Dyson progetta di costruire la sua auto elettrica a Singapore

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Rendering dello stabilimento Dyson Automotive di Singapore

L’industriale britannico costruttore di aspirapolvere James Dyson ha scelto Singapore come sede di assemblaggio globale delle sue auto elettriche.

Il consiglio di amministrazione della società ha ratificato la decisione di costruire uno stabilimento avanzato di produzione automobilistica appositamente costruito, previsto per il 2020.

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James Dyson [image: Dyson]
La scelta di Singapore è caduta per la vicinanza ai mercati dei veicoli elettrici di elevata crescita, per la catena di approvvigionamento e per la disponibilità di ingegneri e scienziati altamente qualificati.

Dyson ha già un centro di produzione di motori a Singapore nel quale vengono impiegate 1.100 persone.

Dyson prevede di spendere 2,6 miliardi di dollari nel suo progetto di veicolo elettrico, un importo complessivo che probabilmente di dividerà a metà tra la tecnologia della batteria e lo sviluppo del veicolo, che potrebbe includere tre diversi modelli.

Il fondatore dell’azienda, Sir James Dyson, ha dichiarato al Financial Times all’inizio di quest’anno che la società prevede di realizzare solo “poche migliaia di esemplari singoli” del suo primo veicolo. Con esso, la società intende stabilire un “percorso verso il mercato, una catena di approvvigionamento e una potenziale base di clienti”.

La società non ha ancora confermato se i piani di lancio iniziali includono gli Stati Uniti o se il veicolo è stato progettato tenendo conto degli Stati Uniti. Spera di consegnare il suo primo veicolo nel 2021, una road-map ottimistica per un’azienda senza precedenti esperienze nella costruzione di automobili.

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Rendering dello stabilimento Dyson Automotive di Singapore

Anche se la strategia potrebbe sembrare simile a quella di Tesla, Dyson ha sottolineato che, a differenza del primo modello di Tesla di un decennio fa, la Roadster, la prima auto elettrica della compagnia non sarà basata su nessun veicolo attualmente esistente da un’altro costruttore.

“Stiamo cercando di essere radicali”, ha detto Dyson a Auto Express lo scorso anno, sottolineando tuttavia che non sarà un’auto sportiva ma nemmeno una piccola auto molto economica.

Da lì, la società intende portare avanti due modelli con volumi di produzione più elevati che trarranno vantaggio dalla tecnologia delle batterie a stato solido, sebbene il primo dei prodotti Dyson potrebbe essere lanciato con le tradizionali celle a liquido/gel litio ion. Aspettatevi l’uso di pannelli di carrozzeria rinforzati con fibra di carbonio.

Lo sviluppo avviene nel Regno Unito, dove Dyson sta lavorando alla riconversione di un ex aeroporto della Seconda Guerra Mondiale nel Wiltshire, in Inghilterra, come pista di prova per i veicoli, e sta progettando un campus tecnologico per uno staff di 2.000 dipendenti. Attualmente ha circa 400 dipendenti nel progetto automobilistico, con un totale di 4.800 dipendenti in tutto il mondo.

Dyson ha sottolineato circa un anno fa, quando il progetto stava prendendo forma, che per la prima volta si preoccupò delle emissioni e della salute pubblica alla fine degli anni ’80 quando un giornale statunitense aveva collegato lo scarico del motore diesel alla morte prematura in topi e ratti da laboratorio. Ciò lo spinse a ideare un filtro antiparticolato ciclonico per i camion diesel.

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