“Mi scusi, ma il taxi lo voglio elettrico”

Incredibile e promettente reazione degli utenti svizzeri dei taxi

Di Marcelo Padin

Direttore Editoriale Electric Motor News

 

Presezzo (BG). Italia. 17 Settembre 2016. Dopo alcune settimane dell’inizio del lavoro con la sua Renault Zoe adibita a servizio taxi a trazione elettrica, oggetto di una puntata di Electric Motor News in televisione, abbiamo ritrovato Christian Schlaepfer a Presezzo, in Provincia di Bergamo, in occasione di un meeting dei veicoli elettrici.

Ovviamente Electric Motor News è curiosa e ci piace sapere come si svolgono i fatti dopo che vengono annunciati come novità, così abbiamo chiesto a Christian di raccontarci come si sviluppa il lavoro.

La risposta è stata – a dir poco – incredibilmente positiva.

“Il lavoro va bene, inizio a farmi conoscere in zona e già mi sono capitate delle scene incredibili. In più di un’occasione, le persone hanno chiesto di prendere il taxi elettrico ed i miei colleghi con le vetture convenzionali ovviamente non sono molto contenti. Ora ho scoperto che ho dei clienti fedeli per via dell’auto elettrica e diversi mi hanno detto che preferiscono il viaggio nella mia Zoe perché è più silenzioso e meno stressante”.

Mentre spiegava, il viso di Christian Schlaepfer era raggiante grazie ad una sorte di consapevolezza di aver preso la decisione giusta, ben ponderata e valutata in tutti suoi aspetti; e mentre sentivamo il suo racconto ha aggiunto la ciliegina sulla torta:

“I miei colleghi in più di un’occasione mi hanno chiesto come avrei fatto nel caso in cui dovessi portare tanti bagagli … oppure se dovessi fare dei viaggi lunghi … ma la prima delle situazioni si è presentata dopo pochi giorni di lavoro, perché è arrivata una ragazza in sedia a rotelle e doveva prendere un taxi nella stazione di Bellinzona. Quando ha scoperto che il mio era elettrico, ha voluto a tutti i costi fare il viaggio con me ed ha chiesto espressamente al mio collega che aveva la priorità nella fila di venire con la Zoe. In quel caso, oltre perdere il viaggio, mio collega è rimasto male al vedere che lei è riuscita a salire nei posti posteriori senza grandi problemi, e per giunta la sedia a rotella dovutamente piegata ci stava tranquillamente nel bagagliaio della Renault Zoe, che poi così piccolo come sembra non lo è.”

Infine, con un sorriso sarcastico, Christian ha concluso:

“Per quanto riguarda i viaggi lunghi … li lascio volentieri ai miei colleghi senza nessun problema”.

Ed in questa bella storia ci viene da pensare che se l’effetto emulazione è valido per tante cose brutte che accadono in questo mondo… sarebbe bello che una volta avvenga per una cosa positiva. E parliamo di effetto emulazione da parte dei clienti, ma anche da parte dei tassisti colleghi del buon Christian.

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