Yacht ibrido con tecnologia Siemens

Siemens fornisce il sistema di propulsione elettrica del nuovo Sport Hybrid dei Cantieri Palumbo di Napoli

Il reparto Marine Solutions di Siemens Italia collabora con i Cantieri Palumbo di Napoli equipaggiando il nuovo “Sport Hybrid” con il sistema di propulsione elettrica Ecoprop Hybrid Siemens.

Da oggi la tecnologia ibrida – ormai sempre più diffusa e consolidata in ambito automobilistico – approda finalmente anche in ambito navale.

Fonte: Siemens

Milano, Italia. 11 settembre 2012. La tecnologia ibrida, ormai sempre più diffusa e consolidata in ambito automobilistico, approda finalmente anche in ambito navale; i Cantieri Palumbo – che grazie alla lungimiranza e alla capacità di Giuseppe Palumbo, coadiuvato da Gianpaolo Lapenna nella costruzione di prestigiose barche, si possono considerare i primi ad intraprendere questa strada – hanno infatti affidato a Siemens il sistema di propulsione dello “Sport Hybrid”, 130 piedi per uno yacht dalle elevate prestazioni capace di ospitare fino a 8 persone.

Grazie agli oltre 3800 cavalli dei motori MTU e allo scafo progettato da Sergio Cutolo di Hydro Tec – autore anche dello styling e delle linee esterne – e realizzato in collaborazione con l’Ufficio Tecnico del Cantiere Palumbo, lo “Sport Hybrid” è in grado di raggiungere ben 23 nodi di velocità massima.

Grazie alla tecnologia Siemens lo yacht nasce nel rispetto dell’ambiente e dei consumi. Il reparto Marine Solutions di Siemens equipaggerà lo yacht infatti con l’ormai sperimentato sistema di propulsione elettrica Siemens Ecoprop Hybrid, che consente di navigare a bassa velocità con consumi limitatissimi, elevato comfort ed in quasi totale assenza di rumore. A bordo sarà possibile provare l’emozione delle prestazioni e godere del massimo comfort, tipico di uno yacht ibrido. Il propulsore ibrido elettrico da 60 kW per asse consentirà una velocità di circa 7,5 nodi, per la quale si può stimare fin da ora un consumo di circa 30 litri/ora, pochissimo per una barca di 40 metri di lunghezza, anche se la costruzione in alluminio riesce a contenerne i pesi entro le 190 tonnellate. Il medesimo propulsore ibrido potrà poi essere utilizzato come generatore-asse, in altre parole come un generatore “gratuito” aggiuntivo, sfruttando la potenza in eccesso non utilizzata dei propulsori diesel. Anche le emissioni ne beneficeranno.

La costruzione dello scafo procede velocemente, e la consegna è prevista nella tarda estate del 2013.

 

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