Volvo punta al mondo delle flotte anche con le ibride

Fonte: Volvo Car Italia

 

Monza, 16 maggio 2014. Oltre 200 test drive per le vetture Volvo impegnate nella terza edizione di Company Car Drive, evento dedicato al mondo Flotte

Volvo Car Italia ha portato a Monza, sede della manifestazione, tutti i modelli che rendono l’offerta Volvo particolarmente efficace nel mondo delle Aziende.

Le vetture schierate hanno ricevuto grande attenzione da parte dei Fleet Manager che hanno partecipato alla manifestazione nei due giorni di attività.

Volvo V60 Hybrid e Volvo V40 D4 R-Design si sono confermate le punte di diamante dell’attuale offerta Volvo destinata alle flotte.

Queste le vetture che Volvo Car Italia ha messo a disposizione degli operatori del mondo Flotte nella due giorni di Monza:

•           V40 D2

•           V40 D4 R-Design

•           V40 Cross Country D3

•           V40 Cross Country T5 AWD

•           S60 T6 AWD

•           V60 D2

•           V60 D4 R-Design

•           V60 Diesel Plug-In Hybrid

•           XC60 D4 Geartronic

•           XC60 D5 AWD

•           XC70 D5 AWD

Come accaduto anche nella scorsa edizione, i partecipanti hanno potuto provare le varie versioni dei modelli schierati su cinque diversi percorsi allestiti dall’organizzazione. I test hanno consentito di evidenziare e valutare tutte le caratteristiche delle moderne Volvo e di mostrarne le qualità dinamiche e costruttive. In particolare, come già in passato, sono state particolarmente apprezzate le caratteristiche legate alla Sicurezza attiva, che costituiscono oggi un elemento importante nella valutazione e nella scelta delle vetture da parte dei responsabili Flotte. In questo senso la prova della vettura, specialmente nel caso di Volvo, si rivela assai convincente e decisiva.

Per completare la presenza Volvo, da segnalare anche l’effettuazione di 60 test specifici del dispositivo City Safety (oggetto ancora una volta di commenti molto positivi), nonché l’esposizione di una Volvo P1800 del Registro Italiano Volvo d’Epoca, che ha catalizzato la curiosità e l’ammirazione dei presenti e ribadito l’attenzione di Volvo ai temi Heritage.

In generale, Volvo ha raccolto oltre 120 nuovi contatti nell’ambito Flotte e riscontri assai favorevoli.

“Il bilancio della nostra partecipazione è assolutamente positivo”, ha commentato Sven De Smet, Direttore Marketing & Corporate Communications Volvo Car Italia. “Qui i responsabili dei parchi aziendali possono toccare con mano le proposte delle Case automobilistiche. Per quanto ci riguarda, abbiamo avuto la conferma che l’attività di test drive è fondamentale per far apprezzare le qualità tecniche, di sicurezza attiva, di confort e di guidabilità delle nostre auto. Ci siamo misurati sul terreno con i concorrenti che affrontiamo tutti i giorni sul mercato e, sulla base delle qualità riconosciute ai nostri prodotti, sappiamo di poter lottare con loro quanto meno ad armi pari”.

 

Nuovi motori Drive-E, arma decisiva di Volvo nel mondo Flotte

Se lo scorso anno era toccato alla Volvo V60 Diesel Plug-In Hybrid fare il proprio debutto nel mondo delle flotte in occasione di Company Car Drive e catalizzare l’attenzione degli operatori, quest’anno a essere oggetto del maggior numero di test drive oltre alla Ibrida di Volvo è stata anche la V40 in allestimento R-Design ed equipaggiata con il nuovo motore D4 Drive-E, unità della famiglia di propulsori che Volvo propone oggi sulla quasi totalità della gamma.

Sono tre le motorizzazioni che compongono attualmente la famiglia Drive-E: il D4 turbo diesel da 181 CV e i turbo benzina T6 da 306 CV e T5 da 245 CV, in attesa delle ulteriori varianti in arrivo. Per tutte le unità, le caratteristiche sono: cilindrata di due litri, quattro cilindri, peso ridotto, tecnologia innovativa i-ART per l’ottimizzazione dell’iniezione nei turbodiesel, consumi ridotti del 30%, più potenza e maggiore fruibilità grazie all’abbinamento con cambi evoluti come l’automatico a 8 rapporti.

Con i motori Drive-E Volvo rafforza la propria offerta mondo Flotte in virtù del contenimento delle emissioni di CO2, oggi un criterio di fondamentale importanza per la scelta di un’auto business.

I motori Drive-E pongono Volvo in una posizione di leadership indiscussa nei segmenti di riferimento. Così, ad esempio, il nuovo D4 turbodiesel da 190 CV montato sulla leggera e briosa V40 e abbinato al cambio manuale consente emissioni da primato assoluto con un dato pari a 85 g/km di CO2. Ancora, il motore D4 in variante da 181 CV abbinato a un cambio manuale, sui modelli S60 berlina e V60 Station Wagon ottiene emissioni pari a 99 g/km (che tradotto in consumi significa 3,8 l/100 Km), da record assoluto nella classe di appartenenza. Tale valore sale a 117 g/km per la XC60.

Lo stesso motore abbinato al nuovissimo cambio automatico a 8 rapporti consente emissioni di CO2 pari 107 g/km nel caso della S60, a 109 g/km per la V60 e a 124 g/km sulla XC60.

Ma il lavoro di Volvo sul contenimento delle emissioni non si ferma alla famiglia Drive-E. Anche gli altri motori beneficiano di un costante lavoro di miglioramento alla ricerca della massima efficienza. Non è dunque un caso che oggi Volvo possa vantare:

–          5 modelli con emissioni di CO2 al di sotto di 100 g/km;

–        35 modelli con emissioni di CO2 al di sotto di 120 g/km;

–        57 modelli con emissioni di CO2 al di sotto di 130 g/km;

–        61 modelli con emissioni di CO2 al di sotto di 140 g/km.

In affetti, Volvo ha già raggiunto nel 2012 i target EU sulle emissioni di CO2 fissati per il 2015 e che prevedono emissioni globali della gamma al di sotto di 143 g/km.

City Safety: la sicurezza delle Volvo abbatte i costi delle Flotte

Come detto, molti dei test drive effettuati con vetture Volvo nel corso di Company Car Drive 2014 hanno riguardato il City Safety, il primo dei sistemi di evitamento di collisione realizzato da Volvo.

In effetti, le cifre che descrivono i benefici portati dal dispositivo sono eloquenti:

–        tamponamenti ridotti del 23% secondo un rapporto della compagnia assicuratrice svedese Volvia;

–        riduzione del 28 per cento dei tamponamenti secondo quanto riportato da Tristar Worldwide (servizi di limousine);

–        significativa riduzione delle richieste di risarcimento alle assicurazioni (secondo un rapporto dell’Istituto Assicurativo per la Sicurezza Stradale americano).

Il City Safety può dunque dare evidenti vantaggi nel traffico di tutti i giorni, specialmente alla luce delle cifre relative incidentalità stradale, che rimangono impressionanti. Nel solo 2012 si sono contati in Italia oltre 3.600 vittime sulla strada e oltre 250.000 feriti, con un costo sociale di oltre 28,5 miliardi di Euro per lo Stato, pari al 2% del Prodotto Interno Lordo.

Il fenomeno ha un enorme impatto in termini di costi e impone attenzione. Per questo molte Aziende decidono oggi di dotare i propri driver di vetture sicure e in grado di ridurre il rischio di incidente, nell’ambito di una strategia per abbattere i “costi occulti” delle flotte, vale a dire quell’insieme di oneri indiretti e invisibili quali, ad esempio, i costi derivanti dalla sinistrosità legata all’utilizzo delle auto.

Un recente studio realizzato da Arval Italia, ha mostrato che la “non sicurezza” incide per il 17% circa sul costo complessivo di gestione della flotta. All’interno di questo 17%, i costi “occulti” della “non sicurezza”, cioè quei costi sociali direttamente a carico dell’azienda ma non calcolati nel Total Cost of Ownership pesano per un 5%.

Ecco dunque che la sicurezza della flotta auto costituisce un vero e proprio elemento di efficienza, come spiega Fabio Flori, Corporate Sales Director di Volvo Car Italia: “Per le aziende è oggi importante evitare che la vita lavorativa venga intralciata o complicata a causa di problematiche legate al’utilizzo dell’auto. Minimizzare il rischio di incidenti è in tal senso una esigenza sempre più sentita. Di conseguenza, vengono apprezzati e richiesti dispositivi di sicurezza come il City Safety. Ma altrettanto importante è la consapevolezza di poter contare su vetture affidabili che presentano pochissimi episodi di fermo-macchina. Per questo Volvo considera i contenuti tecnologici delle proprie vetture una risposta concreta ai problemi di utilizzo di un’auto”

 

La politica Volvo sull’usato fa bene al valore residuale

Il valore residuale dei propri modelli, fino a poco tempo punto debole dell’offerta Volvo sul fronte delle Flotte, sta diventando oggi un punto di forza. Volvo V40 si è dimostrata un prodotto efficace in tal senso in funzione della valorizzazione che ha ricevuto dalle società di noleggio lungo termine in merito al suo valore residuo, sia a 36-48 sia a 60 mesi. “Al di là dei meriti specifici della vettura”, spiega Fabio Flori, Fleet Manager Volvo Car Italy; “tale valorizzazione ha tratto beneficio anche dall’offerta Volvo sul fronte dell’usato in generale. Volvo propone, infatti, un insieme di attività, controlli e garanzie tali da poter realmente dare al cliente il massimo della sicurezza circa la qualità delle vetture usate. E’ inoltre attenta e scrupolosa la gestione dei buy-back e della loro ri-commercializzazione, che viene coordinata a livello Europeo tra tutti gli operatori ufficiali Volvo. L’obiettivo, chiaro, è quello di tutelare i valori residuali delle vetture Volvo nell’interesse del cliente stesso”.

 

Manifestazione giunta alla seconda edizione

Quella appena tenutasi a Monza (14 e 15 Maggio) è stata la terza edizione di “Company Car Drive”, evento nazionale patrocinato da AIAGA, (l’Associazione Italiana Acquirenti e Gestori Auto Aziendali) e dedicato interamente al settore Corporate. Un’occasione per i Fleet Manager e i gestori di vetture aziendali di conoscere e provare quanto di meglio le Case automobilistiche sono in grado di proporre sul mercato delle flotte. Un appuntamento, dunque, che anche i Costruttori apprezzano, come dimostra la massiccia presenza delle Case automobilistiche per le quali il settore delle vetture aziendali significa un ingente volume di attività. E’ stata registrata infatti la partecipazione dei principali attori del mondo Flotte. Tra i marchi presenti, oltre a Volvo, si segnalano Audi, BMW, Ford, Jaguar, Land Rover, Mazda, Mercedes, Nissan, Porsche, Renault e Volkswagen.

 

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