative per la protezione del clima.
* Concept car
Fonte: Volkswagen Group Italia
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