Affonda il mercato auto a Novembre, ma accelerano le elettriche con +350%

Conferenza ACI

Il mercato auto di novembre è sceso dell’8,3% a 138.402 unità ma accelerano le ibride (+206,7%), le ibride plug-in (403%) ed elettriche (350%).

Il mese di novembre mostra una flessione a doppia cifra delle immatricolazioni di auto a benzina (-37,4%), diesel (-28,4%) e metano (-30,8%) mentre cresce il Gpl (+14,3%).

Le vetture ibride superano il 23% di quota complessiva di mercato, avvicinandosi rapidamente al 29% del diesel e al 31% del benzina; mentre la quota di mercato totale delle ibride plug-in raggiunge il 3,5% e le elettriche il 3,4%.

Nel complesso, quindi, le ibride, plug-in ed elettriche raggiungono il 30% del mercato. Nel cumulato gennaio-novembre a fronte di una contrazione di quota di benzina, diesel e gpl e una stabilità del metano, crescono le vetture ibride al 15,5% del totale, le plug-in all’1,7% e le elettriche al 2%.

Tutti in calo nel mese i segmenti del mercato ad eccezione delle utilitarie del segmento B e dell’alto di gamma, grazie al contributo del noleggio che altrimenti porterebbe il segmento F in territorio negativo. Le city car perdono l’8,4% mentre flessioni a doppia cifra interessano i tre segmenti medi e superiori.

Fra le carrozzerie, leggera contrazione per berline e crossover (con questi ultimi che comunque proseguono un ampliamento della quota sul mercato), più accentuata per i fuoristrada mentre pesanti flessioni interessano tutte le altre carrozzerie, ad eccezione di un leggero incremento dei coupé.

L’analisi per area geografica evidenzia in novembre una riduzione per Nord Ovest, Nord Est e Centro Italia, risultati positivi per Sud e Isole.

Ulteriore riduzione per le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni che scendono del 12,2% a 102,7 g/km rispetto ai 116,9 del novembre 2019. Nel cumulato le emissioni calano dell’8,3% a 109,2 g/km (119,1 g/km negli 11 mesi di un anno fa).

L’analisi per fascia di CO2 mostra un incremento delle immatricolazioni di vetture fino a 110 g/km, con la fascia da 61 a 110 g/km che sta ancora beneficiando dei contratti raccolti con gli incentivi governativi e che, parallelamente, ha eroso vendite nella fascia 111-160 che perde più delle fasce penalizzate dal malus e maggiori di 160 g/km di CO2.

Per chiudere con l’analisi del mercato dell’usato, i trasferimenti di proprietà di autovetture, al lordo delle minivolture, in novembre perdono il 12,1% con 295.546 passaggi rispetto ai 336.112 del novembre 2019. Negli 11 mesi la flessione è del 29,1% a 2.741.636 unità (3.864.731 nel gennaio-novembre 2019).

L’analisi della struttura del mercato di novembre, sotto il profilo degli utilizzatori, indica una crescita del 12,2% nel mese per gli acquisti dei privati, che salgono di 12 punti di quota al 66,1% del totale. Negli 11 mesi la flessione è ancora del 20,5% a circa 811.000 unità (63,8% di quota). Nuovo forte calo per il noleggio (-19,4%), che scende a rappresentare poco più di 1/5 del mercato. Flettono entrambe le componenti: il breve termine perde il 15,4%, il lungo termine il 16,3%, con una flessione sia delle principali società Top sia delle Captive. Nel cumulato la flessione rimane pesante e pari al 36%, con il breve termine che perde il 54% dei volumi, mentre il lungo termine cede il 26,6% delle immatricolazioni. Le società registrano un ulteriore pesante calo del 45% in novembre, con meno di 19.000 immatricolazioni totali e una quota che scende al 13,5% (-9,2 p.p.), per una drastica frenata delle autoimmatricolazioni (-56%) a cui si affianca una riduzione del 10,4% delle altre società. Negli 11 mesi le società perdono il 45% delle vendite, portandosi al 14,4% di rappresentatività.

Fonte: ANFIA – Federauto – UNRAE

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