La strada che ricarica le automobili che passano

Diremo addio alle ingombranti e pesanti batterie.

Fonte: Zeus News

 

29 Aprile 2017. Nonostante i tentativi di velocizzare i tempi di ricarica, chi usa un’auto elettrica deve mettere in conto le soste necessarie per riportare le batterie alla piena efficienza.

Per ovviare al problema, Israele ha deciso di tentare un approccio nuovo: anziché moltiplicare le stazioni di ricarica lungo le strade, fare in modo che siano le strade stesse a ricaricare le auto che le percorrono.

L’idea è venuta alla startup Electroad, che ha iniziato a “ristrutturare” le strade esistenti inserendovi delle bobine per la ricarica a induzione elettromagnetica dei veicoli elettrici.

I primi test sono stati positivi e presto partirà un progetto dimostrativo su larga scala, lungo i percorsi degli autobus di Tel Aviv.

Guarda il video ufficiale

httpv://www.youtube.com/watch?v=mkpcavw_vFI

 

Per adattare le strade a questa tecnologia viene scavata una minitrincea profonda 8 centimetri, dentro la quale viene poi installata la “striscia” che contiene l’attrezzatura per la ricarica. Infine, la trincea viene chiusa con l’asfalto.

Ai lati della strada vengono poi installati degli inverter che è possibile controllare in tempo reale.

Quando un veicolo passa sopra la minitrincea, una bobina riceve l’energia trasmessa dall’impianto, senza bisogno di utilizzare fili.

Oren Ezer, CEO di Electroad, spiega perché la tecnologia della sua azienda sia tanto migliore rispetto a quella elaborata dai concorrenti, come Qualcomm o Kaist.

«La nostra tecnologia è flessibile: servono solo rame e gomma. Inoltre l’implementazione è facile e veloce. Si può adattare un chilometro di strada in 12 ore, dalla sera alla mattina”

Ezer tiene a sottolineare come l’elettricità provenga da fonti rinnovabili, e come la sua soluzione ponga fine alla necessità di dotare i veicoli di enormi, ingombranti e pesanti pacchi batterie, dato che l’energia può venir continuamente prelevata dalla strada.

«La batteria di un bus elettrico può costare quasi 300.000 euro e pesa 5 tonnellate. Se la si rimuove, l’autobus diventa più leggero e richiede meno energia» spiega Ezer.

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